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HCL Workload Automation, il software per pianificare e gestire i processi

Scritto da ICT SERVICES | 15 novembre 2023

Secondo lo studio di Grand View Research, dedicato al Workload & Scheduling Automation nel mercato USA, è previsto che il settore cresca anno su anno (CAGR) del 7,0% dal 2023 al 2030. La tendenza è attribuita all’esigenza di orchestrare i flussi di lavoro in ambienti IT sempre più complessi, distribuiti su più piattaforme e in ambienti cloud.

HCL Workload Automation risponde alla necessità delle imprese di trasformare i processi aziendali e di business in flussi automatici e di controllarne l’esecuzione con strumenti di facile utilizzo. Con il progressivo spostamento delle attività sul cloud, infatti, le soluzioni di Workload Automation diventano essenziali per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e garantire un'efficiente distribuzione del carico di lavoro tra i vari ambienti virtualizzati.

Cos’è la Workload Automation               

Si parla di Workload Automation in riferimento a strumenti in grado di pianificare, attivare ed eseguire operazioni (job) sulle varie piattaforme aziendali, sotto il controllo di un'applicazione centralizzata. Il software di Workload Automation è l’evoluzione del tradizionale software di schedulazione e viene utilizzato per gestire l'esecuzione non presidiata di attività in background (batch). Ciò vale soprattutto per lavori di routine, con ciclicità prestabilite, all’interno di processi molto articolati e con dipendenze reciproche. Alla base del software di Workload Automation sta l’esecuzione controllata e monitorata di catene articolate di job. Semplificando il concetto, la Workload Automation consente di automatizzare la sequenza di operazioni legata all’esecuzione dei job, che si articola in:

  1. Modellazione. Il job viene definito all’interno dello strumento. Sono incluse informazioni sullo scopo del job, le risorse che richiede, il calendario dell’esecuzione, le condizioni per l’attivazione (ad esempio, query sul database, trasferimento file, ecc.).
  2. Schedulazione del lavoro. Il job viene pianificato per un orario specifico o al verificarsi di un evento. I trigger vengono utilizzati per creare catene di lavoro: il completamento di un job attiva il successivo e così via, secondo un ordine prestabilito.
  3. Allocazione delle risorse. Il software di Workload Automation garantisce che le risorse necessarie al job, quali, ad esempio, memoria, potenza di calcolo, capacità di rete, ecc., siano disponibili.
  4. Esecuzione. Il tool di Workload Automation avvia il lavoro al verificarsi delle condizioni stabilite e gestisce eventuali errori durante l'esecuzione.
  5. Monitoraggio e notifica. Lo strumento controlla continuamente il lavoro durante l'esecuzione, registrandone l'avanzamento e gli eventuali problemi. Dove previsto, il tool invia una notifica al personale preposto o innesca procedure di ripristino.
  6. Reporting. Al termine del lavoro, il software di Workload Automation registra il risultato e altre informazioni rilevanti.
  7. Revisione e ottimizzazione. I tool di Workload Automation sono dotati di funzionalità di reporting e analisi per valutare le prestazioni e identificare aree di miglioramento.

La Digital Workload Automation odierna coincide con la schedulazione dei batch del passato, ma il contesto è notevolmente mutato in quanto da un lato sono aumentati i volumi di attività e dall’altro coesistono ambienti elaborativi ibridi, con mainframe e server distribuiti, sia fisici che in cloud. Come conseguenza, i software moderni di Workload Automation permettono di costruire processi automatici le cui parti sono eseguite ovunque, a prescindere dalla dislocazione geografica e dal tipo di macchina utilizzata, allocando le risorse necessarie in modo bilanciato rispetto a tutte le altre applicazioni in esecuzione. Ma non solo: sono oggi necessarie funzionalità avanzate di integrazione, monitoraggio e usabilità in linea con le esigenze concrete del business e del personale operativo.

Vantaggi della Workload Automation

La pervasività della Digital Transformation è tale che oggi le grandi aziende non possono prescindere dagli strumenti di Workload Automation per gestire i cicli quotidiani di elaborazione. Ma la Workload Automation va oltre la semplice riduzione delle attività manuali e ripetitive. Essa, infatti, offre una serie di vantaggi sia nella gestione infrastrutturale dei Sistemi Informativi, sia nel business delle imprese, a prescindere dalla dimensione e dal settore merceologico. Nelle realtà di livello Enterprise, ad esempio, il numero di job gestiti con la Workload Automation può superare facilmente un milione al giorno. Tale cifra, se da un lato sottolinea la necessità di disporre di strumenti sofisticati di Workload Automation, dall’altro amplia il raggio d’azione dell’impresa, in quanto è proprio grazie a tali strumenti che i gruppi di batch divengono oggetti di business, replicabili e facilmente adattabili a nuovi contesti operativi. In tale duplice prospettiva di efficienza operativa e allargamento del business, i vantaggi della Workload Automation sono così sintetizzabili:

  • Produttività e risparmio. Con l’automazione delle attività manuali, la Workload Automation consente di non allargare lo staff all’aumentare delle procedure da eseguire e di rendere più efficiente l’esecuzione delle stesse. In aggiunta, il tool di Workload Automation consente di eseguire più attività in meno tempo e senza errori dovuti a interventi umani.
  • Conformità alla normativa. Le attività controllate dalla Workload Automation possono essere configurate e adattate alle normative vigenti e alle policy aziendali, così da non incorrere in sanzioni o rilievi di altro genere. Si può prevedere l’archiviazione di log a scopo ispettivo o di audit interno.
  • Flessibilità, controllo e scalabilità. Il tool di Workload Automation consente di pianificare e modificare l’esecuzione dei lavori secondo le necessità che si manifestano di volta in volta. Infatti, l’esecuzione di un singolo job, di un flusso o di un gruppo di workflow, può essere gestita con pochi, semplici click, consentendo la massima agilità operativa. La facilità e dinamicità nella gestione dei carichi di lavoro consente di effettuare lo scaling delle infrastrutture dove necessario.
  • Customer Experience. La Workload Automation consente di implementare nuovi servizi al cliente in tempi rapidi, in quanto predispone velocemente i batch necessari alla nuova offerta. Nello specifico di HCL Workload Automation, lo strumento aggiunge funzionalità per il supporto del DevOps e del Lifecycle Management per lo sviluppo delle applicazioni, accorciando così i tempi di rilascio.



    Funzionalità di HCL Workload Automation


 

 

I vantaggi nell’uso della Workload Automation sono il frutto del lavoro di definizione e dei flussi di lavoro all’interno del tool di Workload Automation. Nel contesto odierno, tuttavia, tale pratica deve tenere conto delle risorse infrastrutturali che deve utilizzare, dei volumi di dati da trattare (non semplici file, ma Big Data), e dell’eterogeneità dei sistemi con cui deve interagire. In altre parole, si è passati dalla schedulazione dei job all’orchestrazione automatica dei flussi. Tale evoluzione rende necessaria la presenza di funzionalità specifiche per indirizzare ognuno di questi aspetti.

Nello specifico, HCL Workload Automation mette a disposizione le seguenti funzionalità:

  • Modellazione e gestione centralizzata. HCL Workload Automation dispone di visualizzazioni grafiche, analytics incorporati e cruscotti facili da personalizzare, per la modellazione dei job e delle catene di job, e la definizione delle policy per la loro esecuzione. Il software consente la modellazione “one-stop”, in cui tutte le informazioni necessarie per la definizione del job sono raccolte nello stesso momento, grazie all’uso di uno strumento unificato tra i team di business e quelli IT. I processi sono definiti e controllati da un unico punto centrale, senza bisogno di verificare gli stati dei vari job sulle singole macchine o ricorrere ad altri software di controllo.
  • Lifecycle management, versioning e audit. Le schedulazioni sono gestite come gruppi di oggetti, di cui è possibile fare l’export e l’import da e verso ambienti elaborativi diversi, con possibilità di definire il versioning e il release management per tenere traccia dei change e delle relative motivazioni, per facilitare la diagnosi e il troubleshooting.
  • Allocazione delle risorse. HCL Workload Automation permette di condizionare l’esecuzione dei processi a seconda del carico delle macchine, con il vantaggio di usare al meglio le risorse disponibili e non dover sovradimensionare l’infrastruttura. Inoltre, il tool di HCL consente di eseguire i job attraverso agent remoti, che possono essere aggiornati senza interrompere le esecuzioni già schedulate: la piattaforma riceve gli upgrade senza sospendere il servizio (si parla di “zero downtime”).
  • Gestione di applicazioni cloud native. Le aziende si spostano sempre più verso le infrastrutture cloud. Le possibilità offerte da tale tecnologia in termini di agilità, performance e scalabilità sono senza precedenti. Le applicazioni sono sempre più cloud-native e la Workload Automation di livello Enterprise deve supportarne l’utilizzo. HCL Workload Automation si interfaccia con Kubernetes per prendere in carico le applicazioni containerizzate da rilasciare. Le applicazioni cloud-native sono inserite nei processi come qualunque altro job, in modo che possano essere sfruttate tutte le potenzialità del cloud.
  • Monitoring & Analytics. Le attività vengono monitorate centralmente e confrontate con lo storico attraverso algoritmi di AI, e vengono fornite previsioni sulle necessità di risorse elaborative. Grazie all’interfaccia con piattaforme quali DataDog, Dynatrace e Splunk, il monitoring viene trasformato in observability.
  • Data Governance e Data Orchestration. Con il diffondersi della digitalizzazione e delle attività relative ai dati (Business Intelligence, Big Data e Analytics), la quantità di flussi dati da gestire è cresciuta esponenzialmente. HCL Workload Automation permette, da un lato, di essere conformi alla Data Governance aziendale (ruoli e responsabilità di gestione dei dati, standard di qualità, sicurezza, conformità alla normativa, privacy e documentazione), e dall’altro offre strumenti per una vera e propria Data Orchestration, ovvero l'automazione delle attività legate ai dati, come MFT – Managed File Transfer, ETL – Extract, Transform & Load, da un numero anche elevato di fonti. HCL Workload Automation integra tecnologie di terze parti per la Big Data Orchestration e la Data Transformation, quali, ad esempio, Snowflake, Informatica Power Center, Datastage, BigInsights, Cognos, SAS.
  • Integrazione con sistemi esterni. Come per la gestione dei flussi dati, il grande sviluppo delle tecnologie ICT ha portato al proliferare di sistemi e applicazioni diverse all’interno dei Sistemi Informativi aziendali. La Workload Automation, oggi, non è praticabile senza l’integrazione con processi, flussi e gestione infrastrutturale effettuate con tecnologie diverse e verticalizzate. HCL Workload Automation comprende più di 100 connettori con sistemi esterni. Tra i più importanti troviamo, ad esempio: per la RPA - Robotic Process Automation, UIPath, Automation Anywhere, IBM RPA, BluePrism; per il Cloud, AWS, Microsoft Azure, Google, Kubernetes; per l’ERP, SAP, Salesforce, Oracle, PeopleSoft, Alteryx, Tableau. A tali ambiti si aggiungono quelli per l’IT Service Management, il Data Center Automation e la Service Oriented Architecture. Un ampio numero di articoli e discussioni nel Support Forum documentano la ricchezza e le potenzialità di tali integrazioni.
  • HCL Workload Automation consente ai team di sviluppo di automatizzare tutti i passi compresi tra la scrittura del codice e il rilascio delle applicazioni agli utenti.
  • Predictive scheduling. Attraverso algoritmi di Artificial Intelligence e Machine Learning, HCL Workload Automation consente la schedulazione dei job in base allo storico delle esecuzioni e alle risorse disponibili, e viene effettuata la simulazione pianificata o non pianificata di eventi per l’analisi di impatto su job e workflow, con possibilità di prendere decisioni in tempo reale. È compresa la gestione dinamica dei “critical path”, dei fenomeni ricorsivi o di tendenza.
  • NLP – Natural Language Processing. L’Artificial Intelligence è impiegata anche per agevolare il lavoro del personale operativo. Grazie all’add-on HCL Clara, le interazioni con la piattaforma HCL Workload Automation avvengono in linguaggio naturale, tramite chatbot: durante la conversazione, HCL Clara suggerisce le azioni da intraprendere in base all’analisi in tempo reale delle esecuzioni in corso.

Infine, a fare la differenza nell’ecosistema HCL è la sua Community. I clienti HCL sono parte di una comunità di utenti che partecipa alle attività di laboratorio insieme ai progettisti e ai product manager, per condividere potenzialità ed evoluzioni della piattaforma. I clienti, dunque, contribuiscono creativamente agli sviluppi durante le sessioni di design thinking, e conoscono in anticipo le funzionalità delle release in uscita. In altre parole, il loro feedback contribuisce a dare forma al prodotto. Alla community si affianca la ASAP University, uno user group dedicato alla Workload Automation in ambito z/OS.

Immagini del software HCL Workload Automation con le varie sezioni

Fig.1 Workload Dashboard

Fig. 2 Workload Monitoring

Fig. 3 What-if Analysis

Fig. 4 Job stream view

Fig. 5 File Transfer Dashboard

 

Quali sono gli usi del software HCL per la Workload Automation

Come si è visto, la Workload Automation permette alle aziende di rendere automatici processi articolati che movimentano grandi volumi di dati. Ciò è particolarmente funzionale in alcuni settori o ambiti di applicazione in cui lo specifico oggetto di business richiede l’esecuzione di una sequenza consolidata di task oppure un’elaborazione massiva e articolata, con una mole di informazioni provenienti da sorgenti eterogenee. Tra questi troviamo:

  • Corporate management. Nelle operazioni tra le aziende di una holding o nel caso di fusioni o acquisizioni aziendali, la Workload Automation fornisce un supporto significativo per consolidare i sistemi e adeguare i flussi.
  • Fatturazione. Nelle imprese che offrono servizi a canone mensile, come ad esempio Telco e Utility, la Workload Automation può gestire l’intero flusso di attività compreso nel ciclo di fatturazione.
  • IT Operations. Comprende le attività e i processi relativi alla gestione, monitoraggio e manutenzione delle varie infrastrutture tecnologiche. Nelle Direzioni IT più strutturate, la quantità di job calendarizzati è elevata e la creazione di flussi automatici ne facilita la gestione.
  • Disaster Recovery e Business Continuity. La preparazione e la capacità di un'organizzazione di ripristinare le operazioni normali è funzione di una serie di attività eseguite periodicamente: piani di backup, test di disaster recovery, monitoring e notifiche.
  • Big Data e Analytics. La gestione dei Big Data e degli Analytics richiede un insieme di attività complesse e articolate per garantire che i dati siano raccolti e utilizzati in modo efficace: acquisizione, ingestione, archiviazione, elaborazione, analisi e visualizzazione.

Attraverso la creazione di flussi di lavoro automatici e la loro gestione dinamica all’interno di infrastrutture ibride on-premise e cloud, HCL Workload Automation consente alle aziende di guadagnare in efficacia operativa e resilienza, grazie alla semplificazione dei processi e alla riduzione degli errori. La Workload Automation ha un ruolo sempre più centrale nell’era digitale in quanto tecnologia core per impiantare i nuovi processi, e l’azienda che la implementa correttamente non solo assicura maggiore solidità ai propri Sistemi Informativi, ma si prepara anche ad accogliere le evoluzioni future.