Cloud e seasonality nel fashion: la sfida del black friday

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Black Friday, Cyber Monday, festività natalizie e saldi sono ormai appuntamenti fissi, attesi con ansia sia dai consumatori che dai retailer. Gli acquisti, a volte volontariamente sospesi nei periodi immediatamente precedenti, si concentrano in pochi giorni o addirittura poche ore, seguendo le regole dettate dalla seasonality. Se ciò costituisce, da un lato, un grande vantaggio per il business del retailer, dall’altro può mettere a dura prova le piattaforme di eCommerce e la Supply Chain.

Connessioni al sito, log-in, registrazioni, transazioni, ricerche, impongono un’analisi dati continua e performance ottimali. Proprio per questo, per vincere la sfida del Black Friday occorre prevedere gli effetti dei picchi stagionali sulle infrastrutture informatiche e sulla logistica e prepararsi al fine di gestirli al meglio. Per farlo, il primo passo è la migrazione al cloud.

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Seasonality e Black Friday: quali sono gli effetti sulle infrastrutture

Negli anni a cavallo della pandemia, giganti del Fashion come Nike o Levi’s hanno sviluppato piattaforme eCommerce sempre più raffinate, aumentando la penetrazione del digitale. La risposta del pubblico è stata positiva e gli incrementi di fatturato giustificano gli investimenti in tecnologia. Tuttavia, per garantire una Customer Experience di qualità, le piattaforme devono essere in grado di superare le fasi di picco, quando, cioè, un elevato numero di transazioni si concentra in un periodo molto breve, dando luogo a fenomeni di degrado, quali, ad esempio:

  • rallentamenti nel funzionamento delle app;

  • tempi di risposta del sito più lunghi;

  • accessi rifiutati.

Normalmente problemi come questi vengono risolti aumentando le risorse informatiche a disposizione del sito web o bilanciando i carichi tra le applicazioni esistenti. Tuttavia, tali accorgimenti non son più sufficienti durante le giornate di picco quando il numero di piccoli errori imprevisti si moltiplica e si traduce in mancate vendite o disservizi che pesano sul customer service.

A pesare ulteriormente sul traffico ci sono, inoltre, bot automatizzati, che imitano la navigazione umana, provocando ulteriori degradi sul sito. Il loro utilizzo va dal controllo della concorrenza (di cui controllano i prezzi in modo da proporne di inferiori) all’acquisto di articoli con scorte limitate allo scopo di aumentarne la domanda (e il prezzo) o ancora, altri sono utilizzati per elaborare frodi.

Il risultato di disservizi e rallentamenti in un momento in cui l’utente è particolarmente interessato a concludere velocemente e comodamente gli acquisti (approfittando di sconti e offerte) è un danno reputazionale che potrebbe spingere il consumatore verso altre piattaforme, altri brand in grado di assicurare una migliore customer experience.

Seasonality e Black Friday: la riposta del cloud

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Appare chiaro come tali problematiche possano rivelarsi particolarmente costose per i retailer. Che fare, dunque, per prepararsi a gestire la seasonality in modo ottimale?

La risposta è la Cloud Adoption. La nuvola si rivela particolarmente adatta ad affrontare le variabili connesse ai picchi stagionali proprio per la capacità di fornire risorse infrastrutturali in base alle necessità, in modo automatico. Tuttavia, tale potenzialità va opportunamente progettata e dimensionata, per trarne il massimo profitto.

È possibile, inoltre, individuare 3 best practice da seguire per un Black Friday a prova di errore.

  1. Eseguire stress test in anticipo. Significa fare previsioni di carico basate sull’analisi dello storico, aumentato del 30% circa. Il sistema non sarà quindi sottoposto a un carico simile agli anni precedenti, ma maggiore. Con tale carico, occorrerà poi misurare i tempi di risposta, il tasso di errore e tutti gli altri KPI rilevanti al fine di adattare il sistema di conseguenza.
  2. Monitorare tutte le risorse. Il traffico dovrebbe essere monitorato continuamente in tempo reale per individuare picchi o comportamenti anomali. Per ogni elemento controllato, occorre poi impostare le relative segnalazioni in caso di anomalie. I valori da controllare possono essere, ad esempio: calo o aumento del traffico; tasso di errore; picco di traffico da una particolare zona geografica, ecc. Un altro elemento da monitorare è il costo delle risorse cloud man mano che vengono rilasciate a fronte dell’aumento delle attività.
  3. Ingaggio dei team e dei partner. I momenti di picco connessi a festività, Black Friday, Cyber Monday o saldi gravano sui team interni, diventando spesso fonte di stress. Per questo, al fine di non sovraccaricarli, il monitoraggio delle infrastrutture, fondamentale per affrontare la seasonality, potrebbe essere affidato a partner esterni. In questo modo il lavoro, seppur caratterizzato da una mole fuori dallo standard, verrebbe equamente ripartito, evitando burn out e garantendo alte performance.

    Cloud e seasonality: una logistica a prova di errore

  4. Logistica black friday

    La gestione logistica mette a dura prova i retailer durante i picchi stagionali. Aumento degli ordini, clienti sempre più esigenti, incremento della logistica inversa, inventory management sono solo alcune delle sfide che caratterizzano sempre più l’industria del Fashion, non solo a ridosso del Black Friday o dei saldi.

    Se questi momenti costituiscono uno stress test importante per i sistemi, dall’altro hanno il vantaggio di poter essere pianificati per tempo e affrontati mettendo in campo le giuste strategie e tecnologie. Primo fra tutti il cloud. La flessibilità della nuvola permette di scalare le risorse a seconda della necessità. Durante i momenti di picco, infatti, è possibile aumentare la capacità dei server, della memoria e delle risorse di archiviazione per soddisfare la domanda crescente, evitando sovraccarichi e garantendo un servizio ottimale.

    Il cloud consente, inoltre, l’elaborazione e la condivisione dei dati in tempo reale, la riduzione dei costi operativi legati al mantenimento dell’infrastruttura hardware e una forte resilienza grazie a servizi di backup e disaster recovery che garantiscono la business continuity in un periodo in cui ogni disservizio può tradursi in mancati acquisti e danni reputazionali.

    Che si tratti di acquisti sull’eCommerce, di un reso in negozio o dell’accesso al sito durante una giornata di sconti, tutto concorre a costruire l’immagine del brand. Un’ottima gestione della seasonality può favorire una customer experience di qualità, fidelizzazione e acquisti futuri, di contro errori e disservizi possono spingere i consumatori verso i competitor e scoraggiare future transazioni. Proprio per questo, affidarsi a tecnologie in grado di favorire efficienza ed efficacia dei processi e a partner con competenza di dominio permette di fare la differenza nel vincere o perdere la sfida del Black Friday.


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