Centrali Operative Territoriali: qual è lo stato dell’arte in Italia

La crisi scaturita dalla pandemia di Covid-19 ha esercitato una pressione senza precedenti sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), spingendolo a una profonda ristrutturazione interna. In risposta, sono nate le Centrali Operative Regionali (COT), istituite dal Decreto Legge n.34/2020 con l’obiettivo primario di garantire un coordinamento efficace delle attività sanitarie e sociosanitarie a livello territoriale.

Questo nuovo paradigma si propone di creare un sistema sanitario più prossimo alle esigenze della popolazione, ponendo al centro la coesione sociale e l'equità nell'accesso alle cure.

La prima Centrale Unica di Risposta 112 della Sardegna

Le Centrali Operative Territoriali: cosa sono e perché nascono

Le Centrali Operative Territoriali (COT) emergono come nodi centrali a livello regionale, con il ruolo di integrare, coordinare e potenziare la filiera assistenziale sul territorio. Le loro funzioni sono strettamente intrecciate con i vari servizi assistenziali territoriali presenti nella regione, tra cui il NUA 116117, e con il sistema di Emergenza Urgenza 112.

L’obiettivo chiave delle COT è garantire continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria, contribuendo, così, a costruire una sanità più vicina al cittadino e orientata a colmare le disparità esistenti.

 

COT: 5 funzioni essenziali

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si configura come il principale motore per il rilancio e la promozione delle iniziative nel settore sanitario. L’istituzione delle Centrali Operative Territoriali rientra proprio all’interno della Missione 6 “Salute” Componente 1 (M6C1): Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.

Il Decreto Ministeriale 77/2022 è la principale guida normativa per le Centrali Operative Territoriali (COT). Esso stabilisce gli obiettivi, le funzioni ed i requisiti organizzativi e di personale previsti per le COT. In particolare, le COT svolgono 5 funzioni essenziali:

  1. coordinamento della presa in carico del paziente nel processo di assistenza territoriale;

  2. raccordo con il sistema Emergenza Urgenza;

  3. facilitazione del dialogo tra i servizi e i professionisti coinvolti nel processo di assistenza territoriale;

  4. coordinamento e ottimizzazione degli interventi, mediante l’attivazione delle risorse della rete assistenziale;

  5. supporto informativo e logistico ai vari professionisti della rete sociosanitaria riguardo ai servizi e le competenze distrettuali.


La stato attuale delle COT in Italia: 3 esempi virtuosi

Le COT in Italia stanno gradualmente prendendo piede mediante sperimentazioni regionali, ciascuna con un proprio modello organizzativo. Tra le prime esperienze troviamo:

  • Basilicata, con la Centrale Operativa per le dimissioni protette. Nel marzo 2023, il Consiglio Regionale ha approvato il Piano Operativo Territoriale che prevede la realizzazione di 6 COT sul territorio lucano. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’assistenza territoriale, favorire la prossimità e l’appropriatezza dell’assistenza ai cittadini e promuovere la partecipazione dei pazienti, familiari, e delle loro organizzazioni rappresentative nel processo assistenziale.

  • Toscana, entro il 31 marzo del 2024 sono previsti 13 progetti per la realizzazione delle COT sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Queste agiranno come “cabine di regia”, facilitando la presa in carico dei pazienti e garantendo cure continue e una migliore assistenza a domicilio ai pazienti fragili. In questo contesto, le COT contribuiranno all’ampliamento dei servizi digitali a disposizione dei cittadini, come teleconsulto medico, teleassistenza e teleconsulenza.

  • Veneto, le COT sono state sviluppate per garantire e coordinare la presa in carico dei pazienti "fragili", assicurandone la continuità delle cure tra diversi luoghi di assistenza.

La nuova Centrale di Risposta Nazionale della Croce Rossa Italiana

In conclusione, la realizzazione delle COT in Italia segue una tendenza positiva. Entro dicembre 2023, l’Italia ha raggiunto il TARGET M6C1-00-ITA-24, completando la stipula dei contratti per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali. Il prossimo obiettivo, fissato dal PNRR entro la fine del 2024, è raggiungere almeno 480 Centrali Operative Territoriali (COT).