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Maxi emergenze: piani, tecnologie e best practice per scenari complessi

Scritto da EMERGENCY & CRISIS MANAGEMENT | 19 maggio 2025

Negli ultimi anni è stato registrato un significativo aumento degli eventi catastrofici e delle maxi-emergenze in tutta Europa, sia per frequenza che per intensità dei fenomeni, principalmente dovuti al cambiamento climatico. È quanto emerge dalla Conferenza “Le scienze umane e sociali per il sistema di protezione civile”. Per “maxi-emergenza” si intende uno sconvolgimento della vita sociale a fronte del quale si crea un forte scompenso tra la necessità di soccorso della popolazione e le risorse disponibili. Data l’imprevedibilità dei fenomeni, è necessario che durante la fase acuta della crisi, l’impiego delle risorse sia ottimizzato, al fine di rispondere efficacemente alle richieste e ridurre i tempi per il ripristino della normalità. A tale scopo, sono fondamentali il coordinamento delle diverse Centrali di Emergenza coinvolte nelle maxi-emergenze (112, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria, Forze dell’Ordine, ecc.), e l’impiego delle tecnologie più avanzate.

Il metodo SISMAX - Sistema Integrato Soccorso in maxi-emergenza

A partire dal 2024 è stato sviluppato in Italia il metodo SISMAX, con l’obiettivo di coordinare il lavoro delle Centrali Operative e gli interventi del soccorso organizzato. Il metodo nasce dall’esperienza sul campo e costituisce una best practice per ottimizzare le azioni della Protezione Civile. Tale approccio prevede il coordinamento stretto tra le quattro unità operative che intervengono nella gestione della maxi-emergenza:

  1. Unità Sanitaria di Crisi. Il piano per la gestione della maxi-emergenza è il punto in cui sono censite le risorse e le attività per affrontare la crisi. L’Unità Sanitaria di Crisi ha l’obiettivo di identificare, in fase iniziale e durante tutta la durata della maxi-emergenza, quali sono gli elementi che costituiscono il Piano. L’USC, inoltre, assume la direzione e il coordinamento delle missioni di soccorso sanitario.
  2. Centrale Operativa di Emergenza Sanitaria. Le Centrali 112 e 118 fanno parte del sistema nazionale di Early Warning della Protezione Civile. Il coordinamento stretto tra le diverse Centrali consente l’applicazione tempestiva dei piani dell’USC per la gestione della maxi-emergenza.
  3. Comando e Comunicazione. Gli interventi di soccorso sui luoghi della crisi vengono attuati secondo una precisa linea di comando e comunicazione, in cui l’interazione tra i vari addetti al soccorso, compresi i volontari, avviene secondo uno schema predefinito.
  4. Emergenza ospedaliera. A fronte di una segnalazione di Early Warning da parte della Centrale Operativa, le strutture sanitarie attuano il PEIMAF - Piano di Emergenza Interno per il Massiccio Afflusso di Feriti, al fine di permettere alle Centrali stesse di rispondere alle chiamate di soccorso con tempestività ed evitando il sovraffollamento improvviso dell’ospedale.

In un contesto di coordinamento stretto tra le varie unità coinvolte, la tecnologia offre un contributo sostanziale, sia in fase di Early Warning, sia, soprattutto, in fase soccorso. Tra queste, assume un ruolo centrale il CAD – Computer Aided Dispatch, in virtù di una duplice funzione: raccogliere le informazioni provenienti dal campo e coordinare le missioni di soccorso e il dispatch dei mezzi.

Gestione della maxi-emergenza: “situational awareness”

Grazie al CAD, è possibile avere piena consapevolezza di quanto sta accadendo sul campo e coordinare gli interventi dei vari enti coinvolti. Le informazioni possono provenire tanto dagli addetti, quanto dai social media. È opportuno, perciò, che il CAD sia in grado di acquisire ed elaborare tali informazioni. Ciò significa, collegarsi in modo strutturato ai social media, raccogliere e analizzare i dati pubblicati dagli utenti sui propri profili e analizzarli in modo mirato. Devono, cioè, essere raccolti e analizzati solo i messaggi rilevanti, classificati secondo una priorità, stabilita in base alla situazione in corso. In tal modo l’operatore di Centrale può attingere a informazioni che costituiscono un reale valore aggiunto per la comprensione dei fenomeni.

Gestione della maxi-emergenza: coordinamento delle Centrali

Il secondo aspetto, che può beneficiare del supporto della tecnologia CAD, è il coordinamento degli interventi tra le varie forze in campo. Questo è un aspetto altamente critico, in quanto dall’ottimizzazione di tali interventi dipende l’efficacia delle azioni di soccorso, e il CAD contribuisce in diversi modi:

  • coordinamento multi-agency. Il CAD può essere integrato tra le diverse centrali (Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria, Forze dell’Ordine), e le informazioni possono essere condivise a un livello stabilito a priori. È, questa, una caratteristica tipica delle configurazioni multi-tenancy, che prevedono una condivisione del CAD a livello di infrastruttura;
  • velocizzazione del triage. La condivisione delle informazioni riduce i tempi di triage e, quindi, di assegnazione degli interventi, garantendo una maggiore efficacia dell'azione congiunta;
  • ottimizzazione delle risorse. La condivisione automatica e in tempo reale dei dati sugli eventi e sulle missioni di soccorso evita ritardi, sovrapposizioni e spreco di risorse.

La Protezione Civile opera sempre più secondo un approccio olistico e condiviso, in cui i cittadini e le Istituzioni collaborano fattivamente per il superamento delle situazioni di crisi. Tale approccio necessita di un supporto tecnologico avanzato, in grado di raccogliere ed elaborare le informazioni in tempo reale e supportare i team di intervento nelle operazioni di soccorso. Pianificazione, tecnologia e partecipazione attiva sono gli elementi per un’azione sempre più efficace e ottimizzata.