Dynatrace: la miglior piattaforma di monitoring del 2021

Dynatrace è per il monitoring una delle migliori soluzioni secondo l’autorevole parere di Gartner. Il Magic Quadrant 2021 for Application Performance Monitoring (APM), infatti, la colloca tra le società leader per l’undicesima volta consecutiva. Secondo la definizione adottata da Gartner come approccio metodologico nel suo Magic Quadrant, gli strumenti APM comprendono «software che permettono l’osservazione del comportamento delle applicazioni e delle loro dipendenze infrastrutturali, degli utenti e degli indicatori KPI del business durante tutto il ciclo di vita dell’applicazione. Le applicazioni osservate possono essere sviluppate internamente, come applicazioni “packaged”, o come software as a Service (SaaS)». I vendor selezionati da Gartner occupano una delle quattro sezioni del quadrante (leaders, challengers, niche players, visionaries) in funzione dei punti di forza riscontrati e delle cosiddette “avvertenze” (cautions), cioè degli aspetti da migliorare o su cui porre attenzione. Ecco quali sono quelli di Dynatrace e perché Gartner continua a considerare questa piattaforma di monitoring una delle più complete presenti sul mercato. 

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Le caratteristiche di Dynatrace per il monitoring 

La piattaforma di Dynatrace è focalizzata anzitutto nell’offerta di funzionalità APM core con capacità modulari che includono IT infrastructure monitoring (ITIM), digital experience monitoring (DEM), business analyticsartificial intelligence for IT operations (AIOps), cloud automation e application security. Come si vede, la sua capacità di monitoring abbraccia quella che oggi viene definita observability e può includere applicazioni, infrastruttura, esperienza utente, automazione e sicurezza in ambienti multi cloud. Il tutto con un unico strumento in grado di coprire l’intero stack tecnologico grazie all’estensione delle sue capacità di analisi garantite dal motore Davis AI che gestisce nuove fonti di dati, tra cui OpenTelemetry. Il monitoring di Dynatrace oggi è integrato con i principali cloud provider come AWS, Microsoft Azure e Google Cloud Platform (GCP), oltre a essere esteso a un approccio NoOps attraverso il progetto open source Keptn. Quest’ultimo fornisce l’automazione e l’orchestrazione dei processi e degli strumenti necessari per una delivery continua e operazioni automatizzate per gli ambienti cloud native. 

 

I punti di forza di Dynatrace nel monitoring 

Il Magic Quadrant di Gartner per le soluzioni APM identifica 3 punti di forza nella piattaforma Dynatrace per il monitoring: 

 

1. Capacità modulare 

Come anticipato, Dynatrace propone una soluzione integrata per diversi segmenti di mercato, gli stessi elencati sopra: DEM, ITIM, AIOps, cloud automation, sicurezza ecc. 

 

2. Facilità di implementazione

L’architettura OneAgent di Dynatrace permette alle organizzazioni di scoprire e raccogliere continuamente observability data in modo veloce e automatizzato, con feedback provenienti dal mercato che attestano l’acquisizione di un più rapido time to value (TTV). Questo parametro, spesso associato al Return on Investment (ROI), calcola il tempo che intercorre tra la percezione di una esigenza in azienda e la sua soddisfazione attraverso un progetto IT. 

 

3. Automazione 

Soprattutto grazie a Keptn, Dynatrace ha lanciato recentemente la sua offerta di cloud automation che vede l’integrazione della piattaforma, in modalità SaaS o managed, con processi di automazione che si esplicano in continuous delivery e closed-loop remediation. 

 

Le “avvertenze” di cui tenere conto 

Le “cautions” sottolineate da Gartner a proposito di Dynatrace sono 3 e si riferiscono in particolare allo scenario di mercato del monitoring in cui opera la piattaforma: 

 

1. Prezzi più alti a seconda dell’ambiente 

Dynatrace non ha prezzi differenziati per gli ambienti non di produzione e i costi per gli ambienti ad alta intensità di memoria variano. 

 

2. Mercato immaturo 

Il mercato in cui si posiziona la piattaforma di Dynatrace è in ritardo e questo ha impatti sull’estensibilità del monitoring ad applicazioni potenzialmente integrabili, ma che scontano il loro non essere in linea con l’innovazione di cui Dynatrace è leader. 

 

3. Consapevolezza per nuovi casi d’uso 

Analogamente a quanto richiamato prima in merito all’immaturità del mercato, la consapevolezza per nuovi casi d’uso, come possono essere quelli della sicurezza delle applicazioni e del digital workplace, è in fase nascente, seppure destinata a svilupparsi. Questo implica un rallentamento nella scelta delle organizzazioni di dotarsi di una piattaforma evoluta di monitoring come quella di Dynatrace. 

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