Intelligenza Artificiale e università: i trend da tenere d’occhio

L’Intelligenza Artificiale è uno dei più interessanti trend tecnologici del 2024, in particolare per la sua pervasività. Ogni settore potrebbe, potenzialmente, trarre vantaggio dall’AI, e quello dell’Higher Education non fa eccezione. L'avvento dell’AI generativa (come ad esempio ChatGPT) ha, però, sollevato diversi dubbi, sulle modalità e l’etica di utilizzo di tali tecnologie. Se da un lato queste possono essere utilizzate per supportare l’apprendimento, analizzare grandi quantità di dati e sostenere la Ricerca, dall’altro portano con sé una serie di sfide etiche e pratiche, come quelle legate alla proprietà intellettuale, all'autenticità del lavoro degli studenti e all'impatto sulle metodologie didattiche.

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Una cosa, però, è certa: l’Intelligenza Artificiale sta lasciando un segno permanente sul mondo dell'istruzione, ridefinendo il modo in cui apprendiamo, insegniamo e conduciamo la ricerca accademica. Gli istituti di istruzione superiore e le università non possono ignorarne l’impatto, ma devono piuttosto cercare modi per integrare queste tecnologie in maniera etica e produttiva.

Didattica e apprendimento personalizzato

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a una trasformazione senza precedenti nell’ambito del settore educativo, dovuta principalmente alla pandemia COVID-19. L’emergenza globale ha spinto notevolmente la transizione verso soluzioni di apprendimento online ed ibride, tanto che secondo Gartner, entro il 2027 oltre il 60% degli Istituti di istruzione superiore adotterà una modalità operativa ibrida.

La digitalizzazione dell’ambiente educativo rende possibili nuove opportunità per l’innovazione didattica, come l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale a supporto di insegnanti e studenti. Gartner prevede, inoltre, che entro il 2028, oltre il 70% dei contenuti didattici, dalle consegne degli studenti a quelli utilizzati nella ricerca, sarà sviluppato con il supporto dell'AI generativa.

Alcune università hanno già iniziato a implementare metodi di Intelligenza Artificiale a supporto degli studenti. È il caso della Western Governors University in Utah, dove sono stati utilizzati modelli predittivi per individuare ed aiutare studenti a rischio di abbandono del percorso di studi, aumentato il tasso di laurea di un 5% dal 2018 al 2020.

Ricerca e sviluppo: come vengono ottimizzate dall’AI

L'Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando anche il campo della ricerca, aprendo la strada a nuove scoperte e innovazioni in una varietà di discipline. In particolare, l'AI sta avendo un ruolo cruciale nell'accelerare e semplificare il processo di scoperta, sostituendo i costosi e prolungati metodi empirici con approcci più veloci ed efficienti. Grazie alla sua capacità di calcolo, infatti, l’AI può analizzare enormi dataset e simulare interazioni a livello molecolare, valutando con sicurezza ed efficacia le nuove scoperte. Un recente esempio di particolare rilievo è il lavoro dei ricercatori di Google DeepMind che hanno identificato 2,2 milioni di nuovi cristalli inorganici. Similmente, un team del MIT ha individuato una nuova classe di potenziali antibiotici per combattere lo Stafilococco aureo, evidenziando come l'AI possa contribuire significativamente nella lotta contro le malattie resistenti ai farmaci. L’AI sta, inoltre, fornendo un supporto linguistico estremamente utile per i ricercatori di tutto il mondo, specialmente per chi non è madrelingua inglese. Un sondaggio di Nature, infatti, evidenzia l’utilizzo di AI generativa per processare dati, scrivere codice e articoli in diverse lingue. In tal modo è possibile migliorare la scrittura e la comunicazione scientifica, facilitando la pubblicazione internazionale.

Gestione amministrativa e operativa: zero errori con l’AI

Infine, un articolo della University of Bridgeport evidenzia come le università stiano adottando sempre di più tool di Intelligenza Artificiale per automatizzare e semplificare le attività di gestione amministrativa, come ad esempio la gestione dei sistemi di registrazione degli studenti, la manutenzione, la programmazione delle attività e il bilancio.

Diversi atenei stanno, inoltre, già implementando e utilizzando chatbot basati sull'Intelligenza Artificiale per efficientare il customer care e rispondere in automatico alle numerose richieste degli studenti relative a corsi, aiuti finanziari, consulenza accademica e opportunità di carriera. Questo permette di avere un servizio disponibile 24 ore su 24, in grado di assicurare le attività di supporto anche fuori dagli orari lavorativi, senza la necessità di dover disporre di personale aggiuntivo.

In questo panorama di innovazione, l’implementazione di strumenti di AI non solo contribuisce a ridurre carichi di lavoro onerosi e di ridurre i costi, ma consente una distribuzione più efficace delle risorse, permettendo al personale di concentrarsi su attività di maggior valore aggiunto.

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