Magazine / Cloud enablement 27 settembre 2019

Application modernization per l’esperienza d’uso da mobile

Nel mondo del software, l’application modernization è un imperativo categorico che la trasformazione digitale impone, in qualunque attività imprenditoriale. Attualmente, infatti, il software è al centro del business e la fruibilità di un’applicazione dev’essere ottimizzata, sia quando la si utilizza navigando sul Web dal computer di un ufficio, sia, soprattutto, quando la si apre sul proprio smartphone o tablet, sfruttando la banda di una rete radiomobile. Attraverso le mobile app, le varie organizzazioni hanno l’opportunità di comunicare in modo ancora più efficace ed efficiente con i propri clienti, sempre più slegati dalla rigidità di accesso a Internet attraverso il PC di una postazione fissa.

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Perché puntare sull'application modernization

Nonostante siano così importanti, per non fallire, i nuovi approcci di business resi possibili dalla digital transformation devono poter poggiare su solide basi e fondarsi su un’infrastruttura IT dotata di un’architettura applicativa moderna: in altre parole, un’architettura ‘cloud-native’. Quest’ultima, infatti, rispetto a quella tradizionale, spesso costituita da applicazioni monolitiche, complesse e costose da gestire, può consentire al reparto IT aziendale di beneficiare di vantaggi strategici di sviluppo e amministrazione applicativa. Vantaggi che oggi si rivelano essenziali per rendere l’attività di business più agile, produttiva e rispondente alle attuali esigenze imprenditoriali, in continuo mutamento anche nel campo del software. 

Cos’è un’architettura cloud native

Un’architettura cloud native è appositamente costruita per funzionare sfruttando i principi e le caratteristiche intrinseche del cloud. In primo luogo, quindi, fornisce la capacità di disaccoppiare il funzionamento di una data applicazione software dalla sua stretta appartenenza e dipendenza da una particolare infrastruttura hardware. Questa stretta dipendenza si verifica, tipicamente, con le classiche legacy application,  installate nei data center aziendali: applicazioni enterprise come quelle del settore bancario, ancora funzionanti su mainframe datati. Queste app, che necessitano assolutamente di application modernization, in genere sono caratterizzate da una struttura software monolitica, scritte in linguaggi altrettanto datati, come il Cobol, e difficili da modificare per riuscire a supportare, ad esempio, gli odierni requisiti di scalabilità, e di aggiornamento continuo delle funzionalità e della sicurezza.

Anche la Cloud Native Computing Foundation (CNCF) fornisce una propria definizione di cloud native computing: “Le tecnologie cloud native abilitano le organizzazioni a costruire e far funzionare applicazioni scalabili in ambienti moderni e dinamici, come i cloud privati e ibridi. Container, mesh di servizi, microservizi, infrastruttura immutabile, ed API (application programming interface) dichiarative esemplificano tale approccio. Queste tecniche permettono di realizzare sistemi resilienti, gestibili e osservabili e, combinate con una forte automazione, consentono agli ingegneri di effettuare modifiche ad elevato impatto in modo frequente e predicibile, con un lavoro minimo”. 

Come costruire cloud-native application

La realizzazione di applicazioni native per il cloud può basarsi sull’utilizzo di differenti tecnologie di virtualizzazione, che, a seconda delle necessità aziendali e degli specifici requisiti tecnici da soddisfare, includono le macchine virtuali, i container, le piattaforme serverless e software di orchestrazione di vario tipo. Al di là però di quali di questi strumenti vengano di volta in volta scelti, l’approccio basilare adottato nella costruzione di un’architettura cloud-native è scomporre le applicazioni in microservizi, cioè singoli servizi indipendenti, ciascuno dei quali in grado di eseguire un processo applicativo, e di comunicare con gli altri tramite API.

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Benefici dell'application modernization nel mobile

Usare strumenti di virtualizzazione come i container e improntare lo sviluppo applicativo sul paradigma dei microservizi permette alle imprese di soddisfare tutti i requisiti chiave attualmente richiesti nei moderni processi di sviluppo del software, compresa la realizzazione di applicazioni per l’uso anche in ambiente mobile.  In particolare, migrando verso il paradigma cloud-native è possibile:

  •  rendere più agile e fluido lo sviluppo delle mobile app, facendo leva su modelli come Agile/DevOps
  •  aumentare la velocità di avvio e scalare con facilità le prestazioni delle mobile app, anche quando si verificano picchi di traffico
  •  accrescere la fruibilità, aggiungendo rapidamente alle mobile app nuove funzionalità e servizi, grazie alla maggior agilità di sviluppo e modifica applicativa permessa dall’architettura a microservizi.

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