Magazine / Operations Management 17 gennaio 2024

ESG nelle Telco: le tecnologie che ti servono per raggiungere gli obiettivi

Il raggiungimento degli obiettivi ESG è un tema caro alle aziende di tutti i settori e le Telco non fanno eccezione. Dal migliorare i processi aziendali al trovare la via per operare in modo più responsabile e sostenibile, i motivi per perseguire con efficienza ed efficacia questa strada sono diversi e connessi a necessità competitive, reputazionali e, non ultime, economiche.

In questo scenario, le Telco hanno l’opportunità di costruire un modello di business volto a sostenere e favorire sia le proprie politiche ambientali, sociali e di governance (ESG) che quelle di responsabilità sociale d’impresa. Per farlo, la scelta delle tecnologie è un elemento fondamentale.

Scelte responsabili: si parte dall’hardware

Per loro stessa natura, le Telco operano su grandi quantità di dati e traffico di rete, affidandosi a data center fisici. Quest’ultimi, però, richiedono servizi (illuminazione, riscaldamento e raffreddamento, ecc.) che contribuiscono significativamente all’inquinamento ambientale. Per raggiungere l’obiettivo “zero emissioni” o la cosiddetta “carbon neutrality”, è necessario che i data center operino in modo più sostenibile, diminuiscano in volumi e che vengano alimentati da fonti di energia rinnovabili.

Per le organizzazioni che devono mantenere i data center fisici come parte della loro infrastruttura, portare tali sedi a protocolli di ventilazione, riscaldamento, raffreddamento e illuminazione sostenibili può essere un primo passo per ottenere un impatto significativo.

Smart Technologies per la sostenibilità

La migrazione delle risorse del data center al cloud e lo spostamento del traffico di rete da un hub centrale all'edge possono fare la differenza. Lo spostamento verso l'edge, ad esempio, riduce la latenza e i corrispondenti requisiti di energia e larghezza di banda per conservare i dati centralmente e spostarli su distanze maggiori. Inoltre, consente ai clienti di connettersi più velocemente. Anche l'implementazione di dispositivi Green IoT (Green Internet of Things) che riducono il consumo di energia, nonché le emissioni, può essere d'aiuto.

Secondo lo studio Networks on Cloud: A Clear Advantage del Capgemini Research Institute, il cloud è in aumento per i fornitori di servizi di comunicazione e quasi la metà della capacità della rete di telecomunicazioni sarà cloud-native nei prossimi tre-cinque anni, passando da un media globale del 31% nel 2022 al 46% entro il 2027.

La ricerca stima che le infrastrutture di rete rappresentano il 42% delle emissioni di gas serra delle società di telecomunicazioni e afferma che gli intervistati sperano di ridurle del 5% attraverso l'adozione del cloud. Ulteriori vantaggi del cloud includono "riduzione dell'ingombro dell'hardware fisico, riduzione del consumo energetico, ridimensionamento automatico della rete su richiesta e gestione del consumo energetico delle torri mobili, utilizzando l'Intelligenza Artificiale (AI) e il Machine Learning".

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è centrale e strategico anche nel miglioramento dell’efficienza operativa tramite analisi predittiva, che permette di supportare la pianificazione e l'allocazione delle risorse e della rete in base a variabili come i comportamenti dei clienti, le tendenze e gli eventi climatici e ottimizzare, di conseguenza, la catena di approvvigionamento.

Una ricerca di Nokia GSMA Intelligence sui fornitori di servizi mobili ha rilevato che il 78% degli intervistati ritiene che l'AI sia molto o estremamente efficace nel fornire miglioramenti dell'efficienza energetica, come la riduzione dell'impronta di carbonio delle reti, l'elaborazione e l’utilizzo efficiente dei dati. Il 65% ritiene che la tecnologia potrebbe ridurre il consumo energetico del 10% o più. Particolarmente interessante, il fatto che per la metà degli intervistati i propri clienti sono la ragione per cui cercano strategie di rete più efficienti dal punto di vista energetico.

Sostenibilità e responsabilità come criteri di scelta del provider

Sempre più utenti, infatti, ritengono la sostenibilità un fondamentale parametro di scelta per quel che riguarda i provider. Proprio per questo i fornitori di servizi di comunicazione possono e devono comunicare i propri impegni aderendo a iniziative che responsabilizzano le aziende.

Un tema, questo, sentito in modo particolare nel settore IT. Tanto che nel 2021, 26 CEO di IT Company hanno dato vita alla European Green Digital Coalition (EGDC). L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo, su richiesta del Consiglio dell'UE, mira proprio a massimizzare i vantaggi della digitalizzazione nel settore ICT in termini di sostenibilità e riduzione delle emissioni.

Favorire l’economia circolare

Passare ad ambienti cloud ed ibridi, dunque, consente di muoversi verso realtà tecnologiche più sostenibili. Bisogna, però, prestare attenzione allo smaltimento del patrimonio hardware una volta effettuata la migrazione, secondo modalità etiche e responsabili.

Il riciclo, però, non dovrebbe riguardare solo l’apparato tecnologico, ma anche i prodotti stessi. I provider di servizi di comunicazione e telefonia basano parte del proprio business proprio sulla promozione di nuovi dispositivi e l’aggiornamento dei modelli, che devono essere imballati, spediti, smaltiti. Compito delle aziende che vogliono perseguire gli obiettivi ESG è anche la promozione di un’economia circolare e, di conseguenza, l’educazione dei propri clienti in questo senso. Dagli imballaggi sostenibili a strategie che incoraggiano il riciclo o la donazione dei dispositivi in fine vita, è possibile avviare pratiche virtuose lungo tutta la filiera.

Esistono diversi percorsi e strategie che le Telco possono intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi ESG, per avere un impatto reale e positivo sull’ambiente e andare incontro alla nuova sensibilità dei clienti. Cloud Migration, smaltimento etico delle risorse IT, Green IoT, strategie edge, Artificial Intelligence, logistica circolare e, non ultimo, l’adozione del freamwork Autonomous Digital Enterprise sono solo alcuni di questi.

CASE STUDY SNAM

Post correlati