Oggi la trasformazione dell’impresa verso le nuove dinamiche della digitalizzazione passa necessariamente attraverso la modernizzazione dei sistemi legacy.
Sistemi legacy: cosa sono
Per sistema legacy si intende una componente IT (unità hardware, applicazione, processo) basata su tecnologie ormai superate e che non supportano propriamente i modelli veloci e flessibili del business digitale.
I sistemi legacy lasciano il posto all’It fruito come servizio nelle sue varie forme:
- Infrastructure-as-a-Service quando riguarda le componenti hardware e la loro gestione;
- Platform-as-a-Service se l’azienda affitta dal provider un ambiente di sviluppo, test e distribuzione completo;
- Software-as-a-Service per quanto concerne le applicazioni.
Grazie all’as-a-service, l’IT aziendale può concentrarsi sulle attività core e a valore (ovvero servire le richieste del business e affrontare progetti di innovazione), mentre le parti più operative e di maintenance vengono delegate al fornitore cloud.
Evolvere i sistemi legacy aziendali a supporto del business digitale
Diverse aziende sono ancora riluttanti nell’evolvere i sistemi legacy: il timore principale è di vanificare gli investimenti fatti in precedenza o di andare a sostituire “qualcosa che tutto sommato funziona”. Ci sono ovviamente anche limitazioni più oggettive che complicano l’ammodernamento tecnologico, come ad esempio il lock-in imposto da alcuni vendor o le problematiche di integrazione, ma bisogna superare le incertezze e avere finalmente il coraggio di ridisegnare processi e infrastrutture.
Mantenere inalterati i sistemi legacy significa recepire solo in parte i vantaggi competitivi della digitalizzazione, ma ciò potrebbe comportare un prezzo troppo alto da pagare. Per soddisfare una clientela sempre più esigente e globale, il business oggi richiede efficacia ed efficienza dei processi, rapidità di delivery, capacità di cambiare rotta e in un eventuale scenario negativo di fallimento, reagire tempestivamente al cambiamento riducendo al minimo le ricadute economiche. La Digital Transformation è un elemento chiave per innovare l’offerta e garantire l’operatività con ritmi adeguati, ma deve essere supportata da sistemi informativi flessibili e all’avanguardia, ridisegnati sul modello del cloud computing.
La rivoluzione portata dal cloud computing rispetto ai sistemi legacy
Il paradigma as-a-service, che prevede la fruizione delle risorse IT come servizio acquistabile dai cloud provider, infatti va sostituendosi ai sistemi legacy in virtù di una serie di vantaggi: elasticità infrastrutturale, scalabilità degli asset, velocità di implementazione, pagamento a consumo e così via.
A livello architetturale, la nuvola ha rivoluzionato il modo di progettare e fare IT: dal mainframe centralizzato degli anni Sessanta, passando per il paradigma server-client con la diffusione dei Pc negli anni Ottanta, si arrivati infine all’era del cloud e del mobile computing a partire dal ventunesimo secolo.
Dal punto di vista pratico, se il modello tradizionale basato sui sistemi legacy data center prevedeva un data center di proprietà aziendale, con risorse e applicazioni installate localmente, il cloud journey delle infrastrutture IT cambia le regole del gioco attraverso due direttrici:
- costruzione di una nuvola privata, mediante la virtualizzazione, razionalizzazione e automazione delle componenti fisiche interne (server, sistemi storage, apparati di rete);
- ricorso alla nuvola pubblica, ovvero all’affitto di risorse informative che risiedono e sono erogate presso il cloud provider.
Gli ambienti multicloud sostituiscono i sistemi legacy
La tendenza infatti oggi è sostituire i sistemi legacy con ambienti ibridi (ovvero che coniugano nuvole pubbliche e private) e multicloud (attingendo a diversi servizi di vari fornitori).
I sistemi legacy lasciano il posto all’It fruito come servizio nelle sue varie forme: Infrastructure-as-a-Service quando riguarda le componenti hardware e la loro gestione; Platform-as-a-Service se l’azienda affitta dal provider un ambiente di sviluppo, test e distribuzione completo; Software-as-a-Service per quanto concerne le applicazioni. Grazie all’as-a-service, l’IT aziendale può concentrarsi sulle attività core e a valore (ovvero servire le richieste del business e affrontare progetti di innovazione), mentre le parti più operative e di maintenance vengono delegate al fornitore cloud.
Gli amministratori IT quindi avranno un compito di “orchestrazione” rispetto alle risorse informative: si occuperanno infatti di gestire centralmente la pluralità dei “mattoncini” (i diversi servizi cloud) che compongono l’ambiente informativo aziendale. Ai provider spetterà l’onere di fornire tecnologie sempre aggiornate, sicure e pronte all’uso, nel rispetto dei Service Level Agreements pattuiti.
Rispetto ai sistemi legacy, il modello cloud si presta così a rispondere alle esigenze di scalabilità, nonché velocità di delivery infrastrutturale e applicativa imposte dal business moderno, spesso soggetto a picchi di carico non sempre prevedibili. Il tutto all’interno di contratti predefiniti che permettono un maggiore controllo sulla spesa IT e trasformando i Capex (i costi per la creazione e il possesso delle risorse informative) in Opex (pagamento per il solo utilizzo delle risorse).