Uno dei principali problemi nella gestione dell'inventario di magazzino è la lentezza dei processi e l'alto margine di errore nelle operazioni di registrazione, conteggio e movimentazione della merce. Errori di inventario possono portare a stock out, eccesso di scorte, difficoltà nella tracciabilità e insoddisfazione del cliente, con un impatto diretto sui costi operativi e sulla produttività. Mostrare soluzioni pratiche e innovative per ottimizzare la gestione dell'inventario:
La gestione dell’inventario e la corrispondenza tra le giacenze di magazzino e le informazioni presenti nel WMS – Warehouse Management System, dipende in larga misura dagli errori che si verificano durante la movimentazione delle merci, nelle sue diverse fasi: ricezione, spostamenti interni, composizione degli ordini e spedizione. Tali errori producono rallentamenti e inefficienze: mancanza di puntualità, dispersione di risorse, insoddisfazione dei clienti. Per far fronte a queste criticità e garantire l’esattezza dell’inventario di magazzino, occorre agire su due fronti, tra loro interconnessi: da un lato è opportuno adottare tutte le tecnologie che riducono gli errori commessi durante le operazioni manuali; dall’altro, occorre implementare tecniche e algoritmi specifici per l’inventario di magazzino, per prevenire il verificarsi di discrepanze nei conteggi delle scorte.
L’impiego di macchinari automatici al posto di operatori umani risolve alla base il problema della lentezza e delle imprecisioni. Bisogna, però, tener presente che nella gran parte dei magazzini è presente un numero più o meno alto di addetti. In tale contesto, il contributo della tecnologia è quello di inserire controlli specifici, durante le operazioni di movimentazione, al fine di contenere i possibili errori, grazie a tecnologie innovative come:
Oltre che la precisione nel rilevare gli oggetti, il valore aggiunto di tali soluzioni è l’interfacciamento in tempo reale con il WMS. Il cross-check con le informazioni presenti nel database è in grado, infatti, di intercettare le anomalie e innescare azioni correttive, in modo da salvaguardare la consistenza dell’inventario.
Come detto in apertura, la consistenza dei dati sulle giacenze può essere garantita da tecniche specifiche e dai metodi con cui viene effettuato l’inventario di magazzino. Tali tecniche sono scelte sia in base alla tipologia di merce stoccata (e quindi, al settore merceologico dell’azienda), sia in funzione del ciclo di vita dei prodotti gestiti. Esistono, quindi, diversi tipi di inventario:
Va, poi, sottolineato che a prescindere dal tipo di soluzione adottata, sia hardware che software, un contributo prezioso è, oggi, fornito dall’Artificial Intelligence. Gli algoritmi di AI, integrati nelle apparecchiature o nel WMS, sono in grado di analizzare i dati raccolti in tempo reale, confrontarli con le informazioni storicizzate e individuare pattern di comportamento, con il risultato di prevedere possibili anomalie o suggerire azioni da intraprendere.
La tendenza del mercato è quella di investire in Smart Logistics, e, quindi, in tecnologie di automazione, in grado di eliminare gli errori umani e accelerare le operazioni. Ne è un esempio Vulcan di Amazon, il primo robot con capacità tattile, in grado di manipolare il 75% del totale dei prodotti nei plant dell'azienda a livello globale. Al crescere delle innovazioni, l’inventario di magazzino diventa sempre più automatizzato, sia in termini di verifica sui prodotti (i robot effettuano controlli durante la manipolazione), sia in termini di tracciabilità (aggiornamento in tempo reale delle informazioni di stato). L’inventario di magazzino, di conseguenza, si evolve verso un approccio data-driven, il cui ruolo chiave è la sinergia tra le apparecchiature automatiche e il WMS.