Software Factory entra in Università: il caso Cattolica

Grazie alla partnership con Beta 80, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha implementato un modello vincente di Agile Software Factory in Università, per sviluppare, modificare e distribuire rapidamente gli applicativi a supporto della didattica a distanza (Dad) e della segreteria online. 

L’emergenza Covid-19 e l’obbligo di distanziamento sociale, infatti, avevano costretto l’Ateneo a rivedere le modalità di insegnamento, gestione degli esami ed erogazione dei servizi amministrativi. 

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Software Factory in Università: dalle lezioni in presenza alla didattica da remoto 

Nonostante Cattolica fosse già attrezzata per le attività didattiche da remoto, l’approccio generale all’insegnamento era comunque orientato alle lezioni in presenza. In sole due settimane, le abitudini sono state sovvertite: la didattica è stata completamente remotizzata per gli oltre 43mila studenti dell’Ateneo, con un forte impatto sull’organizzazione universitaria e sulla gestione dei sistemi informativi.  

La pandemia ha, quindi, giocato un ruolo di acceleratore per i progetti di trasformazione digitale, grazie al supporto del management, alla stretta collaborazione tra le unità universitarie (personale amministrativo, tecnici informatici, corpo docenti) e al modello di Agile Software Factory implementato in Università da Beta 80.  

Da un impianto a silos, si è passati alla formazione di gruppi cross-funzionali, impegnati nelle attività di sviluppo applicativo secondo le logiche Agile, che hanno permesso di reagire molto più rapidamente ai cambiamenti in atto.  

 Il modello di Software Factory è stato adottato per lo sviluppo di tutte le applicazioni di Università Cattolica. Beta80 ha utilizzato un approccio iterativo incrementale (agile) al fine di garantire continue modifiche e soddisfare le esigenze degli utenti sulla base dei feedback ricevuti. Tuttavia, per lo sviluppo di alcune attività, sono state mantenute le classiche metodologie waterfall. 

Progetti vincenti grazie a un partner consolidato 

Beta 80 ha giocato un ruolo decisivo nell’implementazione della Agile Software Factory in Università, non soltanto sotto il profilo tecnico, ma anche metodologico e per tutti gli aspetti relativi al change management. 

Il partner IT, infatti, collabora con Università Cattolica da circa otto anni e ha una conoscenza approfondita dei processi interni, requisito indispensabile per implementare con successo una struttura preposta allo sviluppo applicativo secondo i principi agili. Il suo team di esperti altamente qualificati, infatti, lavora fianco a fianco con il personale universitario, direttamente all’interno dell’ateneo (o in modalità remota quando imposto dalle normative anti-contagio). 

Beta 80, inoltre, opera secondo un approccio estremamente flessibile, che ben si presta a supportare le dinamiche operative dell’Università: il cambio repentino di rotta, infatti, è un’eventualità sempre aperta, con progetti IT che vengono bloccati prematuramente e altri che, invece, sono attivati in corsa.  

Disegnare il new normal dell’Università  

Con il protrarsi della catastrofe pandemica, qualsiasi istituto di formazione è costretto a rivedere le linee strategiche future e considerare l’ipotesi di un new normal basato sulla commistione tra attività in presenza e didattica a distanza. 

Non si può comunque tornare indietro: dopo una prima fase di assestamento, l’esperienza della Dad ha incontrato l’apprezzamento di studenti e insegnanti sotto molti punti di vista. Se l’auspicio è un ritorno alla normalità, l’Università di domani non intende abbandonare i vantaggi dell’insegnamento online (ad esempio, la comodità di seguire le lezioni da remoto senza affrontare il traffico delle ore di punta per recarsi in sede). 

La qualità dei servizi digitali a supporto della didattica, inoltre, rappresenta un fattore di differenziazione per qualsiasi istituto universitario, che oggi si trova a competere all’interno di uno scenario internazionale, con concorrenti da ogni parte del globo. 

Cattolica si avvia, quindi, verso un modello organizzativo ibrido, dove convivono i due approcci alla didattica, in presenza e a distanza. Gli studenti potranno recarsi fisicamente in sede, ma gli accessi saranno contingentati e su turnazione; le lezioni saranno comunque disponibili online, in modalità on-demand oppure trasmesse in live-streaming. 

Il futuro, insomma, richiede sempre di più la capacità di adattarsi alle circostanze, secondo un approccio flessibile e resiliente. Ecco perché l’Agile Software Factory per l’Università di Beta 80 continuerà a giocare un ruolo fondamentale per un modello universitario vincente, in grado di rispondere alle necessità di tutti gli stakeholders (discenti, docenti, amministrativi, management). 

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