Allerta meteo: come gestire e comunicare l'emergenza

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Nell’ultimo anno e mezzo l’Italia ha subito 432 eventi meteo molto severi; fenomeni sempre più forti ed estesi causa, in quasi cinquant’anni, di oltre 22 mila morti e 100 miliardi di euro di danni. Le prospettive future indicano un ulteriore aumento nella durata e nell'intensità di tali eventi. Per superarli, diventa essenziale disporre di strumenti tecnologici sempre più sofisticati ed avanzati, in grado di fornire avvisi precisi e tempestivi. 

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L’allerta meteo: un tema sempre più attuale

Sima – la società italiana di medicina ambientale denuncia una situazione critica. Nei primi mesi dell’anno gli eventi atmosferici gravi sono aumentati di oltre il 130% rispetto al 2022; basti pensare alle alluvioni di Marche ed Emilia-Romagna, o le grandinate che hanno colpito la pianura padana.

Il Servizio Nazionale di Protezione Civile deve, quindi, far fronte ad operazioni sempre più complesse data la gravità dell’allerta e la delicata natura delle attività, che hanno come fine la salvaguardia di un alto numero di cittadini sparsi su un territorio esteso. Attività come la ricerca di soggetti dispersi, le evacuazioni di luoghi inagibili, la messa in sicurezza di spazi non possono prescindere da una corretta comunicazione verso cittadini e operatori.

Una corretta comunicazione: la tecnologia a disposizione

Per assistere al meglio la popolazione durante un’allerta meteo è fondamentale una comunicazione chiara e precisa, derivante da piani di risposta preimpostati e testati in tempo di pace. L’impiego di strumenti tecnologici all’avanguardia con degli step da seguire già elaborati e collaudati è poi fondamentale per far fronte a ogni possibile casistica. Il primo, fondamentale passo per rispondere ad un’emergenza meteo è la pianificazione delle operazioni e della catena di comunicazioni. Grazie ad una sperimentazione attenta e a un costante rinnovo delle procedure, sono stati già collaudati una serie di strumenti che ogni ente regionale della Protezione Civile dovrebbe adottare. Ecco i più importanti:

  • Early warning

Il sistema di Early Warning si compone di un set di strumenti aggregati per inviare uno o più avvisi prima del verificarsi del maltempo (o di altri eventi). Un avviso tempestivo aiuta a mettere in moto la macchina delle operazioni e dei soccorsi e a preparare operatori e volontari al meglio, ogniuno infatti riceve la notifica della situazione e dei propri compiti.

  • IT- ALERT

Un sistema di allarme pubblico che permette l’invio di un messaggio acustico ai cellulari inclusi in una determinata area geografica; in questo modo si può comunicare tempestivamente alla popolazione l’arrivo di un’allerta meteo o di una grande emergenza. I cittadini possono ricevere una notifica puntuale e prepararsi al meglio per l’arrivo dell’emergenza.

  • Canali social

I social possono essere uno strumento importante per scambiarsi informazioni e comunicare velocemente un’allerta meteo, anche in maniera bidirezionale con la popolazione e gli operatori sul territorio; la Protezione Civile sta sperimentando questo tipo di messaggistica con l’utilizzo di un canale Telegram dedicato; alcune Sale Operative di risposta hanno anche sviluppato delle integrazioni con i social media, quali Waze, per informare i cittadini di problemi e blocchi stradali.

Digitalizzazione Parchi Naturali

Beta 80 e Safety 1st: un supporto alla protezione civile

Da anni Beta 80 Group affianca la Protezione Civile nella corretta gestione delle emergenze su larga scala, con particolare attenzione agli eventi meteo e naturali avversi. Il progetto TURNkey e quello eCitjens sono solo alcune delle attività che hanno coinvolto la piattaforma Safety 1st degli ultimi anni. Grazie alla sua ricca esperienza su territori molto diversi ha acquisito una panoramica estesa delle necessità di intere comunità. In uno scenario nazionale e globale in cui gli eventi atmosferici gravi saranno sempre più frequenti è importante implementare già da ora un sistema di comunicazione efficace per tutelare al massimo ogni soggetto coinvolto.