Dynatrace e il monitoring evoluto per l’università: un caso italiano di successo

L’utilizzo di Dynatrace per il monitoring evoluto ha visto la collaborazione proficua tra Beta 80 Group e Università Cattolica del Sacro Cuore. Quest’ultima, ateneo cattolico più grande d’Europa, è stata fondata nel 1921 e oggi possiede 5 campus: Milano, dove si trova la sede centrale, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. La partnership con Beta 80 in ambito ICT risale a oltre 10 anni fa e, nel corso del tempo, si è arricchita man mano in linea con i mutevoli bisogni a cui ha dovuto far fronte l’ateneo. In particolare, nel 2017 il reparto IT dell’Università ha manifestato l’esigenza di adottare una nuova piattaforma di observability capace di tenere conto della complessità architetturale raggiunta da infrastruttura, reti e parco applicativo. Occorreva, in sostanza, trovare una soluzione che fosse in grado non solo di segnalare quanto prima eventuali anomalie sui sistemi informativi, ma anche di individuare automaticamente la root cause in maniera tale da intervenire velocemente per continuare a garantire elevati standard di servizio.

New call-to-action

 

Perché si è scelto Dynatrace come piattaforma di observability

La scelta nei confronti di Dynatrace, piattaforma che Gartner ha posizionato finora tra i vendor leader nel suo Magic Quadrant for Application Performance Monitoring (APM) per ben 11 anni consecutivi, è avvenuta dopo una POC comparativa con una soluzione concorrente. La “Proof of Concept” che Beta 80 ha proposto all’Università Cattolica si è basata sulla conoscenza approfondita del panorama dei software APM grazie alla quale sono state selezionate le soluzioni leader di mercato che meglio si prestavano a rispondere alle necessità dell’ateneo. Alla fine, si è optato per Dynatrace come piattaforma di software intelligence all-in-one per una serie di considerazioni tra loro convergenti. La prima riguardava la maggiore semplicità di installazione e di configurazione del suo OneAgent, seguita dalla flessibilità nell’integrazione con nuovi software e da un modello di licensing competitivo rispetto alla concorrenza. Per finire, la propensione evolutiva dimostrata da Dynatrace, e riconosciuta da Gartner, ha fatto propendere per la sua adozione.

 

Dynatrace per il full-stack monitoring del SIS dell’Università Cattolica

Dopo la fase di software selection, Beta 80 si è occupata dell’implementazione e dello sviluppo di Dynatrace per il full-stack monitoring del sistema informativo dello studente (SIS), integrando l’APM con i moduli di IT Service Management (ITSM), IT Business management (ITBM) e Governance Risk and Compliance (GRC) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha fornito, inoltre, Help Desk e supporto al monitoraggio continuativo H24. Contemporaneamente sono state poste le premesse per gestire al meglio il passaggio in cloud di una parte dell’infrastruttura IT, passaggio reso obbligatorio dall’accelerazione verso la digital transformation del settore Education anche a seguito alla pandemia. Dynatrace, infatti, oltre a garantire l’“osservabilità” dell’intero stack tecnologico, consente di semplificare la governabilità di ambienti ibridi on-premise e multi-cloud, verificando automaticamente il grado di efficienza e le performance degli applicativi migrati in cloud rispetto a quelli installati in locale. Una caratteristica che si è rivelata preziosa, ad esempio, durante i periodi di lockdown per la gestione ottimale delle lezioni e degli esami da remoto e per il potenziamento dei servizi di segreteria digitali.

 

L’Agile Software Factory come risultato della partnership

Attualmente, grazie a Dynatrace, viene assicurata la gestione delle prestazioni delle applicazioni dell’Università Cattolica che coprono il parco informativo dedicato alla vita accademica dello studente. In questo modo qualsiasi anomalia o malfunzionamento vengono rilevati prima che un degrado delle performance sia riscontrato dall’utente finale. A questo si aggiunge che, poiché il monitoraggio avviene ininterrottamente, senza limiti di data e di orario, gli interventi di remediation, quando richiesti, sono immediati. Infine, come anticipato, Dynatrace si presta a un utilizzo che va oltre la pura observability, ad esempio nelle fasi di analisi, di sviluppo e di rilascio applicativo durante le quali aiuta a identificare in anticipo possibili vulnerabilità e bug nelle aree di codice che necessitano di essere risolti. Il suo impiego, in sostanza, si colloca all’interno della partnership tra Beta 80 e Università Cattolica del Sacro Cuore che ruota attorno a un modello di Agile Software Factory interna con cui la digitalizzazione diventa una leva essenziale nell’offerta di servizi sempre più a misura di studente.

New call-to-action

Post correlati