Telecamere termiche: ridurre il rischio incendio con la tecnologia

Il rischio incendio, soprattutto a livello boschivo, continua ad affliggere il nostro Paese. Soprattutto in estate, a causa del clima secco e delle temperature elevate, la possibilità che si scatenino incendi difficili da controllare aumenta.

Oltre all’esigenza di manutenzione corretta dei boschi, è, dunque, evidente la necessità di un’attività di monitoraggio delle aree più a rischio.

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E, oggi, l’uso di sistemi di telecamere termiche, risulta uno dei sistemi più efficaci per prevenire e ridurre il rischio incendio.

Quali sono le soluzioni più efficaci per monitorare i focolai di incendio?

Le soluzioni tecnologiche che aiutano a monitorare gli incendi esistono da diversi anni, con costi spesso proibitivi. Oggi, invece, con l’avvento dell’Internet of Things ed i paradigmi dell’Intelligenza Artificiale, stanno diventando sempre più accessibili.

Una di queste tecnologie è costituita dalle telecamere termiche che funzionano con i raggi infrarossi. Inizialmente utilizzate per scopi militari per garantire la visione notturna, le telecamere termiche, in virtù della loro capacità di rilevare la temperatura esterna, sono da tempo utilizzate soprattutto per il rilevamento di incendi, anche su aeree particolarmente estese.

Un'altra soluzione, a costo ridotto, consiste nell’utilizzo di telecamere tradizionali (ottiche) combinate con algoritmi di Intelligenza Artificiale. In questo caso, viene istruito un algoritmo di AI con un set predefinito di immagini di fuoco e di fumo ritenute rilevanti, e un set di immagini per gestire i falsi come la nebbia o la foschia.

Periodicamente le immagini vengono rilevate e attraverso un’elaborazione delle stesse si definisce se lo scenario mostrato costituisce un potenziale incendio.

Per quanto accessibili, però, appare evidente come queste soluzioni portino con sé elevato rischio di falsi positivi o falsi negativi.

Rischio incendio: i vantaggi di integrare le telecamere termiche con Safety 1st

Le telecamere termiche restano, dunque, la soluzione con il miglior rapporto costi-efficacia per la rilevazione e prevenzione degli incendi.

Questa tecnologia può, inoltre, essere perfettamente integrate con Safety 1st, la piattaforma realizzata da Beta 80 Group per supportare le Sale Operative di Protezione Civile.

Lo schema di funzionamento prevede l’interconnessione delle termocamere tramite connettori al modulo di monitoraggio. La telecamera termica, in caso di rilevazione di incendio, al superamento di determinate soglie di temperature, utilizzando gli algoritmi nativi, invia alla piattaforma Safety 1st un segnale di allarme. Quest’ultimo viene intercettato dal modulo “Decision Maker” che valuta se il segnale debba attivare delle procedure specifiche.

L’uso di termocamere favorisce un monitoraggio sistematico dell’area a fine di prevenzione dal rischio incendio. Inoltre, se combinate con Safety 1st, viene potenziato il controllo da remoto, limitando gli interventi sul campo. Il sistema, infatti, interpreta gli allarmi ricevuti attraverso le telecamere termiche e li mette in relazione con gli altri provenienti da fonti diverse. In questo modo, è possibile discriminare se l’allarme è generato da una sola termocamera o se parallelamente ci sono altri allarmi provenienti da termocamere vicine o anomalie registrate da altri sensori (ad esempio, di temperatura).

In sintesi, i principali vantaggi derivanti dall’integrazione delle termocamere con Safety 1st sono:

  • Maggior precisione nelle rilevazioni

  • Controllo da remoto potenziato

  • Sistemi di allarme più precisi e automatizzati

Comune di Pescara e Beta 80 Group: il monitoraggio del territorio con Safety 1st

Recentemente la Città di Pescara ha scelto di implementare l’integrazione della piattaforma Safety 1st di Beta 80 Group con una rete di sensori di monitoraggio e sicurezza, tra cui termocamere e telecamere ottiche, installati sul territorio proprio per migliorare la risposta a catastrofi naturali, incendi e alluvioni.

Il sistema, attualmente in uso, consente una gestione unificata della rete di sensori dispiegata sul territorio, ottimizzando l’impiego delle risorse e migliorando l’organizzazione del lavoro dei professionisti della sicurezza.

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Da questa esperienza, è stato possibile trarre un importante insegnamento: l’uso di telecamere ottiche, che da solo genererebbe numerosi falsi positivi, può essere utile come strumento di correlazione degli allarmi generati dalle termocamere installate sul territorio.

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