Le nuove sfide della logistica: un focus sul farmaceutico

In questo momento storico, l’aggettivo sfidante si può probabilmente applicare a tutti i settori di attività, logistica compresa.

Gli aumenti generalizzati dei prezzi di materie prime e semilavorati, il rischio di possibili interruzioni nella catena del valore, la crisi energetica, la diminuzione di fiducia legata alla “terza guerra mondiale distribuita”, sono fattori di preoccupazione comuni ad ogni settore produttivo.

Tuttavia, il mondo della logistica vive, soprattutto nel farmaceutico, alcune criticità peculiari, sia di tipo microeconomico, sia in una prospettiva più globale.

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Perché la logistica 2023 è sfidante

Le sfide, che chi opera nel mondo della logistica, sia all’interno di aziende produttive, sia come operatore per conto terzi, si trova ad affrontare sono:

  • Ordini con frequenza sempre maggiore, con quantitativi minori e con tempi di risposta sempre più ridotti, come ovvia conseguenza della crescita dell’eCommerce.

  • Apertura geografica della propria attività e necessità di integrazione delle informazioni con i propri clienti, partner e fornitori, a seguito della diffusione di Internet come piattaforma globalmente accessibile a persone ed aziende. Potremmo dire quindi: “Internet of Everything”.

  • Disponibilità di nuove tecnologie, presentate con una velocità di diffusione, e qualche volta di obsolescenza, sfidanti. Basti pensare alla proposta sempre crescente di robot, che non solo hanno capacità autonoma di movimento all’interno delle strutture produttive (AMR - Autonomous Mobile Robots), ma che possono anche collaborare direttamente con il personale operativo (COBOTs - collaborative robots).

  • Crescente urbanizzazione della società che, se da una parte porta ad una migliore economia di scala nelle operazioni di consegna, dall’altra aumenta sempre più il costo di copertura del cosiddetto “ultimo miglio”.

  • Crescente difficoltà a trovare risorse professionali adeguate, specie nelle società più avanzate, con una curva demografica decrescente e con le generazioni dei “baby boomers” in uscita dal mondo del lavoro.

  • Investimento nel “Green Approach”, con conseguente attenzione, da parte dei clienti e degli enti regolatori, alla sostenibilità di tutta la catena logistica e dei trasporti.

3 nuove sfide della logistica farmaceutica

Il farmaceutico è un settore in grande crescita a livello mondiale. La dimensione del mercato globale, valutata in 73.000 milioni di dollari nel 2020, sta subendo una espansione dell'8,5% dal 2021 che continuerà fino al 2028.

Un mercato interessante, dunque, che però aggiunge complessità alla logistica 2023.

Ecco le prossime 3 sfide per il settore farmaceutico:

  1. Necessità di integrazione con i sistemi di controllo e assicurazione qualità, che per questa categoria di prodotti sono fra i più accurati e selettivi. È inoltre necessaria la conformità di tutte le operazioni e i sistemi coinvolti alle buone tecniche di fabbricazione, definite dalle leggi e regolamenti applicabili, quali ad esempio le vigenti linee direttrici in materia di “Buona Pratica di Distribuzione dei Medicinali per uso umano”.

  2. Tracciabilità lungo tutta la supply chain. I prodotti farmaceutici hanno la necessità di essere dettagliatamente tracciati, dall’inizio del percorso logistico fino all’arrivo presso l’utente finale. In tutti i vari punti di deposito, inoltre, l’inventario deve essere perfettamente controllato, sia per consentire l’identificazione delle locazioni dei lotti, sia per controllare le date di scadenza, evitando lo spreco di prodotti, inaccettabile per ragioni etiche, oltre che economiche.

  3. Garantire la conservazione dei farmaci a temperatura controllata e il trasporto speciale. Con la personalizzazione sempre più spinta dei medicinali e la crescente diffusione di prodotti biofarmaceutici, la percentuale di flussi logistici a temperatura controllata, specie nella fascia 2-8 °C è quella in più rapida crescita, a fronte di una decrescita della fascia 8-25 °C.

WMS e automazione: il connubio perfetto per il settore Pharma

È evidente come le tecnologie siano uno strumento indispensabile per affrontare le nuove sfide della logistica nel farmaceutico.

Il perfetto controllo e tracciamento di tutti i prodotti gestiti all’interno della catena logistica, la loro conservazione in aree di stoccaggio, secondo le caratteristiche di sicurezza e di temperatura richieste, la riduzione degli errori informativi e gestionali sono solo alcuni dei punti critici che un sistema informatizzato di gestione di magazzino contribuisce a migliorare drasticamente.

Per raggiungere la massima efficienza è necessario integrare il WMS con sistemi automatici per la gestione e movimentazione di pallet, scatole e singole confezioni, oltre che di sistemi per il trasporto della “merce all’uomo”. In questo modo, diventa evidente il ruolo strategico dell’investimento nelle tecnologie di automazione, per realizzare un miglioramento complessivo dell’intera catena logistica nel settore farmaceutico.

Da non dimenticare è infine la possibilità garantita dal connubio WMS e automazione di offrire dati e informazioni in tempo reale sui materiali gestiti per:

  • la gestione interna dei processi

  • l’interscambio con partner, clienti e fornitori

  • minimizzare errori e scarti dovuti alla non perfetta gestione delle giacenze e delle scadenze

  • garantire la conformità alle buone pratiche verso gli enti regolatori.

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Come scegliere il partner giusto?

Ogni progetto per la realizzazione o la sostituzione di un WMS, con sistemi di automazione o con la sola movimentazione manuale, è un percorso complesso. Da qui la necessità di affidarsi al giusto fornitore capace di condividere gli stessi obiettivi aziendali del cliente e creare una positiva partnership a lungo termine. Quali caratteristiche deve avere il “partner ideale”?

  1. Pluriennale esperienza nel settore. L’avere già affrontato progetti, soprattutto in un particolare settore di attività come il farmaceutico, è un valore fondamentale che un fornitore deve avere per poter approcciare una nuova realizzazione. Una dimensione aziendale significativa, poi, garantisce la stabilità a lungo termine della partnership.

  2. Software proprietario: un partner solido propone l’utilizzo di una propria piattaforma di prodotto. In questo modo si garantisce la possibilità di effettuare aggiornamenti e modifiche che inevitabilmente verranno richieste durante il ciclo di vita del sistema.

  3. Flessibilità e indipendenza dai fornitori di tecnologie. Il fatto che la piattaforma WMS non sia fornita direttamente da chi produce i sistemi di automazione, garantisce che, in futuro, possano essere integrate nuove tecnologie di altri fornitori, senza rischi di incompatibilità.