La Centrale Proattiva: intervenire sulle emergenze con Safety 1st

Beta 80 Group è da trent’anni leader nelle soluzioni per l’Emergenza Sanitaria; dal 2012 ha esteso la sua linea anche alle sale operative di Protezione Civile. Il lavoro di studio di questi mondi è stato intenso e profondo e tuttora continuo. Capire il Sistema di Protezione Civile in Italia e i suoi reali problemi ha richiesto conoscenze ed esperienze nuove, molto differenti rispetto al mondo delle emergenze 118.

Allerta e Cooperazione: due fattori chiavi per gestire gli interventi.

L’ecosistema della Protezione Civile è complesso e coinvolge molti attori: il Dipartimento Nazionale, le Regioni, le Prefetture, le Province, i Comuni, una serie di soggetti esterni come Emergenza Sanitaria, Vigili del Fuoco, Esercito ed Enti di infrastrutture critiche. Ciascuno ha necessità specifiche e legate alle criticità del territorio. Per inquadrare questo complesso sistema Beta 80 ha svolto una prima e approfondita analisi, durata due anni, in cui ha mappato le problematiche e le necessità di tutti gli organismi coinvolti. Tra le necessità una su tutte due erano di fondamentale importanza: un raccordo efficiente tra i vari enti e la capacità di intercettare ed interpretare più rapidamente le situazioni di pericolo.

Il valore di un corretto scambio di informazioni

Prevedere i fenomeni idro-metereologici, comunicando la situazione ed i potenziali efetti, può ridurre spiacevoli incidenti ed anche salvare vite. Queste attività sono distribuite tra i vari attori: i Centri Funzionari Regionali elaborano le situazioni di criticità ma sono però le Municipalità a dover diramare le allerte. Se il raccordo non viene fatto correttamente i responsabili di Protezione Civile (Presidenti di Regione e Sindaci) possono avere conseguenze anche rilevanti come nei due seguenti casi:

  • L’esondazione del torrente Ferregiano A Genova il 4 dicembre 2011, l’esondazione porta alla morte 6 persone, di cui 3 bambini. La sindaca del tempo, che aveva lasciato le scuole aperte è stata condannata a 4,5 milioni di danni oltre alla condanna per omicidio colposo.
  • L’esondazione del Rio Ardena A Livorno nel settembre 2017 esonda il fiume, provocando la morte di 8 persone. Lo stato d’allerta era stato diramato, ma non era stata inviata nessuna comunicazione.

In entrambi i casi il mancato raccordo tra previsione e comunicazione sono stati critici e hanno portato a delle conseguenze devastanti.

Cosa non ha funzionato?

L’errore non era nella capacità elaborativa dei sistemi. Quelli ci sono e in generale funzionano bene. Vi è stata tuttavia una mancanza di raccordo tra il mondo gestionale ed operativo (tipico della Sala Operativa) e quello di Previsione (Centri Funzionali). I Sistemi di previsione sono avulsi dal contesto operativo e viceversa.

Verso la Centrale Proattiva: la soluzione Safety 1st

Integrarsi con i sistemi di monitoraggio e saperli interpretare è una delle componenti chiave della soluzione Beta 80 per la Protezione Civile, Safety 1st che ha l’ambizione di offrire un sistema di sala operativa “proattivo”. Una piattaforma intelligente per monitorare l’evento, fornire proposte di intervento, allerte, comunicazioni con una comprensione completa di quanto sta accadendo grazie al dialogo con reti esistenti (del cliente o esterne) ed una integrazione con le componenti scientifiche.

I blocchi logici della soluzione sono 3: una componente di monitoraggio attivo, un sistema gestionale integrato ed un sistema di allerta per le comunicazioni anche bidirezionali. I tre componenti sono integrati tra loro e aperti all’integrazione con altre parti. Il modulo di monitoraggio attivo o di allertamento può essere utilizzato anche senza il gestionale di Beta 80, che può eventualmente usare moduli di altri soggetti.

Le reti di monitoraggio

reti monitoraggio protezione civile

Le reti di monitoraggio, la prima raccolta dei dati e, i superamenti dei livelli di soglia, sono tutti esterni al sistema gestionale in centrale. Questi sistemi però possono comunicare con la piattaforma Safety 1st tramite plugin. È possibile connettere social, sensori di acqua, termocamere e simili. I dati vengono acquisiti tramite questi plugin, storicizzati in DB non relazionali dopo una operazione di armonizzazione e infine elaborati/correlati secondo metodi di intelligenza artificiale. Se il sistema deduce con sicurezza un evento critico, viene inviata un’informazione al gestionale. In caso contrario la notifica può essere scartata o indicata un'alta probabilità di verifica di un evento avverso da valutare con l’operatore.

Altro elemento di proattività è il modulo gestionale che oltre alle classiche funzionalità del registro di Sala può configurare azioni ed attività sulla base degli eventi in ingresso, accelerando così le attività operative.

Il lavoro di ricerca e sviluppo su una soluzione di questo tipo è sempre costante, frutto di importanti collaborazioni con enti di ricerca indipendenti.

Evoluzioni e progetti in corso

Tra questi occorre citare, in particolare, il progetto Turnkey. La parte algoritmica è stata realizzata dai partner e Beta 80 ha trasformato le informazioni elaborate in informazioni con un valore aggiunto per gli operatori di Protezione Civile. Grazie alla nostra piattaforma, la Centrale riceve informazioni immediate sul terremoto ed è in grado di analizzare la situazione in tempo reale, ricevere comunicazioni sui danni intercorsi, effettuare comunicazioni mirate e indicare con precisione al personale eventuali cambi di sismicità.

Meritevole di attenzione è ancheil progetto in corso E-citijen, in cui Beta 80 ha collaborato con la Regione Molise per analizzare e migliorare il tema della raccolta e della rappresentazione delle fonti social, collegandole con fonti più strutturate.

La costruzione di una soluzione dedicata alla Protezione Civile è ancora in atto ed è frutto di un lungo percorso in continua evoluzione. Il nostro obbiettivo rimane però costante nel tempo: costruire una piattaforma solida che rafforzi il raccordo tra gli attori e le attività di previsione e prevenzione, riducendo così i danni degli eventi calamitosi e tutelando la vita delle persone e dei beni della nostra terra.

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