Integrazione AMR e WMS: come avviene e quali sono i vantaggi

Secondo il rapporto annuale MHI 2023 sul settore supply chain, è l’evoluzione tecnologica a ricoprire il primo posto nelle priorità della logistica di magazzino. Circa il 74% dei leader della supply chain intervistati da MHI, infatti, ha dichiarato di sostenere gli investimenti in tecnologia e innovazione per migliorare la resilienza, la trasparenza e la sostenibilità dell’intera supply chain.

E tra le innovazioni chiave che stanno ridisegnando il settore della supply chain globale ci sono le tecnologie in ambito Robotics & Automation, in cui si collocano i sistemi AMR (Autonomous Mobile Robots). Tali dispositivi si muovono liberamente all’interno del magazzino per eseguire operazioni di prelievo o organizzare la movimentazione delle merci.

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Questi dispositivi possono essere controllati direttamente tramite il proprio TMS (Traffic Management System), tuttavia, perché operino al meglio è necessario integrarli al Warehouse Management System (WMS), in modo da gestire in modo efficace la complessità dell’intero magazzino.

Autonomous Mobile Robots: come integrarli con il WMS

L’integrazione degli AMR con il WMS è il modo migliore per organizzare i processi all'interno del magazzino. Tale operazione può avvenire attraverso diverse modalità, ma in generale, richiede l'utilizzo di un software di interfaccia o middleware. Il middleware funziona come un ponte tra il sistema WMS e l’AMR Traffic Management System. Quando il WMS invia istruzioni ai robot per eseguire specifiche attività, il middleware traduce queste istruzioni in un formato comprensibile per i robot, garantendo precisione e tempestività nella risposta.

Allo stesso modo, quando i robot AMR raccolgono o trasportano materiali, il middleware comunica con il WMS per fornire informazioni in tempo reale sulla posizione e lo stato degli oggetti. Questo consente al WMS di tenere traccia di tutto il flusso dei materiali in magazzino e di gestire le attività future in modo efficiente.

Tuttavia, affinché l’integrazione porti i risultati sperati, è necessario partire dall’analisi dei processi esistenti e delle priorità future. L’obiettivo è definire un piano di efficientamento logistico rivolto al futuro che possa garantire l’orchestrazione delle attività e delle risorse di magazzino.

Tutti i vantaggi dell’integrazione degli AMR con il WMS

Le attività svolte dai sistemi AMR sono gestite direttamente dal Warehouse Management System, che ne coordina l’operatività e contemporaneamente raccoglie, archivia, analizza e condivide i dati associati all'inventario, alla gestione dello stoccaggio e all'elaborazione degli ordini. È il WMS ad indicare agli AMR i lavori da eseguire e l’ordine migliore per concluderli nel modo più efficiente.

In tale contesto, l’integrazione degli AMR con il WMS è essenziale per massimizzare i vantaggi che derivano dall’automazione delle operazioni di magazzino. Sono 3 i principali benefici che si ottengono:

  • Orchestrazione dell’intero processo logistico: l’integrazione degli AMR con il WMS permette di sincronizzare manodopera e tecnologie per ottenere una maggiore produttività.

  • Efficienza operativa. Da un lato ci sono gli AMR che si occupano di automatizzare le attività di movimentazione dei materiali; dall’altro il WMS che monitora e coordina queste attività, fornendo informazioni in tempo reale sulla posizione dei prodotti e sui tempi di consegna. Ciò consente di ridurre i tempi di attesa e aumentare la velocità di esecuzione delle attività.

  • Presidio costante delle attività. L'automazione dei processi di magazzino consente di sopperire alla carenza di manodopera in ambito logistico. Gli AMR possono sostituire o integrarsi con i carrelli elevatori tradizionali, riducendo i costi di manutenzione e aumentando la produttività globale del magazzino.

Innovazione tecnologica: perché il WMS fa la differenza

Perché il connubio AMR – WMS risulti vincente è importante che i robot mobili autonomi siano integrati con software di gestione del magazzino all’avanguardia che sappia ottimizzarne l’operatività. Ci sono, infatti, 2 caratteristiche che il WMS deve possedere:

  1. Flessibilità di integrazione. Il WMS deve essere progettato per dialogare con tutte le tecnologie e i device di magazzino presenti e futuri. Solo così possono essere implementati miglioramenti continui, senza dover affrontare ogni volta importanti investimenti sul piano tecnologico.

  2. Modularità. Il WMS deve possedere una struttura modulare, con funzionalità attivabili secondo le esigenze di business ed operative. Solo in questo modo è possibile garantire un sistema scalabile e capace di adattarsi ai molteplici scenari di magazzino e, quindi, alle integrazioni con le tecnologie necessarie.

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In questo contesto, Stockager® Suite, la piattaforma WMS all-in-one di Beta 80 Group, può rivelarsi un ottimo alleato per le aziende che vogliono tenere il passo con l’evolozione della tecnologia. Modulare, altamente configurabile e flessibile, è adatta per ogni magazzino ed è integrabile con i sistemi IT esistenti e futuri. In particolare, StockMatic, il modulo Warehouse Control System della Stockager® Suite, può essere integrato con le più diffuse tecnologie presenti all’interno dei magazzini automatici, tra cui i sistemi AMR, realizzando così una copertura funzionale totale delle esigenze logistiche presenti e future dell’organizzazione.

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