NUE 112: la Commissione Europea detta nuove regole

Il 16 dicembre 2022 la Commissione Europea ha pubblicato un Regolamento delegato con l’obiettivo di integrare il Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (Direttiva 2018/1972) con misure volte a garantire un accesso efficace ai servizi di emergenza attraverso le comunicazioni al Numero Unico Europeo 112.

Tale iniziativa mira a sostenere l’innovazione tecnologica all’interno dei sistemi di emergenza nazionali superando i difetti e le lacune emersi negli ultimi anni.

Ma quali sono le novità introdotte dal nuovo regolamento?

Per favorire l’accesso efficace dei cittadini ai servizi di emergenza garantiti dal NUE 112, le nuove misure sono necessarie a rendere le comunicazioni di emergenza gestite all’interno dell’Unione Europea:

  • Compatibili

  • Interoperabili

  • Di qualità

  • Affidabili

  • Continue

New call-to-action

In particolare, il Regolamento delegato pone l’accento su 3 aspetti fondamentali:

  1. Localizzazione del chiamante

  2. Accesso ai servizi di emergenza per gli utenti disabili

  3. Indirizzamento delle comunicazioni alla Centrale Operativa più appropriata.

Localizzazione del chiamante

La posizione del chiamante è tra le informazioni più importanti nell’ambito delle comunicazioni al NUE 112 e ha un forte impatto sulla loro efficacia. Per questo, la Commissione Europea chiede alle autorità di regolamentazione competenti di occuparsi della determinazione dei criteri che definiscono l'accuratezza e l'affidabilità delle informazioni sulla localizzazione del chiamante che, se attuati, consentirebbero ai servizi di emergenza di intervenire tempestivamente in aiuto dell'utente finale. È inoltre, evidenziato che tali criteri devono essere concepiti secondo una visione comune a livello europeo. Per facilitare il raggiungimento di questa condizione, la Commissione Europea richiede la cooperazione tra le autorità di regolamentazione competenti e l’intervento dell'Organismo dei Regolatori Europei delle Comunicazioni Elettroniche (BEREC).

Accesso ai servizi di emergenza per gli utenti disabili

L’ottimizzazione delle comunicazioni di emergenza al NUE 112 introdotta dal nuovo Regolamento invita gli Stati membri a garantire un’attenzione particolare alle persone con disabilità. La Commissione Europea specifica i requisiti di equivalenza funzionale che devono essere rispettati nell'implementare i mezzi di accesso ai servizi di emergenza per questa tipologia di utenti. Il Regolamento stabilisce che per tali soggetti la comunicazione di emergenza deve essere:

  1. interattiva e bidirezionale
  2. continua, senza preregistrazione per coloro che si recano in altri Stati membri
  3. gratuita
  4. indirizzata tempestivamente alla Centrale Operativa più qualificata
  5. soggetta agli stessi livelli di accuratezza e affidabilità delle informazioni sulla localizzazione del chiamante applicati agli altri utenti finali
  6. accompagnata da campagne di sensibilizzazione per promuovere l'esistenza di tali mezzi di accesso ai servizi di emergenza.

Indirizzamento delle comunicazioni di emergenza al PSAP più appropriato

L’efficacia di una comunicazione di emergenza dipende da due aspetti fondamentali:

  1. la tempestività con cui il messaggio viene trasmesso dall’utente finale alla Centrale Operativa

  2. la capacità dell’operatore di ottenere le informazioni contestuali che contribuiscono alla descrizione dell'incidente (ambiente, condizioni, persone coinvolte, localizzazione) direttamente dall’utente finale o indirettamente attraverso il suo dispositivo o la rete.

Per garantire comunicazioni di emergenza efficaci, il Regolamento stabilisce che esse devono essere inviate senza ritardi alla Centrale Operativa più appropriata, ossia quella che si dimostra maggiormente in grado di trasmettere le informazioni direttamente ai servizi di emergenza allertati sul territorio. In particolare, il documento sottolinea l’importanza della disponibilità e dell’accuratezza delle informazioni contestuali per l’identificazione tempestiva delle risorse più appropriate al superamento dell’emergenza. A tale scopo, la Commissione Europea richiede la collaborazione degli Stati Membri al fine di:

  • individuare comuni requisiti di interoperabilità

  • predisporre, entro settembre 2023, una tabella di marcia per il miglioramento delle Centrali Operative nazionali (adozione della tecnologia packet-switched) e il loro adeguamento alle nuove misure definite a livello europeo.

New call-to-action

Sono sempre di più i cittadini europei che scelgono di affidarsi al Numero Unico di Emergenza europeo 112 per accedere ai servizi di emergenza. Solo nel 2019, il NUE 112 ha ricevuto il 56% di tutte le chiamate di emergenza. Con questo Regolamento, la l’UE invita ufficialmente tutti gli Stati membri ad impegnarsi attivamente per migliorare e garantire la continuità dell’accesso ai servizi di emergenza, soprattutto quando ad essere attivato è il NUE 112.

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