Come si fa un magazzino automatico: 3 tecnologie indispensabili

Negli ultimi anni, sempre più aziende hanno scelto i magazzini automatici per ottimizzare la propria strategia logistica. Tuttavia, non tutti i magazzini sono uguali e l’adozione di un sistema di automazione efficiente può fare la differenza tra una logistica che funziona senza problemi ed una che causa ritardi e inefficienze.

Tutti i vantaggi di un magazzino automatico

Un magazzino automatico utilizza tecnologie avanzate come sistemi di guida automatici, robot e sensori per gestire il flusso di materiali in entrata e in uscita dal polo logistico. Quest’ultime sono in grado non solo di ridurre notevolmente i tempi di attesa, gli errori e i costi operativi, ma anche di aumentare la capacità di stoccaggio, consentendo alle aziende di gestire grandi quantità di materiali in modo rapido e funzionale.

La scelta di un magazzino automatico richiede, inoltre, una valutazione attenta delle esigenze dell'azienda e delle tecnologie disponibili sul mercato. Prima di implementarlo, infatti, è necessario quantificare il volume e la varietà dei materiali da gestire, i tempi di consegna, le esigenze di sicurezza e i costi operativi da ottimizzare. Bisognerebbe, poi, considerare la flessibilità del sistema di gestione automatica del magazzino, in modo da poterlo adattare alle esigenze logistiche future.

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Le tecnologie di un magazzino automatico: ecco cosa serve nel 2023

Realizzare un magazzino automatico efficiente è un processo complesso dove la scelta delle tecnologie da integrare costituisce un passaggio essenziale per abilitare l’automazione della logistica. Tra le tecnologie chiave per un magazzino automatico del 2023, troviamo:

  1. Sistemi ASRS (Automated Storage and Retrieval System). Si tratta di sistemi automatizzati controllati dal computer, utilizzati per il posizionamento e il recupero automatico di merce da posizioni specifiche. Questi dispositivi aiutano i magazzini a massimizzare l'area verticale e orizzontale. Grazie alla tecnologia ASRS, infatti, lo stoccaggio è esteso ad altezze superiori a quelle raggiungibili con la movimentazione manuale. Diversi sono i vantaggi offerti dai sistemi ASRS, tra questi troviamo elevata precisione delle operazioni di carico e scarico, riduzione dei tempi e dei danni alla merce, maggiore produzione, compatibilità con pallet di dimensione e peso diversi.

  2. COBOT (COllaborative RoBOT). Secondo Gartner, entro il 2031, il 75% di materiali al chiuso sarà movimentata da robot. Da qui, l’idea di sviluppare una tecnologia in grado di interagire in totale sicurezza con gli operatori e l’intero magazzino per incrementarne la flessibilità operativa. I COBOT contribuiscono all'automazione eseguendo compiti monotoni, fisicamente impegnativi, complicati o pericolosi. Rispetto ai robot tradizionali, essi sono progettati per collaborare con i lavoratori umani. Proprio per questo, non sono necessari sistemi di protezione; una rete sensoristica avanzata permette ai COBOT di rispettare la distanza di sicurezza o di rallentare particolari attività quando vi è l’interazione con gli operatori.

  3. AGV (Automated Guided Vehicles). Particolarmente utilizzati per automatizzare la movimentazione dei prodotti in magazzino, gli AGV sono tra le tecnologie più efficaci per costruire una catena logistica ottimizzata. Si tratta di veicoli a guida automatica in grado di trasportare la merce tra due punti del magazzino o zone dedicate al picking e collegare la zona di stoccaggio alle linee di produzione.

Il cuore di un magazzino automatico, infine, è rappresentato da un sistema di gestione del magazzino (WMS) accessibile anche via cloud, il vero fattore abilitante di un’automazione completa. Senza di esso, gestire l’intero parco tecnologico risulterebbe un compito complesso per il Logistic Manager. Un WMS basato sul cloud, infatti, elimina del tutto i problemi di integrazione IT e di scalabilità, fornendo elevati livelli di interoperabilità ed efficienza.

Costruire un magazzino automatico: le fasi da seguire

 La scelta delle tecnologie da integrare non è l’unica attività da compiere quando si sceglie di costruire un magazzino automatico. Per farlo al meglio, occorre seguire 5 fasi fondamentali:

  1. Pianificazione, prevede la valutazione delle esigenze specifiche dell'azienda e l'identificazione delle tecnologie che possono migliorare l'efficienza del magazzino. In questa fase si stabiliscono i requisiti tecnici, come la capacità di stoccaggio, le modalità di movimentazione dei prodotti e i requisiti di sicurezza.

  2. Installazione fisica dei dispositivi di automazione, gli operatori specializzati installano i dispositivi seguendo le specifiche tecniche e le normative di sicurezza.

  3. Configurazione del WMS, per garantire la gestione delle tecnologie selezionate, l'ottimizzazione dei processi logistici e l’analisi delle performance.

  4. Test delle funzionalità, prevede la verifica del corretto funzionamento dei dispositivi installati. Si eseguono, quindi, test di stress e si simulano scenari di utilizzo per verificare l'efficienza del sistema.

  5. Integrazione, prevede l’interconnessione tra il WMS e le tecnologie installate in magazzino, in modo da garantire un flusso di dati costante e un'ottimizzazione dei processi.

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La logistica diventa più complessa quanto più grande è il magazzino o il mercato di azione. Ecco perché la strategia di molti Logistic Manager si è concentrata sull’adozione di magazzini automatici. Al centro di ciò che definisce l’efficienza di un magazzino automatico, però, dovrebbe esserci la ricerca di un parco di tecnologie all’avanguardia, e soprattutto, di un WMS in grado di governarle.