Real-Time-Text (RTT) nelle Centrali Operative 112: cosa c’è da sapere
Con l'avvento del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, il concetto di "chiamate di emergenza" è stato ampliato per includere le "comunicazioni di emergenza", garantendo l'accesso ai servizi 112 attraverso ogni canale di comunicazione, migliorando, in particolare, quelli dedicati alle persone con disabilità. Un elemento chiave di questa trasformazione è il Real-Time Text (RTT), una tecnologia che sarà obbligatoria in Europa entro il 2027 su tutti i dispositivi mobili, reti e Centrali Operative.
Ma di cosa si tratta esattamente e perché rivoluzionerà i servizi di emergenza?
RTT: un cambiamento istantaneo nelle comunicazioni di emergenza
Il Real-Time Text (RTT) è un metodo di trasmissione del testo che consente di inviare un messaggio, carattere per carattere, mentre viene digitato. Questo significa che non è necessario premere il tasto "invia" come generalmente avviene per SMS, chat o altri tipi di messaggistica. L’operatore di Centrale Operativa, quindi, può leggere il messaggio in tempo reale mentre il mittente lo digita, senza dover aspettare la sua completa composizione.
L’RTT può essere garantito sia tramite servizi di rete cellulare base, che tramite app. In entrambi i casi, la connettività Internet (IP) è richiesta. In particolare:
-
Rete cellulare base: Quando l’RTT è disponibile sulla rete cellulare base, è sufficiente attivarlo sul proprio smartphone, nelle impostazioni del dispositivo. Gli utenti possono utilizzare questa funzionalità senza dover scaricare ulteriori applicazioni o accedere a specifiche pagine web.
-
App di terze parti: Se l’RTT è accessibile tramite servizi Internet, l'utente deve scaricare un'applicazione dedicata (applicazioni Over The Top - OTT) oppure accedere a una specifica pagina web per utilizzarla. L'applicazione o la pagina web fornirà un'interfaccia intuitiva per consentire agli utenti di comunicare in tempo reale durante le situazioni di emergenza. Chi sviluppa queste applicazioni dovrà rendersi compatibile ai protocolli standard usati sulle reti cellulari, pena non riuscire ad integrarsi coi sistemi in uso presso i PSAP.
I 5 vantaggi chiave dell’RTT
L'RTT offre una serie di vantaggi che vanno ben oltre la facilità di comunicazione tra Centrale Operativa e cittadino. Ecco 5 motivi che rendono l'RTT una soluzione innovativa:
-
Comunicazione in tempo reale e bidirezionale. La simultaneità nell'invio e ricezione dei caratteri, permette a entrambe le parti coinvolte in una chiamata RTT di scambiare testo in tempo reale. Questa caratteristica non solo migliora l'efficienza, ma consente una comunicazione fluida e diretta, essenziale in situazioni di emergenza.
-
Flessibilità nei caratteri e simboli. L'RTT offre ai chiamanti una vasta gamma di caratteri e simboli, consentendo ai chiamanti di esprimersi in modo più ricco e dettagliato. Caratteri speciali, emoji e alfabeti in più lingue migliorano la versatilità della comunicazione.
-
Integrazione di voce e testo. Gli utenti possono combinare voce e testo in base alle loro preferenze e necessità specifiche per ciascuna chiamata. Questo garantisce una comunicazione più efficace. In situazioni critiche, l'RTT fornisce dettagli scritti sulle condizioni dell'incidente, facilitando una valutazione più precisa da parte degli operatori e garantendo l'invio tempestivo dei soccorsi.
-
Massima accessibilità. L'RTT è progettato per essere accessibile a tutti, compresi cittadini con disabilità uditive e vocali. Anche in assenza di conoscenza del linguaggio dei segni da parte degli operatori di Centrale Operativa, l'RTT permette la gestione efficace delle chiamate di emergenza. Inoltre, superando le barriere linguistiche, favorisce una comunicazione efficace tra individui che parlano lingue diverse.
-
Integrazione con servizi avanzati. L'RTT può integrarsi con servizi avanzati come la localizzazione in tempo reale e la condivisione di file attraverso servizi OTT. Questo amplia ulteriormente le possibilità di comunicazione, fornendo informazioni contestuali e arricchendo l'esperienza complessiva di interazione.
In sintesi, l’RTT emerge come una soluzione dinamica e efficiente per migliorare le comunicazioni di emergenza, consentendo una risposta più tempestiva e fornendo agli operatori gli strumenti necessari per gestire efficacemente situazioni critiche.
I requisiti per implementare l’RTT
L'RTT rappresenta un mezzo di comunicazione equiparabile a voce e video, in grado di trasmettere messaggi durante una chiamata di emergenza. A differenza degli SMS e di altre piattaforme di messaggistica, come WhatsApp, in cui ogni messaggio esiste autonomamente, l'RTT persiste per l'intera durata della comunicazione. Per avviare una sessione RTT con una chiamata di emergenza associata, si possono seguire le regole standard delle reti cellulari o sfruttare i nuovi meccanismi introdotti dalla tecnologia NG112. Questi meccanismi consentono di inserire una sessione RTT in una ESInet, che possiede regole avanzate di instradamento delle chiamate.
L'RTT si integra perfettamente con queste nuove tecnologie, diventandone un componente essenziale. A differenza degli SMS, che possono incontrare difficoltà nell'essere instradati in modo efficace, la combinazione di NG112 e RTT offre maggiore flessibilità di risposta, specialmente per coloro che non possono comunicare con la voce la propria emergenza. In sostanza, l'RTT completa l'architettura delle nuove tecnologie Next Generation, contribuendo a migliorare la gestione delle comunicazioni di emergenza in situazioni in cui la voce potrebbe non essere un'opzione praticabile.
L'adozione dell'RTT nelle Centrali Operative europee
La presenza dell'RTT nelle Centrali Operative in Europa varia significativamente tra i diversi Paesi, poiché l'adozione di questa tecnologia è strettamente legata a politiche locali, normative e infrastrutture tecnologiche specifiche. Attualmente, diversi Paesi europei hanno implementato o stanno attivamente lavorando all'implementazione di sistemi RTT nelle loro Centrali Operative, con l'obiettivo di ottimizzare la gestione delle chiamate di emergenza e di migliorare l'accessibilità per le persone con disabilità uditive o vocali.
Sebbene, però, l'RTT sia stato introdotto in diversi Paesi europei, la sua adozione è obbligatoria solo in alcune giurisdizioni nazionali. Ad esempio, Paesi come Francia, Germania, Paesi Bassi, Italia e Svezia hanno inserito l'RTT come requisito nella loro legislazione nazionale. In altri Paesi, l’RTT è stato introdotto anche se non è vincolante per legge. Questa situazione è riscontrabile in alcune regioni del Belgio (Fiandre), Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svizzera, dove, pur non essendo obbligatorio, l'RTT è stato implementato in modalità OTT per migliorare l'efficienza e l'accessibilità nei servizi di emergenza.
L’obbligo di rendere la tecnologia RTT accessibile entro il 2027 rappresenta un passo significativo verso la promozione dell'inclusività e il rafforzamento dei servizi di emergenza in un'era sempre più digitale. In questo contesto, è essenziale perseguire lo sviluppo di un RTT standardizzato e la sua integrazione nei canali di comunicazione esistenti. L'obiettivo è garantire che ogni individuo abbia la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza tramite RTT, ovunque si trovi nel mondo, con la stessa affidabilità delle normali chiamate di emergenza.