Perché le utility hanno bisogno dell’automation e come si fa

La ragione per cui nelle utility l’automation oggi è un fattore essenziale deriva dalle caratteristiche peculiari di questa tipologia di organizzazione in rapporto alle attuali tendenze di mercato. Le utility, infatti, rappresentano aziende particolarmente complesse soprattutto perché devono rispondere a numerosi requisiti di compliance dettati dalla normativa e dagli enti regolatori a cui sono sottoposte. Contemporaneamente, operano in un business che richiede continuamente agilità e velocità per venire incontro alla domanda di una clientela sempre più esigente. Per riuscire a conciliare questi due aspetti tendenzialmente contrastanti occorre introdurre una semplificazione che renda i processi snelli e connessi. Da qui la necessità che le utility sfruttino l’automation come leva da un lato per ottimizzare le loro operation e dall’altro per accelerare il time to market. Beta 80 Group può portare un esempio emblematico in questo ambito frutto della collaborazione con SNAM, storico brand italiano e una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo.

 

SNAM, un esempio di utility che adotta l’automation 

La collaborazione tra SNAM e Beta 80 risale a qualche anno fa. L’ultima tappa di questa collaborazione si è focalizzata sulla workload automation che per una utility come SNAM nasceva dalle esigenze di natura regolatoria che prevedevano, fra l’altro, di erogare servizi commerciali verso i propri clienti in modalità h 24 e 7 giorni su 7, nonché dal bisogno di  individuare soluzioni e architetture tecnologiche che fossero in grado di garantire l’alta affidabilità geografica. Un’altra esigenza era quella di garantire alla funzione interna di compliance la tracciabilità della schedulazione dei job su tutti i sistemi ai fini di un controllo centralizzato. La scelta è ricaduta perciò su Control-M, la piattaforma di scheduling dei processi aziendali offerta da BMC Software, che è stata integrata con il tool di IT Service Management utilizzato da SNAM. In questo modo adesso la società ha a disposizione uno strumento in grado di fornire tutte le informazioni indispensabili allo svolgimento delle attività di audit.

 

Una sola tecnologia per razionalizzare l’automazione 

Il progetto, ancora in corso, punta a una razionalizzazione degli strumenti di automazione presenti in SNAM, ad esempio con il porting dei job afferenti al mondo SAP all’interno di Control-M per efficientare le attività di manutenzione e abilitare una distribuzione ottimale dei carichi di lavoro. L’utilizzo di una sola tecnologia e il consolidamento delle logiche applicative ha consentito all’utility una maggiore semplicità di approccio e un incremento della qualità, poiché non presuppone competenze disparate su tecnologie differenti. Inoltre, costituisce una modalità efficace di contenimento dei costi da diversi punti di vista. Basti pensare che la soluzione adottata ha permesso finora di ridurre il RTO (Recovery Time Objective), cioè il tempo necessario al ripristino dell’operatività dei sistemi. La sfida adesso è quella di effettuare l’onboarding di oltre quattromila job riuscendo a gestire le peculiarità tecnologiche delle diverse applicazioni integrate. L’obiettivo finale è quello di semplificare il catalogo tecnologico e di ottimizzare i servizi trasversali.

 

Le 3 caratteristiche che l’automation garantisce alle utility 

In una utility l’automation dei processi, oltre agli scopi  evidenziati sopra, assolve anche a diversi altri fini. Nel caso di SNAM, ad esempio, serve ad accompagnare un player così importante nel ruolo di abilitatore della transizione energetica. Un ruolo per il quale sono richieste tecnologie, implementate insieme a partner come Beta 80, che conferiscano 3 caratteristiche: agilità, versatilità e sostenibilità. L’agilità deve supportare iniziative soggette per definizione a repentini cambiamenti di rotta quali possono essere quelle che si riferiscono ai nuovi mercati dell’idrogeno, ai servizi integrati nell’ambito della mobilità sostenibile o alle attività che  mirano a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. La versatilità, allo stesso tempo, deve garantire continuità  rispetto all’evoluzione tecnologica e a ciò che emerge man mano dai diversi business. La sostenibilità, infine, è un tema a cui oggi tutte le organizzazioni devono porre particolare attenzione se vogliono essere competitive, tanto più le utility chiamate a operare sul libero mercato.

Service Orchestration e WLA

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