
Come cresce la Robotic Process automation nel mondo
Non è casuale, dunque, che la Robotic Process Automation stia venendo adottata sempre di più, sia in Italia che nel resto del mondo. Un recente rapporto pubblicato da Market Research Future (MRFR) sostiene infatti che il mercato dell'RPA dovrebbe arrivare a valere 42.38 miliardi di dollari entro il 2032, con un CAGR (Compound Annual Growth Rat), cioè un tasso annuo di crescita composto pari al 24.37%. Sempre secondo la ricerca, le aree geografiche che si stanno dimostrando più recettive nell'implementare soluzioni RPA sono il Nord America e l’Europa. Nel vecchio continente, a guidare la diffusione della Robotic Process Automation sono, in particolare, la Germania (in termini quantitativi assoluti) e il Regno Unito (per il ritmo di crescita).
RPA: come calcolare il ROI
Un fattore decisivo che giustifica tale crescita è il ROI – Return On Investments. A fronte di una spesa relativamente contenuta e di una significativa facilità di implementazione, l’RPA porta vantaggi immediati. Il ROI può essere calcolato, infatti, mettendo in relazione il TCO – Total Cost of Ownership dell’RPA (piattaforme, sviluppo progetti, manutenzione, ecc.), con i vantaggi economici e operativi:
- Ampliamento del business. Se utilizzata nei processi di business, l’RPA ne aumenta le possibilità. Sono documentati casi in cui l’uso di RPA nella formulazione di preventivi di servizio a livello internazionale, ha quintuplicato la pipeline delle offerte, con un sensibile aumento degli ordini.
- Riduzione delle ore-lavoro. L’RPA sostituisce le operazioni umane. Il solo risparmio di ore lavoro (senza contare il riutilizzo delle ore per attività di business) comporta un taglio netto dei costi del personale.
- Riduzione degli errori. L’automazione di operazioni ripetitive riduce sensibilmente il rischio di errore e di mancati guadagni o penali ad esso connesse.
A tali elementi, vanno aggiungi i benefici intangibili, quali, ad esempio, l’efficienza operativa, la tracciabilità delle operazioni, o, infine, la soddisfazione del cliente, che contribuiscono alla performance aziendale nel suo complesso.
RPA e IBPA: use case
Già nel 2017, McKinsey evidenziava come le aziende possono automatizzare almeno il 30% delle attività in circa il 60% nei diversi ambiti lavorativi, utilizzando la process automation. Tale possibilità è oggi amplificata dagli sviluppi dell’Artificial Intelligence, in settori merceologici diversi. Nel Manufacturing, ad esempio, un caso d’uso concreto di RPA e Artificial Intelligence riguarda la gestione degli approvvigionamenti di materie prime o semilavorati. L’AI può analizzare i dati storici e di contesto (ad esempio, picchi imprevisti di richieste), e fornire indicazioni per la produzione. Un processo automatico può analizzare l’inventario e notificare al Supply Chain Manager la necessità o creare un nuovo ordine d'acquisto. Nel Retail e nella GDO, l’IBPA consente di ottimizzare l’efficacia delle promozioni, aumentando il profitto: i bot RPA possono estrarre e collegare in automatico dati da fonti diverse (POS, eCommerce, store fisico, ecc.), e gli strumenti IBPA analizzano tali dati per identificare, target per target, le promozioni più adatte (sconti specifici, cross-selling, ecc.).
La Robotic Process Automation in banca
C’è un altro settore che finora ha sperimentata con successo l’integrazione dei sistemi RPA a supporto delle operazioni di back-end e front-end. È quello del Banking/Finance. Fasi preliminari come l’inserimento dei dati o l’analisi della documentazione necessaria per richiedere un mutuo sono avvenute con una tempistica e una precisione impensabili anche per il più veloce e instancabile degli addetti. Un caso reale è quello di una società nordamericana di gestione patrimoniale, che ha implementato RPA e Machine Learning per automatizzare processi operativi fondamentali che richiedono l’elaborazione di migliaia di documenti. I risultati sono stati:
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Oltre il 70% del personale riassegnato ad altre attività;
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Snellimento e Ristrutturazione del back-office;
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Tempi più rapidi per l’evasione delle pratiche dei clienti e riduzione degli errori.
A fronte di esiti come questo, sono sollevate alcune voci, timorose dell’impatto che l'RPA avrà sul mercato del lavoro. A quanti temono che i software robot sottrarranno in futuro occupazione alle persone in carne e ossa, è facile rispondere che l’apporto della Robotic Process Automation è analogo a quello della robotica nel manifatturiero. Fino a prima dell’avvento dell’automazione industriale, infatti, molti compiti pesanti gravavano sulle spalle degli operai, con maggiori rischi per la salute e condizioni di lavoro più faticose di quelle attuali. Oggi la fabbrica è diversa rispetto a quella di 30 o 50 anni fa, ma questo non vuol dire che sia peggiore. Tutt'altro. Alla stessa stregua, il venir meno di mansioni routinarie negli uffici, perché assolti dall'RPA, va nella direzione dell’apertura di nuovi incarichi nei quali il tocco umano resta e resterà sempre insostituibile.
RPA: un cambiamento culturale in azienda
RPA e IBPA comportano un cambiamento culturale all’interno dell’azienda, e questa è la sfida più importante che le imprese devono affrontare. Si tratta, in altre parole, di ridisegnare i processi creando una interazione positiva tra uomo e macchina. La macchina (o il bot) è un collaboratore, i cui compiti e sfere d’intervento sono precisamente perimetrati e sono funzionali a obiettivi di business più ambiziosi. Occorre accompagnare questa transizione con strategie sia a livello organizzativo che di formazione del personale:
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comunicazione trasparente e creazione di fiducia;
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ridefinizione dei ruoli;
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innalzamento del livello operativo in livello strategico;
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valorizzazione delle soft skill.
Parallelamente al cambiamento culturale, occorre indirizzare le altre sfide che comporta l’introduzione in azienda dell’automazione di processo:
- Competenze professionali. Oltre a dotarsi di competenze tecnologiche sulle piattaforme di RPA e IBPA, quali, ad esempio, Automation Anywhere, IBM Watsonx o UiPath, le aziende devono affrontare aspetti diversi: il ridisegno dei processi di business e operativi, che possono prevedere l’utilizzo di piattaforme di Process Mininig; l’integrazione automatica di sistemi, quali, ad esempio, ERP e CRM; infine, la gestione e organizzazione di grandi quantità di dati.
- Sicurezza e privacy. L’utilizzo dei bot e delle credenziali per l’acceso automatico ai sistemi aumenta la superficie d’attacco e l’esposizione di dati sensibili. Per garantire la sicurezza e la privacy dei dati le aziende devono implementare strategie puntuali, che comprendono, tra gli altri, la gestione rigorosa delle credenziali di accesso, l’uso di autenticazioni avanzate, l’implementazione di log dedicati, o, infine, la crittografazione dei dati in transito.
Secondo uno studio di Grand View Research, la tendenza futura sarà quella di una integrazione sempre maggiore tra RPA e altre tecnologia, sia lato software (AI e ML), ma anche con supporti hardware (ad esempio, OCR – Optical Character Recognition), al fine di offrire funzionalità avanzate di automazione. La stessa ricerca segnala come la necessità delle aziende di automatizzare i processi di business ha spinto Google a stringere accordi con Automation Anywhere per inserire servizi di automazione all’interno dell’offerta cloud. L’indicazione per le aziende è chiara: l’automazione di processo non è una scelta, ma un imperativo per ampliare il business e rimanere competitivi.