Gestione incidenti: automatizzare le procedure e accorciare i tempi di risposta

Nella riduzione delle tempistiche di gestione di incidenti ed eventi che in azienda possono minacciare la sicurezza fisica di asset e persone, la capacità degli operatori di automatizzare le procedure di risposta gioca un ruolo cruciale. Non sempre però è possibile accorciare i tempi per rispondere nel più breve tempo possibile all’incidente, e contenere i danni, perché spesso i responsabili della sicurezza fisica dell’impresa si scontrano con problemi tecnologici e organizzativi che finiscono per allungare le tempistiche d’intervento e la risoluzione degli incidenti.

Eterogeneità tecnologica, perché rallenta i tempi di gestione incidenti

Tra i principali problemi tecnologici che impediscono di accelerare la gestione incidenti va in primo luogo ricordata l’esistenza nelle organizzazioni di una frammentazione di sistemi di sicurezza fisica (videosorveglianza, controllo accessi, allarmi, sensori) acquisiti nel tempo da diversi fornitori: tali apparati e attrezzature sono generalmente basati su tecnologie proprietarie, possono adottare protocolli di comunicazione differenti, e non risultano integrati tra loro. In molti casi si tratta di sistemi legacy datati, che funzionano con tecnologie obsolete, e sono difficilmente integrabili con le tecnologie più moderne.

La mancanza d’integrazione tra i vari sistemi e il fatto che ciascuno di essi può generare dati in formato diverso complica l’analisi e la correlazione automatica di eventi. In tali contesti aziendali i sistemi PSIM (physical security information management) spesso risultano assenti nell’infrastruttura di sicurezza fisica, ed anche quando esistono non sono adeguatamente implementati e configurati, limitando l’abilità del personale addetto di gestire con automatismi le risposte ad eventi e incidenti.

In aggiunta, altri fattori come la limitatezza funzionale o addirittura l’assenza di sistemi PSIM riducono la capacità di correlazione di impianti e allarmi. In altri casi, anche le infrastrutture di rete non correttamente dimensionate non consentire la trasmissione dei dati in tempo reale. In altri casi ancora, possono esistere problemi di interoperabilità tra sistemi di sicurezza fisica e sistemi IT (information technology).

Manca un assesment di valutazione dei rischi reali

Dal punto di vista organizzativo, una grave lacuna metodologica nella gestione incidenti è principalmente costituita dall’assenza di un piano di assesment, fondamentale per attuare una reale valutazione dei rischi di sicurezza fisica. Senza un assesment approfondito dello stato di salute dell’infrastruttura di sicurezza fisica si rischia di investire in misure sovradimensionate laddove non servono, e di non accorgersi, invece, di dove si trovano i veri punti deboli e le vulnerabilità da sanare. Senza un assesment, i responsabili della sicurezza fisica finiscono per cedere alla comodità di scegliere soluzioni tattiche che sembrano apparentemente risolvere subito i problemi contingenti, invece di adottare un approccio strategico, che ricerchi e identifichi le cause profonde delle vulnerabilità.

L’incapacità di passare a una metodologia strutturata e sistematica di gestione incidenti può essere dovuta alla mentalità e alla cultura aziendale radicata nell’organizzazione, che produce resistenza al cambiamento, ma anche alla mancanza di competenze e formazione adeguate. Le conseguenze di ciò si manifestano in termini di carenza di procedure d’intervento ben definite e integrate con i sistemi di sicurezza fisica, regole di automazione non abbastanza ampie da coprire i potenziali scenari di incidente, scarsa collaborazione tra reparto di sicurezza fisica, reparto IT e operation aziendali, che ostacola l’attuazione di soluzioni integrate di automazione. Inoltre, la carenza di analisi strutturata post incidente impedisce di capire dove l’automazione impatta maggiormente sui tempi di risposta.

Implementare tecnologia avanzata di gestione incidenti

In sinergia con un corretto approccio metodologico, l’ammodernamento dei sistemi di sicurezza fisica aiuta ad automatizzare e standardizzare le procedure, in modo da ridurre i tempi di risposta nella gestione incidenti.

In primis, implementare e configurare adeguatamente in azienda un sistema PSIM consente di centralizzare la consapevolezza situazionale, per raggiungere l’obiettivo di fornire risposte coordinate e automatizzate. L’integrazione del sistema PSIM con il software di incident management (IM) consente di automatizzare in maniera completa i flussi di lavoro e le procedure di gestione incidenti, dalle segnalazioni iniziali fino alla risoluzione dei problemi.

L’integrazione tra funzionalità PSIM e funzionalità di incident management in una sola soluzione si realizza, ad esempio, in strumenti di gestione end-to end della sicurezza come Control 1st, che oltre al modulo Monitoring & Control per la gestione delle informazioni della sicurezza fisica include il modulo Incident Management. Quest’ultimo è dotato di funzionalità di gestione workflow che aiutano gli operatori della sala controllo ad amministrare con efficienza ogni fase della gestione incidenti, ad esempio attraverso tecniche di visualizzazione e rappresentazione delle procedure e dei flussi di lavoro, passaggi decisionali automatici e vari suggerimenti operativi.

Inoltre, se in azienda sono installati sistemi di comunicazione unificata per gestire centralmente voce, video, messaggistica, diventa possibile comunicare con maggiore efficienza, e coordinare meglio le operazioni del personale di sicurezza e delle squadre d’intervento. Da questo punto di vista, l’interfaccia di Control 1st integra anche il modulo Barra Telefonica, che consente una gestione centralizzata di tutte le comunicazioni tra la sala controllo, il personale dell’organizzazione o altre squadre d’intervento. Il modulo Barra Telefonica consente di attivare le chiamate direttamente dall’interfaccia software, fornisce una rubrica integrata per accedere ai contatti in maniera rapida, e integra tutte le funzionalità richieste per il coordinamento in real-time delle varie operazioni di intervento.