Incident Management nel settore energetico: come ottimizzare la risposta agli eventi critici
Nel settore energetico l’Incident management riveste un ruolo essenziale e molto delicato, sia per garantire la sicurezza e la continuità operativa, sia per ridurre al minimo gli effetti negativi di un’emergenza.
Quando si verifica un allarme è molto importante poter agire con grande rapidità e precisione, in modo da minimizzare danni e conseguenze, e ristabilire al più presto le condizioni di normalità e sicurezza operativa.
Ciò che vale per ogni azienda e ogni settore di attività, in questo ambito è amplificato dalla complessità e dalla distribuzione geografica proprie del settore energetico. Una società energetica conta migliaia di punti operativi, sistemi e impianti distribuiti sul territorio – spesso in zone remote – che devono essere monitorati e gestiti ogni giorno.
A tutto ciò si aggiunge la necessità di coordinare su tutto il territorio una grande quantità di tecnici e risorse di pronto intervento, facendo intervenire velocemente quelle necessarie in caso di emergenza.
Le aziende del settore energy devono, dunque, essere in grado di gestire sia eventuali allarmi e situazioni critiche, sia l’intervento di operatori e tecnici specializzati, da ingaggiare in caso di bisogno.
Di conseguenza, appare chiaro come l’Incident management sia un fattore sempre più rilevante e centrale per garantire la Business protection aziendale.
Le sfide del settore energetico
I rischi, che possono riguardare gli impianti, le persone e l’ambiente, sono connessi non solo alla fase di produzione e conversione dell’energia nelle centrali, ma a tutte le fasi della catena energetica: ricerca, estrazione, trasporto, trattamento, stoccaggio. Sono interessate anche le fasi di gestione di energia elettrica o calore, trasmissione, distribuzione locale, trattamento e smaltimento di rifiuti e scorie.
Le aziende dell’energy, inoltre, devono affrontare e gestire:
- rischi specifici, legati a processi chimici e fisici, molto frequenti con in genere danni limitati;
- rischi convenzionali, collegati alle attività di lavoro e agli infortuni, agli apparecchi e agli impianti. Sono eventi abbastanza frequenti con danni di media gravità, ma che spesso riguardano persone e operatori;
- rischi di incidenti gravi, eventi anomali che possono provocare incendi, esplosioni, rilasci di prodotti tossici dentro e fuori lo stabilimento. Hanno una frequenza bassa, ma provocano danni gravissimi.
Gli incidenti più gravi riguardano in genere le fonti di energia fossile (carbone, petrolio e gas), l’energia nucleare e quella idroelettrica. E, come accade con la maggior parte dei rischi legati alla sicurezza energetica, anche un singolo incidente può propagarsi a catena su tutta la rete, causando interruzioni su larga scala.
Tutti questi rischi che possono mettere in crisi la continuità operativa dell’organizzazione hanno molteplici cause: una cattiva gestione degli impianti, malfunzionamenti, obsolescenza tecnologica, e altro; ma possono anche essere generati da eventi esterni all’organizzazione, principalmente riconducibili a un basso livello di sicurezza fisica (effrazioni, sabotaggi, manomissioni, e altro ancora).
La fonte primaria di dati per queste analisi è il database Ensad (Energy-related Severe Accident Database), istituito dal Paul Scherrer Institute. Il database ha l’obiettivo di effettuare confronti tra i vari incidenti gravi avvenuti nel settore energetico, e valutare i costi associati agli incidenti gravi nelle varie catene energetiche. Questi risultati possono supportare decisioni politiche e aziendali, e servire come input per la valutazione della sostenibilità dei sistemi energetici specifici. A questi si aggiungono i rischi connessi a impianti e sistemi tecnologici.
Rafforzare la resilienza dei sistemi energetici
Aziende e sistemi energetici devono assicurarsi che i propri impianti e strumenti tecnologici siano resilienti, attraverso l’adozione di specifiche politiche. Quest’ultime richiedono revisione e adattamento continui, anche a causa dell’interconnessione del settore Energy ad altre infrastrutture e servizi correlati.
Va tenuto da conto il fatto che i sistemi energetici funzionano in tempo reale. I sistemi di controllo industriale, dunque, devono reagire in frazioni di secondo e richiedono procedure di sicurezza altamente performanti.
Di conseguenza, le comuni operazioni di sicurezza tecnologica, come ad esempio l’installazione di patch e il riavvio delle piattaforme, sono più complesse rispetto ad ambienti meno critici.
Quando si parla di resilienza, poi, non si può non parlare dei rischi collegati allo sviluppo dei dispositivi connessi e delle risorse energetiche distribuite. Questi fenomeni stanno, infatti, allargando la potenziale superficie di attacco informatico dei sistemi energetici da parte di cyber criminali. La natura dei rischi connessi sta, inoltre, evolvendo anche a causa della crescente connettività e automazione, del passaggio al Cloud computing e della sostituzione dell’IT specifico del settore con standard a protocollo aperto.
In più, l’ulteriore decentramento e digitalizzazione del settore energetico – soprattutto a livello di distribuzione (contatori intelligenti, dispositivi di consumo connessi) – sposta l’esposizione al rischio ai margini della rete. Politiche efficaci di sicurezza e per interventi di emergenza devono, quindi, considerare l’intera catena energetica, comprese le filiere di approvvigionamento e distribuzione.
Ma come proteggersi dai rischi e rendere la risoluzione degli incidenti efficace ed efficiente?
La risposta è nell’Incident management.
Incident management, che cos’è e come funziona
L’Incident management è un approccio e un processo strategico per gestire efficacemente e risolvere in modo tempestivo gli incidenti che possono verificarsi all’interno di un’azienda, un impianto, stabilimenti e infrastrutture. L’obiettivo principale dell’Incident management è quello di ripristinare attività e servizi il più rapidamente possibile, minimizzando gli impatti negativi sull’azienda e garantendo o riattivando la continuità operativa.
Quando scatta un allarme è fondamentale:
- capire cosa sta succedendo;
- dove sta succedendo;
- come intervenire per risolvere l’emergenza.
Incident management significa prima di tutto questo.
Comprendere in fretta qual è il problema è il primo passo per mettere in campo le azioni adeguate per evitare che quell’evento generi altri danni all’organizzazione.
Attuare un sistema di Incident management efficace significa anche non lasciare spazio alla soggettività e all’interpretazione personale su ciò che bisogna fare, attraverso il ricorso ad una piattaforma software specializzata, in grado di guidare e supportare gli operatori coinvolti.
L’importanza della localizzazione degli allarmi
In ambienti complessi e articolati, come una centrale elettrica, una raffineria, un sito industriale per la produzione, gestione e stoccaggio o distribuzione di energia, quando scatta un allarme, la Control room operativa deve essere in grado, e il più velocemente possibile, di individuare l’origine dell’emergenza in modo da indirizzare sul posto i tecnici specializzati e le squadre di pronto intervento.
In questa fase sono coinvolti e impiegati diversi strumenti e tecnologie, dai sensori di rilevamento fumi alle telecamere di monitoraggio agli impianti anti-intrusione o anti-incendio. Ogni azienda può avere al proprio interno, e nelle varie sedi, tecnologie eterogenee, di produttori, marche e fornitori diversi. Ma nel momento dell’emergenza tutti questi sistemi devono necessariamente essere integrati e ‘dialogare’ tra loro all’interno della Control room operativa.
Incident management platform, che cos’è e vantaggi
Per tutte le realtà del settore energetico, avere a disposizione una piattaforma tecnologica integrata di Incident management consente importanti vantaggi, non solo per la protezione degli asset da tenere in sicurezza ma anche per ottimizzare le attività, migliorare gli interventi e la prevenzione, ridurre i costi.
Tutto ciò, oltre a garantire una rapida risoluzione degli incidenti, contribuisce a migliorare la reputazione aziendale, la fiducia del cliente e a ridurre i costi associati alle interruzioni del servizio.
Adottare e utilizzare un approccio strutturato di Incident management, e seguirne gli step chiave, fa la differenza tra una breve emergenza o interruzione e invece un impatto rilevante sulle operazioni e sui costi aziendali.
Per le sfide in tema di sicurezza, Business protection e continuità operativa che le aziende e i protagonisti del settore energetico devono affrontare quotidianamente, risultano quindi essenziali sia un’adeguata politica interna di Incident management, sia l’implementazione e lo sviluppo di una Incident management platform, in grado di gestire ogni incidente e ogni criticità in maniera innovativa, efficace e vantaggiosa per le performance aziendali.