Magazine / Agile Software Factory 14 aprile 2021

Digital Learning e sviluppo applicativo: le sfide degli Atenei nel 2021

L’emergenza Covid-19 ha accelerato la trasformazione tecnologica delle università, rendendo necessario il ricorso al Digital Learning. Per gli Atenei si tratta di ridisegnare completamente l’organizzazione della didattica, inserendo nuove modalità di accesso alla formazione e strumenti digitali per una student experience di qualità 

Le applicazioni sono al centro della rivoluzione universitaria perché permettono di sviluppare il Digital Learning in chiave innovativa: si deve oltrepassare il concetto di didattica a distanza (le semplici lezioni che possono essere seguite da remoto, in live-streaming oppure on-demand), ma creare esperienze di studio e apprendimento diverse, basate sui nuovi strumenti di collaboration e arricchite di funzionalità che facilitino il lavoro dei docenti e contribuiscano all’engagement dei discenti. 

New call-to-action

Ridisegnare il new normal: le sfide dell’application modernization

Se l’esplosione della pandemia ha scatenato la corsa degli Atenei verso l’implementazione rapida di soluzioni per il Digital Learning, stimolando l’adozione di soluzioni cloud per tamponare l’emergenza, la sfida del 2021 sarà consolidare il patrimonio tecnologico acquisito attraverso strategie coerenti finalizzate alla nuova normalità universitaria, che prevede il connubio tra didattica in presenza e online.  

La capacità di sviluppare applicazioni per il Digital Learning su misura è fondamentale al fine di accelerare la realizzazione di progetti efficaci, in linea sia con i piani strategici dell’ateneo sia con i reali bisogni dell’utenza (gli studenti, ma anche il corpo insegnanti e il personale universitario). 

Il supporto di partner specializzati, con competenze sulle nuove tecniche di sviluppo applicativo (dalle architetture cloud native alle metodologie Agile), si rivela fondamentale per ottenere e massimizzare il successo delle iniziative di software development in ambito universitario. Lavorando a stretto contatto con i vari dipartimenti dell’istituto, i professionisti esterni infatti possono fornire all’Ateneo un’Agile Software Factory, che organizza e gestisce i progetti applicativi su orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo. 

 

Implementare un Digital Learning efficace 

Parafrasando la definizione fornita dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il termine Digital Learning indica una piattaforma integrata di canali e strumenti (video corsi, webinar, social media, mobile app, tutor online, tecnologie di collaboration e così via) che permettono percorsi formativi personalizzati e più efficaci. 

Si tratta insomma di un’offerta educativa multichannel che agevola l’esperienza dell’insegnamento e dell’apprendimento: i professori hanno a disposizione una serie di tecnologie per trasmettere i contenuti, interagire con gli studenti e svolgere le attività di docenza in modo più efficiente e incisivo; gli alunni possono fruire del materiale didattico nelle modalità e nei tempi più congeniali, massimizzando i risultati. 

Nel 2021 la sfida per gli Atenei consiste nel consolidare le piattaforme di Digital Learning, integrando applicazioni già implementate e arricchendo il pacchetto con nuove funzionalità. Lo scopo è offrire un supporto tecnologico alle nuove necessità formative e abilitare un’organizzazione della didattica elastica, in grado di adattarsi tempestivamente alle future direttive contro la pandemia. 

 

L’approccio Agile all’interno delle università 

Velocità, quindi, è la parola d’ordine che guida lo sviluppo delle applicazioni a sostegno del Digital Learning. In questa prospettiva, le metodologie Agile rappresentano la chiave per traguardare progetti vincenti, ponendosi come obiettivo l’accelerazione del software lifecycle management e l’allineamento delle applicazioni ai bisogni dell’utenza, con un focus primario sull’experience. 

Il framework Agile, infatti, prescrive un approccio iterativo e incrementale. Il processo di sviluppo è organizzato in cicli di attività (sprint) brevi e ripetitivi. Ogni sprint ha come obiettivo un piccolo miglioramento del software (incremento), che viene subito rilasciato e fruito dagli utenti. In caso di errore o inefficienze, gli utilizzatori possono darne tempestiva comunicazione agli sviluppatori, che interverranno di conseguenza. Si procede, quindi, nella sequenza degli sprint, arrivando, incremento dopo incremento, alla release definitiva del software, secondo i feedback ricevuti. 

All’interno dello scenario Digital Learning, l’approccio agile si presta quindi a soddisfare le richieste di fast delivery, garantendo lo sviluppo di applicazioni che rispondono alle reali esigenze degli utenti, adattandosi al contesto universitario e all’evoluzione pandemica. 

 

Semplificare lo sviluppo di app per il Digital Learning 

Tuttavia, il framework Agile necessita di competenze specifiche rispetto alle metodologie e agli strumenti a supporto, che spesso mancano all’interno dell’università. Inoltre, progettare tecnologie per il Digital Learning significa avere un’ampia conoscenza sulle ultime frontiere dello sviluppo applicativo e sui nuovi modelli di gestione IT: il ricorso alla nuvola è inevitabile e così l’utilizzo di tecniche cloud-native per il software development, al fine di garantire l’ottimizzazione e l’interoperabilità delle applicazioni in ambienti eterogenei. 

Ecco perché avvalersi di professionisti esperti sui temi dell’Agile e dei nuovi approcci allo sviluppo, può essere una valida decisione. Il partner, infatti, può farsi carico di tutti i progetti applicativi, gestendo autonomamente l’intera pipeline e lavorando per obiettivi con diversi orizzonti temporali, a seconda delle necessità. Sostanzialmente fornisce un’Agile Software Factory, dotata di tutte le competenze tecnologiche e metodologiche per la realizzazione di progetti anche molto complessi, nel rispetto dei tempi e secondo le logiche agile. L’allineamento strategico con le richieste dell’Ateneo è garantito dall’approccio sinergico con i Sistemi Informativi e gli altri dipartimenti universitari. 

Sarà così possibile sviluppare strategie e tecnologie di Digital Learning integrate, garantendo il raggiungimento degli obiettivi: un’organizzazione della didattica funzionale per i docenti, coinvolgente per gli studenti e flessibile per gli imprevisti del futuro.  

Post correlati