Posizionare i mezzi di soccorso: il sistema lombardo

Un miglior posizionamento e monitoraggio dei mezzi sul campo può fare la differenza nella risposta alle emergenze. Lo sa bene AREU, l’agenzia Regionale di Emergenza Urgenza della Lombardia, che nel 2008 ha avuto il compito di riorganizzare il sistema regionale di risposta alle chiamate di emergenza medica. L’intervento ha avuto una portata molto ampia ed è stato caratterizzato da notevoli cambiamenti e miglioramenti, sia all’interno delle Centrali di risposta che sul campo.

Durante la conferenza EENA 2019, sono stati presentati i punti più importanti del progetto.

AREU e il progetto di riposizionamento mezzi

Per sviluppare una nuova rete di assegnazione dei veicoli di emergenza, AREU ha seguito 3 principali passaggi:

  1. Creazione di un sistema di punti mobili detti “colonnine”: ottimizzazione attraverso l’individuazione di punti flessibili dove posizionare i mezzi
  2. Monitoraggio delle colonnine per capire la performance e valutare come ridistribuire le risorse in caso di punti scoperti o unità in movimento.
  3. Miglioramento della tecnologia con nuovi strumenti per una migliore comunicazione tra centrali di risposta e mezzi sul campo.
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Ambulanze: come funziona il sistema delle colonnine

Il primo passo, per AREU, è stato quello di esaminare le mappe e i dati raccolti nei mesi precedenti sui tempi di risposta alle chiamate e sui tempi di percorrenza dei mezzi, allo scopo di riorganizzare i veicoli in una serie di punti flessibili, denominati "colonnine".

Le ambulanze sono state spostate dai loro soliti spazi e poste in punti strategici, veri e propri crocevia. Questi possono essere ovunque: parchi, incroci, marciapiedi di strade trafficate.

La posizione delle colonnine è stata predisposta in modo da consentire il raggiungimento di tutti i pazienti entro i limiti di tempo definiti dalla legge (20 minuti).

I dati aggregati univano una serie di variabili: l'ora del giorno, la geografia, la stagione e il giorno della settimana, per fornire la migliore combinazione di risorse. Ciò è stato indispensabile per una copertura dell'area ottimale, nel rispetto dei criteri di economicità ed equità.

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Monitoraggio e Revisione

Il monitoraggio ha coinvolto una fase di prova per testare che effetti avrebbe avuto questa nuova allocazione nella vita reale.

Durante le operazioni di routine, ad esempio, una colonnina potrebbe ritrovarsi vuota quando l’ambulanza viene attivata.

La fase di prova ha permesso di definire i protocolli per il ricollocamento delle altre unità, così che l’area resti sempre equamente coperta. La situazione è stata, dunque, testata per verificarne l'efficacia e la fattibilità.

Infine, le informazioni sono state inserite nel portale di AREU, dove vengono aggregate e mostrate in tempo reale.

La segnalazione e il monitoraggio sono tuttora in corso e permettono di valutare le reazioni al nuovo sistema. I report sono redatti su base giornaliera, settimanale e mensile e inviati via e-mail ai vari stakeholder. Le informazioni seguono criteri di analisi comuni, riferiti a momenti precisi e sincroni..

Secondo il nuovo sistema, Milano è stata riorganizzata in 42 colonnine, in grado di coprire il 90% della popolazione in meno di 8 minuti.

Sistema di ricollocazione ambulanze in Lombardia: i risultati

Il nuovo sistema di riallocazione dei mezzi di emergenza, assieme a nuovi protocolli e filtro chiamate, KPI più chiari e un assetto dei mezzi ribilanciato, ha dato immediati risultati positivi.

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Il dato evidenziato nell’immagine, tratto da uno dei report giornalieri elaborati dal sistema, mostra la quantità media di minuti, che un codice rosso o giallo impiegano per raggiungere l’ospedale. I valori indicati includono i 2 minuti medi necessari alla Centrale per rispondere alla chiamata, raccogliere i dati e inviare l'unità corretta.

Attraverso il nuovo sistema, il primo veicolo arriva sul luogo dell'evento rapidamente, riducendo i tempi di quasi la metà rispetto alla situazione precedente.

A Milano ora solo il 3% dei pazienti arriva oltre il tempo limite (20 minuti). La maggior parte di loro raggiunge l'ospedale in massimo 12 minuti (compresa la chiamata).

I risultati più recenti mostrano un enorme miglioramento, dimostrando l’efficacia del nuovo sistema delle colonnine.

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