KPI per il retail nel fashion: come leggere le performance e migliorarle
Per i retailer del settore Fashion, saper leggere le performance del proprio business è fondamentale per migliorarle e stare al passo con i trend di mercato.
Per farlo, è importante fissare, innanzitutto, dei KPI (Key Performance Indicators), dei parametri utilizzati per misurare il rendimento di un'azienda rispetto agli obiettivi commerciali ed economici prefissati.
Ma quali KPI sono rilevanti per il Retail nel Fashion? Quali bisogna monitorare?
KPI per il retail nel fashion: quali sono
I KPI per il settore Fashion Retail possono variare a seconda delle specifiche strategie di business e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Tuttavia, ci sono alcune metriche che sono particolarmente importanti per il settore.
Tra queste:
- Margine di profitto: la misurazione del profitto che si riesce a ottenere dalla vendita di un prodotto, al netto dei costi di produzione, marketing e distribuzione.
- Rotazione delle scorte: la misura della frequenza con cui gli articoli vengono venduti e rinnovati all'interno del negozio.
- Stock-out rate: il tasso di vendita di prodotti fuori stock rispetto al totale delle vendite. Questo KPI indica l'efficacia nella gestione del flusso di approvvigionamento e della pianificazione della domanda.
- Conversion Rate: il rapporto tra il numero di visite al negozio e il numero di acquisti effettuati dai clienti. Questo KPI può aiutare a misurare l'efficacia delle strategie di marketing e della customer experience.
- Vendite per metro quadrato: il rapporto tra le vendite generate e la superficie dell'area di vendita. Questo parametro misura l'efficienza dell'utilizzo dello spazio all'interno del negozio.
- Repeat purchase rate: la percentuale di clienti che tornano ad acquistare nello store fisico o digitale. Fondamentale per misurare la fedeltà dei clienti al brand specifico al negozio.
- Social media engagement rate: la quantità di interazioni sui social media rispetto al numero di follower. Con questo parametro è possibile analizzare l’efficacia della strategia di social media marketing e l'interesse verso il brand, stando bene attenti a non lasciarsi ingannare dalle pure vanity metrics (ad esempio, il numero di like)
La misurazione di questi indicatori è fondamentale per ottenere un miglioramento costante (e misurabile) nel lungo periodo.
Come leggere le performance
Non basta raccogliere dati da fonti diverse e tener traccia dei parametri di interesse per valutare il proprio business e prendere decisioni strategiche. Bisogna, infatti, saper leggere e comprendere i KPI.
Per farlo, è necessario seguire alcuni passaggi chiave:
- Identificare i KPI appropriati per la propria attività: rappresenta il primo passo per la valutazione delle performance. I KPI possono variare in base alle esigenze e alle strategie commerciali dell'azienda, ad esempio, per un e-commerce può essere utile individuare il tasso di conversione, il numero di visite al sito, il tempo di permanenza, ecc.
- Fare A/B test: con un test A/B, è possibile testare due versioni di un sito web o di un annuncio pubblicitario, così da individuare quale delle due sia più adatta al raggiungimento del goal prefissato (traffico, conversioni, visite in store).
- Raccogliere i dati e monitorare i KPI: una volta identificati i KPI, è necessario raccogliere i dati rilevanti e monitorarli per valutarne le performance. L'analisi dei dati è essenziale per comprendere quale sia la situazione attuale e per individuare eventuali aree di miglioramento.
- Migliorare i punti di debolezza e incentivare i punti di forza: in base all'analisi dei dati, è possibile individuare i punti di forza e di debolezza del retail e andare ad agire su di essi con attività mirate ad aumentare le performance. Queste azioni includono ad esempio strategie di pricing, promozioni mirate o puntare a migliorare l'esperienza d'acquisto dei clienti.
Migliorare le performance nel settore Fashion Retail
Individuare, leggere e misurare nel modo giusto i KPI fa parte di un processo che, per essere davvero efficace, deve includere la fase di “miglioramento”. Ecco, dunque, gli step per migliorare le performance nel settore Fashion Retail:
- Analizzare la concorrenza: conoscere i competitor è il primo passo per migliorarsi. Analizzare prodotti, prezzi, strategie di marketing e KPI degli altri negozi retail, così come più in generale le pubblicazioni di settore, le analisi di mercato e le ricerche sui consumatori, ciò permette di capire come si muovono e quindi essere aggiornati e competitivi.
- Conoscere il target di riferimento: è importante conoscere bene il proprio target di riferimento e capire quali sono i suoi bisogni e preferenze. Profilare i clienti in base ad età, genere, posizione geografica e preferenze di acquisto attraverso ricerche, sondaggi, analisi dei dati è utile per offrire una selezione di prodotti e un'esperienza di acquisto in linea con le aspettative.
- Mantenere l’assortimento di prodotti aggiornato: il settore fashion è in costante evoluzione e i clienti cercano sempre nuovi prodotti. Un assortimento prodotti aggiornato aiuta a mantenere i clienti interessati e ad aumentare le vendite. Per farlo, bisogna monitorare le tendenze di mercato, essere attenti ai feedback dei clienti per capire quali sono i prodotti che vendono di più e quali i meno apprezzati, pianificare l'assortimento stagionale e collaborare con fornitori affidabili.
- Utilizzare la tecnologia per semplificare i processi: dalla gestione dell’inventario e del magazzino alla profilazione dei clienti e all’andamento delle vendite: la tecnologia viene in soccorso del retailer. Implementare, ad esempio, strumenti di Business Intelligence nella propria attività permette di monitorare i KPI prefissati e contribuisce a raggiungere gli obiettivi in modo più semplice.
- Agire sulle aree di miglioramento in base ai dati raccolti: dopo aver analizzato i KPI e aver individuato i punti che non realizzano le aspettative, è necessario progettare strategie di miglioramento mirate.
Se ad esempio, il problema risulta essere legato all’efficienza logistica o alla gestione delle scorte, sarà necessario rivedere il processo di approvvigionamento e di supply chain management, in quanto una buona gestione del magazzino minimizza gli sprechi e garantisce che i prodotti più richiesti siano sempre disponibili.
Se invece la difficoltà si riscontra nella riconoscibilità del brand, bisognerà pianificare e implementare strategie di marketing mirate che aiutino a raggiungere il target di riferimento e ad aumentare la visibilità del negozio. - Puntare sulla customer satisfaction: creare un'esperienza di acquisto coinvolgente aiuta a differenziare i propri store dalla concorrenza. Un ambiente accogliente e piacevole (che sia fisico o virtuale) invoglia i clienti a tornare. È, inoltre, fondamentale, puntare sulla formazione del personale, preparazione e un’employee experience di qualità hanno, infatti, un forte impatto sull’esperienza cliente.
Saper leggere e migliorare le performance nel settore Fashion Retail richiede, dunque, competenze specifiche di Analytics, strategia di marketing e conoscenza del mercato di riferimento, oltre che la capacità di adottare un approccio flessibile e adattivo alle modifiche delle esigenze dei clienti e dei trend di mercato.
Una volta individuati i propri KPI, è possibile analizzarli, confrontarli con gli obiettivi prefissati e con quelli del settore, identificare i punti di forza e di debolezza e implementare azioni correttive per migliorare. Monitorarli in modo regolare consente di capire dove si sta performando al meglio e dove è necessario intervenire per ottimizzare le proprie azioni.
In un mercato competitivo come quello della moda, è cruciale adottare un approccio basato sui dati per mantenere un vantaggio competitivo e garantire il successo del proprio business.
- Analizzare la concorrenza: conoscere i competitor è il primo passo per migliorarsi. Analizzare prodotti, prezzi, strategie di marketing e KPI degli altri negozi retail, così come più in generale le pubblicazioni di settore, le analisi di mercato e le ricerche sui consumatori, ciò permette di capire come si muovono e quindi essere aggiornati e competitivi.