Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di lesioni e morte e, in questo scenario, un intervento tempestivo ed efficace da parte dei servizi di emergenza è, dunque, fondamentale per salvare vite umane. Per risolvere il problema della risposta rapida, l'Europa ha studiato una nuova tecnologia in grado di automatizzare le chiamate di emergenza in caso di incidente: Accident Emergency Call, abbreviato in eCall.
L’eCall funziona inviando automaticamente una notifica e stabilendo un canale vocale tra i passeggeri di un veicolo e i servizi di emergenza, in generale la Centrale di Risposta 112. L’eCall può anche essere attivato manualmente da un passeggero se l'incidente non è grave, ma è comunque necessario chiamare il personale di emergenza.
Cosa si Intende con eCall?
Con eCall si fa riferimento a chiamate automatiche o manuali generate da un sensore all'interno del veicolo. La chiamata viene effettuata alla Centrale 112 di riferimento, stabilendo un canale tra gli occupanti dell'auto e l'operatore. Nella chiamata vengono simultaneamente inclusi e inviati i dati del veicolo: posizione, direzione di viaggio e orario che forniscono ai servizi di soccorso informazioni dettagliate per raggiungere l'incidente. Tutto questo è possibile grazie alla standardizzazione europea dei veicoli e della tecnologia.
Come è iniziata l'implementazione eCall?
Il primo passo è stato il progetto HeERO del 2011, seguito dalla sua evoluzione iHeERO nel 2014. I due progetti hanno esaminato la tecnologia e la sua applicazione e standardizzazione per applicarla in tutti gli stati europei e paneuropei. Allo studio e alle sperimentazioni hanno preso parte centinaia di enti pubblici e privati: dal costruttore del veicolo agli sviluppatori, fino alle autorità governative. È stato fatto uno sforzo significativo in termini di raccolta dati e approfondimenti. Questa innovazione ed evoluzione ha portato alla risoluzione che ha reso la tecnologia eCall obbligatoria in tutti i veicoli prodotti dopo il 2018.
Com'è la Tecnologia?
Il dispositivo eCall è costituito da un semplice localizzatore GPS e da una sim card interna all'auto che, grazie al software, dialogano tra loro e con la centralina di attivazione dell'airbag. Mentre il conducente parla con l'operatore, eCall trasmette le coordinate del luogo dell'incidente tramite la tecnologia GPS. La Commissione stima che eCall potrebbe accelerare i tempi di risposta alle emergenze del 40% nelle aree urbane e del 50% nelle aree extraurbane, salvando fino a 2.500 vite all'anno.
eCall e Next Generation
Con l'implementazione dell'ESInet, i servizi di emergenza saranno in grado diraccogliere e trasferire i dati in modo più complesso e strutturato. Le procedure di scambio eCall con il 112 sono, infatti, ancora soggette a una certa limitazione tecnologica. Next Generation eliminerà questi problemi utilizzando un nuovo modo di raccogliere e instradare i dati, migliorando la scoperta della rete, soprattutto per gli scambi transfrontalieri. Un esempio di come verrà eseguito il routing si trova in questo articolo.
eCall: il ruolo di Beta 80 Group
Beta 80 è coinvolta in progetti di sviluppo eCall dal 2011: ha partecipato sia al progetto europeo "HeERO" con AREU, Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat, TIM, sia al progetto pilota italiano che ha installato e testato per la prima volta le funzioni eCall per la Centrale Unica di Risposta 112 di Varese.
Tra il 2015 e il 2017 Beta 80 ha diretto il Capitolo 4 del nuovo progetto europeo “I_HeERO”, dedicato alla futura generazione di eCall (veicoli pesanti, motocicli) e alle metodologie di scambio dati tra soggetti coinvolti in un incidente stradale.
Sempre all'avanguardia e riconosciuta come leader nel settore, Beta 80 offre una soluzione completa per eCall per le centrali uniche di risposta 112, con installazioni di successo in tutta Europa e Medio Oriente.