La pharma supply chain nel 2023: a che punto siamo?

La società contemporanea ha sviluppato una sensibilità accesa verso i temi della salute e della cura. L’attenzione riguarda, perciò, anche la pharma supply chain, che ha una responsabilità di primo piano nel garantire ai cittadini i prodotti e i servizi di cui necessita. La filiera del pharma è formata da imprese diverse per dimensione, organizzazione ed esigenze logistiche che sono soggette a una rigorosa regolamentazione e supervisione. I prodotti farmaceutici (farmaci, vaccini, plasma, ecc.), infatti, devono essere immagazzinati secondo condizioni specifiche, controllate e nel rispetto delle leggi nazionali e internazionali.

Lacune o errori nella catena di fornitura possono avere una conseguenza diretta sulla salute delle persone e costituiscono, perciò, un grave rischio per la reputazione di un’impresa Pharma.

Per evitare situazioni di crisi, anomalie e danni d’immagine, la tecnologia può essere utilizzata ah hoc, al servizio della filiera farmaceutica.

Ma a che punto è il settore?

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L’imperativo per il pharma supply chain: risolvere le inefficienze

Uno studio dell’Operational Research for Health Care del 2014 individuava le 10 maggiori aree di inefficienza nel pharma supply chain. Tra queste vi erano: coordinamento dei processi; gestione dell’inventario; elaborazione degli ordini; gestione delle scorte e del magazzino; visibilità sulle spedizioni. Uno studio del Technological Forecasting and Social Change del 2023, dedicato sempre alla pharma supply chain, evidenzia come alcune criticità siano tuttora presenti. Queste sono: logistica fallace; meccanismi di accaparramento e scorte; mancanza di coordinamento tra gli attori della filiera.

La persistenza di tali ostacoli è in parte dovuta alla crisi generata dal Covid.

La pharma supply chain è chiamata a superare tali ostacoli per rispondere alle richieste dei clienti e per costruire o consolidare una reputazione positiva sul mercato.

In una recente survey di PwC sui Digital Trends nella Supply Chain, emerge che le maggiori priorità per i manager nei prossimi 12-18 mesi sono quelle di aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Ciò si traduce in una spinta verso la trasformazione digitale dei flussi operativi, a patto che vi sia una chiara definizione dei processi di business. La richiesta di efficienza supera in importanza altri problemi molto diffusi, quali l’introduzione di nuovi modelli di lavoro in azienda o l’acquisizione di nuovi talenti.

La pharma supply chain al servizio dei cittadini

Una ricerca condotta dal Politecnico di Milano sul rapporto tra i cittadini e la sanità digitale, evidenzia che il 59% degli intervistati utilizza internet per avere informazioni di dettaglio su farmaci e terapie. Più del 50% interroga il web per questioni legate alla salute, con un picco del 70% relativo a prevenzione e corretti stili di vita. Inoltre, i cittadini/pazienti che sono favorevoli all’uso di app collegate ai farmaci sono del 53% (“per suggerire il dosaggio”) e del 64% (“per ricordarsi di prendere un farmaco”). Queste percentuali danno una chiara indicazione dell’attenzione posta dalla popolazione al benessere e alla salute, e quindi alle risposte attese. Il PNRR nella Missione 6 Salute offre possibilità di investimento per agevolare il più possibile la realizzazione della cosiddetta Connected Care.

pharma app

Filiera farmaceutica: i passi per una strategia di successo

Come si è detto in apertura, la filiera del Pharma è molto articolata. Per questo è fondamentale, oltre che necessario, stimolare una positiva e fattiva collaborazione tra tutti i soggetti al fine di costruire una supply chain resiliente. Il modello efficace deve tener conto di 4 passi:

  1. L’implementazione di un modello ibrido di supply chain, composto da aziende e/o siti produttivi globali insieme ad altri regionali o locali. Ciò consente di aumentare la resilienza, potendo contare su diversi fornitori su diversa scala. È consigliabile sviluppare partnership con soggetti del comparto della produzione farmaceutica conto terzi e aumentare l’inventario dei prodotti.

  2. Lo sviluppo dinuovi modelli di collaborazione, che nella forma di linee di produzione e magazzini condivisi diventeranno sempre più comuni nel prossimo futuro.

  3. Il diffondersi delle innovazioni digitali, necessarie per supportare una pharma supply chain più articolata e complessa. Queste sono innanzitutto l’automazione, l’Artificial Intelligence e l’integrazione di processi end-to-end.

  4. La costruzione di un confronto aperto e continuo con il Governo e la Pubblica Amministrazione. Un settore di importanza critica come il Pharma necessita di un dialogo costante con il soggetto politico, a livello sia nazionale che internazionale, per condividere le esigenze di regolamentazione e le strategie di investimento.

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Lo scenario disegnato è inedito. Se tutti gli attori coinvolti vi si impegnano, sarà possibile approcciare in modo strategico le nuove sfide e risolvere le inefficienze (a volte strutturali) del sistema, e garantire agli utenti (cittadini, pazienti, operatori del settore) il livello di servizio che la comunità odierna.