Modernizzazione Applicazioni: come scegliere il partner giusto?
La modernizzazione delle applicazioni è un’operazione necessaria per adeguare le soluzioni aziendali ai nuovi ambienti cloud, garantendo performance ed efficienza. Tuttavia, questo percorso di innovazione tecnologica non è scontato e richiede competenze specifiche: è preferibile quindi il supporto di un partner qualificato che possa guidare l’impresa verso scelte strategiche e metodologiche ottimali.
Application modernization: quale strada prendere?
Le strade dell’application modernization, infatti, sono molteplici:
- il rehosting consiste nella migrazione in cloud dell’applicazione e dei dati associati senza effettuare interventi;
- il replatforming prevede la modifica del codice per ottimizzare il funzionamento dell’applicazione negli ecosistemi e secondo i modelli cloud;
- il rebuilding implica la riscrittura completa del codice, mantenendo le funzionalità applicative di base ma sfruttando le tecniche moderne di sviluppo, come le architetture a microservizi;
- il replacement dell’applicazione con soluzioni cloud-native dalle funzionalità analoghe.
Tuttavia, l’application modernization non è soltanto una questione tecnologica, ma piuttosto richiede un importante cambio culturale: il personale IT e le linee di business devono lavorare su un terreno comune, introducendo metodi di collaborazione agile in ottica DevOps.
La scelta del partner per l’application modernization
In questo scenario complesso emerge la necessità di un partner esperto e referenziato, con competenze in ambito consulenziale, tecnologico e di change management.
Un primo criterio per la scelta del fornitore riguarda la sua esperienza su progetti di application modernization, nonché il suo livello di specializzazione sul tema. Meglio optare per aziende consolidate, che possono vantare un buon numero di referenze, soprattutto su clienti affini al proprio per settore, dimensione e organizzazione IT.
Il primo passo per un’iniziativa di application modernization vincente risiede infatti nella capacità di effettuare un’analisi accurata del parco applicativo esistente e dell’infrastruttura sottostante. Le applicazioni (con i relativi flussi di dati) devono essere catalogate e mappate: bisogna individuare le modalità di impiego, le funzioni ricoperte, le tipologie di utenti. Importante è rilevare eventuali inefficienze di performance e possibili falle di sicurezza. Solo il know-how di un fornitore qualificato può consentire un assessment efficace, restituendo una vista completa sulle risorse hardware e software dell’azienda.
Da qui, il partner deve essere in grado di lavorare sinergicamente con il cliente per individuare le applicazioni prioritarie su cui intervenire, escludendo i software meno rilevanti per il business aziendale o addirittura prossimi alla dismissione, perché inutili e sottoutilizzati. Per ciascuna delle applicazioni selezionate, il partner deve potere consigliare le tecniche di modernizzazione più efficaci (anche sulla scorta delle esperienze pregresse), offrendo un supporto concreto nelle fasi di riscrittura e migrazione.
Si tratta quindi di offrire un servizio end-to-end, che parte dalla consulenza metodologica e prosegue con il supporto operativo, mettendo a disposizione risorse e competenze qualificate.
Il partner come facilitatore di metodologie DevOps
Il partner deve essere anche un facilitatore nel dialogo tra IT e business all’interno dell’azienda.
Il ricorso alle nuove tecniche di software development basate sui microservizi presuppone infatti la stretta collaborazione tra team tecnico e Lob. Le applicazioni sono costruite come aggregato di unità funzionali, su cui è possibile intervenire singolarmente senza compromettere il funzionamento complessivo. Si accelera così il processo di modifica e aggiunta di funzionalità secondo le richieste, con il vantaggio di migliorare la capacità di risposta dei sistemi informativi rispetto alle esigenze del business.
Ecco perché è importante che il partner abbia solide conoscenze anche in ambito DevOps, per implementare e trasferire un metodo efficace di collaborazione in azienda.
Insomma, quando si sceglie un partner per i progetti di modernizzazione delle applicazioni è importante considerare una pluralità di aspetti, che vanno dalle conoscenze tecnologiche alle competenze metodologiche fino alla consulenza per la gestione del cambiamento. Solo così si avrà la garanzia di ottenere un supporto end-to-end efficace, che permetterà di gestire anche gli sviluppi futuri della tecnologia e attivare un ciclo di miglioramento continuo, basato sulla misurazione dei risultati.