Negli ultimi anni è stato registrato un significativo aumento degli eventi catastrofici e delle maxi-emergenze in tutta Europa, sia per frequenza che per intensità dei fenomeni, principalmente dovuti al cambiamento climatico. È quanto emerge dalla Conferenza “Le scienze umane e sociali per il sistema di protezione civile”. Per “maxi-emergenza” si intende uno sconvolgimento della vita sociale a fronte del quale si crea un forte scompenso tra la necessità di soccorso della popolazione e le risorse disponibili. Data l’imprevedibilità dei fenomeni, è necessario che durante la fase acuta della crisi, l’impiego delle risorse sia ottimizzato, al fine di rispondere efficacemente alle richieste e ridurre i tempi per il ripristino della normalità. A tale scopo, sono fondamentali il coordinamento delle diverse Centrali di Emergenza coinvolte nelle maxi-emergenze (112, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria, Forze dell’Ordine, ecc.), e l’impiego delle tecnologie più avanzate.
A partire dal 2024 è stato sviluppato in Italia il metodo SISMAX, con l’obiettivo di coordinare il lavoro delle Centrali Operative e gli interventi del soccorso organizzato. Il metodo nasce dall’esperienza sul campo e costituisce una best practice per ottimizzare le azioni della Protezione Civile. Tale approccio prevede il coordinamento stretto tra le quattro unità operative che intervengono nella gestione della maxi-emergenza:
In un contesto di coordinamento stretto tra le varie unità coinvolte, la tecnologia offre un contributo sostanziale, sia in fase di Early Warning, sia, soprattutto, in fase soccorso. Tra queste, assume un ruolo centrale il CAD – Computer Aided Dispatch, in virtù di una duplice funzione: raccogliere le informazioni provenienti dal campo e coordinare le missioni di soccorso e il dispatch dei mezzi.
Grazie al CAD, è possibile avere piena consapevolezza di quanto sta accadendo sul campo e coordinare gli interventi dei vari enti coinvolti. Le informazioni possono provenire tanto dagli addetti, quanto dai social media. È opportuno, perciò, che il CAD sia in grado di acquisire ed elaborare tali informazioni. Ciò significa, collegarsi in modo strutturato ai social media, raccogliere e analizzare i dati pubblicati dagli utenti sui propri profili e analizzarli in modo mirato. Devono, cioè, essere raccolti e analizzati solo i messaggi rilevanti, classificati secondo una priorità, stabilita in base alla situazione in corso. In tal modo l’operatore di Centrale può attingere a informazioni che costituiscono un reale valore aggiunto per la comprensione dei fenomeni.
Il secondo aspetto, che può beneficiare del supporto della tecnologia CAD, è il coordinamento degli interventi tra le varie forze in campo. Questo è un aspetto altamente critico, in quanto dall’ottimizzazione di tali interventi dipende l’efficacia delle azioni di soccorso, e il CAD contribuisce in diversi modi:
La Protezione Civile opera sempre più secondo un approccio olistico e condiviso, in cui i cittadini e le Istituzioni collaborano fattivamente per il superamento delle situazioni di crisi. Tale approccio necessita di un supporto tecnologico avanzato, in grado di raccogliere ed elaborare le informazioni in tempo reale e supportare i team di intervento nelle operazioni di soccorso. Pianificazione, tecnologia e partecipazione attiva sono gli elementi per un’azione sempre più efficace e ottimizzata.