Sku Managament nel Fashion: guida alla scelta del WMS

Ogni singolo prodotto all’interno di un magazzino è identificato da un codice univoco, lo SKU – Stock Keeping Unit. Uno dei problemi principali per i magazzini del Fashion è il management degli SKU, ovvero la gestione ottimale del prodotto da immagazzinare. Il Fashion prevede che al momento in cui viene lanciata una nuova collezione, i prodotti siano immediatamente disponibili, tanto per lo shopping on line, quanto, soprattutto, per gli store fisici: se il punto vendita non ha l’assortimento richiesto, il cliente opterà per un altro brand. La stagionalità è resa ancora più complessa dai lanci di prodotti one-shot o collezioni speciali interne alla stagione: capsule collection (collezioni limitate realizzate in collaborazione con designer o celebrità); drop (prodotti in edizione limitata, specialmente nello streetwear); infine, one-shot, ovvero prodotti unici senza possibilità di riassortimento. In tale contesto, l’efficienza dei processi logistici e la velocità nel rifornire i negozi assumono un’importanza critica, molto più che nel passato, e il management ottimale dello SKU da parte del WMS – Warehouse Management System incide direttamente sul business aziendale.
SKU management in pratica
I prodotti del Fashion vengono realizzati da diversi laboratori di produzione, interni o esterni al brand, e inviati al centro di stoccaggio e distribuzione. Qui le merci vengono accumulate e poi distribuite ai punti vendita, secondo le quantità e gli assortimenti predefiniti. Il tempo in cui i prodotti vengono accumulati dipende dal tipo di business del cliente e dalla distanza della produzione. Affinché il processo sia il più veloce possibile, i magazzini seguono un ordine preciso:
- assegnazione della locazione. I prodotti in arrivo possono essere immagazzinati con criteri non classici (tipologia, quantità, ecc.), ma suddivisi secondo le diverse destinazioni (box cliente). Nel caso di box cliente lo stesso lotto di prodotto verrà suddiviso e assegnato alle locazioni destinate allo stesso punto vendita;
- formazione del collo. La composizione del collo di spedizione (scatola, pallet, ecc.), varia per dimensione e peso a seconda del contenuto, non omogeneo;
- spedizione. Nel momento in cui viene lanciata la collezione, e al completamento dell’unità di spedizione (pallet, scatola, ecc.), il materiale viene inviato al punto vendita.
Appare chiaro come il management degli SKU da parte del WMS giochi un ruolo centrale: i prodotti devono essere correttamente suddivisi; gli spazi di stoccaggio dedicati al punto vendita di destinazione devono avere una capienza congrua, e ciò dipende anche dalla qualità degli algoritmi del WMS. Vi è una regola documentata dai casi d’uso reali: è opportuno che i prodotti nel magazzino siano movimentati il meno possibile. Una volta stoccato, il prodotto verrà prelevato solo per essere spedito al punto vendita (o al cliente nel caso dell’eCommerce), al fine di evitare errori o danni alla merce, e il WMS è fondamentale per assicurare la minore movimentazione possibile.
SKU management: come scegliere il WMS
Come abbiamo visto, il processo di gestione dei prodotti Fashion è molto caratteristico e non ammette ritardi, pena le mancate vendite. In tale contesto, il WMS può dare un contributo fondamentale in termini di velocità e tempestività di approvvigionamento, nei diversi momenti che si susseguono durante la stagione. La scelta del WMS deve, perciò, fare riferimento a tali potenzialità:
- Stoccaggio pre-collezione. Si è visto come, nel caso della gestione a box cliente, il compito fondamentale del WMS sia quello di gestire gli spazi per destinazione e comporre i colli di spedizione prima che la collezione sia lanciata. Nella formazione del collo il WMS interviene, inoltre, indicando il tipo e dimensione di scatola adatta per il prodotto, ottimizzando così l’imballo.
- Gestione delle scorte. Il WMS deve essere pronto per gestire i riassortimenti o gli sbilanciamenti delle vendite tra un punto geografico e un altro. Il WMS contribuisce attraverso il monitoraggio continuo delle giacenze per tipo di SKU a generare i dati necessari per l’invio di alert e il riordino automatico del prodotto. Inoltre, se il prodotto è ad alta richiesta, il WMS può gestire la distribuzione tra i diversi impianti di stoccaggio (se presenti) e i punti vendita. Per velocizzare la consegna della merce il WMS può, inoltre, gestire il cross-docking diretto tra produttore e punto vendita, senza lo stoccaggio in magazzino.
- Tracciabilità (info discrezionali). Più il WMS mantiene traccia dei prodotti, più aumenta l’efficienza della distribuzione. Attraverso il tag RFID o la lettura del barcode, il WMS registra tutti i cambiamenti di stato e i passaggi del prodotto fino alla consegna finale e all’eventuale rientro.
- Efficienza del picking. Il WMS ottimizza i prelievi calcolando i percorsi migliori e con l’implementazione di tecniche ad hoc, quali, ad esempi, il picking massivo, il picking a zone o il wave picking. Il pick-to-light, il voice picking o il picking automatico possono, inoltre, ridurre considerevolmente il numero di errori.

Il Fashion, compreso il Luxury Fashion, investe in modo deciso nella logistica, in particolare per i sistemi robotizzati e l’Artificial Intelligence. In tale contesto, il ruolo del WMS diventa ancora più importante: da tale piattaforma dipende, infatti, l’utilizzo ottimale dei sistemi automatici, e, al tempo stesso, il WMS costituisce il repository dei dati per la predictive analytics e la gestione ottimale delle operazioni logistiche nel loro aspetto principale, ovvero la velocità del replenishment.