La digitalizzazione dei processi è una sfida cruciale per la logistica: il 62% delle aziende del settore la annovera tra le priorità del prossimo futuro. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano. Ma non solo: i servizi innovativi offerti dalle startup del settore fanno leva, nella maggioranza dei casi, sulle nuove tecnologie di automazione. Lo conferma la ricerca pubblicata della Supply Chain Management Review, relativa al mercato eCommerce: l’Amazon Effect spinge non solo le aziende del B2C, ma anche quelle del B2B, a migliorare le performance del magazzino, e le tecnologie di automazione sono una risorsa critica, come dimostra l’incremento nell’utilizzo di specifiche apparecchiature nel 2023 rispetto al 2022:
AMR - Autonomous Mobile Robots: dal 7% al 20%;
Bracci robotizzati e celle robotiche: dal 10% al 23%;
VLM - Vertical Lift Module: dal 25% al 34%;
Voice-picking: dal 6% al 21%.
La presenza di apparecchiature diverse (e di hardware vendor differenti) chiede al Logistic Manager scelte precise in termini di WCS.
Da un punto di vista strettamente tecnico, il WCS – Warehouse Control System, è il software che garantisce l’integrazione di ogni nuova apparecchiatura all’interno dell’impianto, interfacciando la macchina da un lato e il WMS – Warehouse Management System dall’altro, che è responsabile a sua volta di tutte le operazioni di magazzino. Ogni nuova macchina necessita di un WCS di controllo, e la scelta da operare è se utilizzare il WCS fornito di volta in volta dall’hardware vendor, o se affidarsi a un WCS indipendente di terze parti. In termini di performance, tale decisione è critica. Prendiamo, ad esempio, un ordine eCommerce. La sua evasione innesca nel magazzino una serie di operazioni interdipendenti, il coordinamento delle quali condiziona il processo e, quindi, la Customer Experience. Se gli ordini sono migliaia al giorno (come nella realtà dei fatti), il fenomeno assume dimensioni macroscopiche. Il WCS fornito dal singolo hardware vendor può dare garanzie in termini di competenza sull’hardware e supporto tecnico specializzato; vi sono, però, una serie di fattori oggettivi che fanno del WCS indipendente la scelta da preferire, sia in termini di semplificazione che di efficienza del magazzino:
Orchestrazione. Per l’efficienza del magazzino è il fattore maggiormente critico. Un WCS indipendente è l’unica soluzione che permette il coordinamento di impianti diversi, coinvolti nel medesimo processo di business. Se un traslo-elevatore non riesce a completare la sua missione (ad esempio l’estrazione di un pallet), sarebbe controproducente tenere occupato l’AGV per il trasporto di quel pallet, che potrebbe invece essere impiegato in altre operazioni. Con un WCS indipendente è possibile ottimizzare l’uso delle risorse in tempo reale, eliminando gli interventi correttivi manuali.
Interlocutore unico. In una situazione critica in cui fossero coinvolti più fornitori, l’attribuzione delle responsabilità (e quindi la soluzione del problema) è un passaggio difficoltoso. Il WCS indipendente consente all’azienda di avere un solo interlocutore, compito del quale sarà quello di interfacciarsi con i diversi hardware vendor. Efficienza del magazzino significa anche velocità di soluzione dei problemi e trasparenza nella comunicazione.
Integrazione con il WMS. La presenza di un interlocutore unico rappresenta un valore aggiunto anche a fronte di nuove installazioni. L’integrazione della nuova apparecchiatura è a carico del WCS: l’interlocutore resta lo stesso, pur variando il fornitore hardware. Per quanto riguarda il WMS va sottolineato che un’integrazione nativa di WCS e WMS, come nel caso della Stockager® Suite di Beta 80 Group, aggiunge ulteriore valore in termini di performance e semplificazione delle attività.
User Experience. Un WCS indipendente semplifica il lavoro degli addetti del magazzino: a prescindere dal tipo e dal numero dei sistemi automatici presenti, l’interfaccia sarà unica, ovvero quella del WCS. L’acquisizione di una nuova macchina o l’upgrade di una esistente, non comporterebbe il training su un nuovo strumento.
Va sottolineato, inoltre, cha il WCS indipendente è una piattaforma verticale specializzata, progettata appositamente per integrare i sistemi di automazione presenti sul mercato. È il frutto, come nel caso del modulo StockMatic di Beta 80, di una pluridecennale esperienza di integrazione di sistemi, costruita “bottom-up”, cioè dall’apparecchiatura verso il WMS, analizzando e ingegnerizzando di volta in volta soluzioni specifiche. Il percorso inverso, ovvero il “top-down” dal WMS verso il sistema automatico, presenta maggiori incognite, in quanto il WMS è progettato per sovrintendere alle operazioni del magazzino e non per guidare il singolo macchinario.
StockMatic è il modulo Warehouse Control System della Stockager® Suite di Beta 80 Group. I casi reali di utilizzo del WCS documentano come tale soluzione abbia permesso ad aziende di settori diversi, quali, ad esempio, La Molisana (Food & Beverage) e Holyart (Retail) di integrare diversi sistemi automatici e migliorare le performance del magazzino. Dall’efficienza delle operazioni alla condivisione di informazioni, ma anche protezione dei dati e rispetto degli standard di qualità: StockMatic ha garantito la copertura funzionale di tutti i flussi di magazzino di La Molisana. Nell’eCommerce di Holyart, invece, StockMatic integra un sistema per la creazione di packaging sostenibile su misura, un impianto automatico per la movimentazione dei colli, un trasloelevatore per la gestione di un buffer di accumulo delle cassette di ordini non pronte per la spedizione. In tutti questi casi l’obiettivo del WCS è quello di supportare il business specifico del cliente, in cui le apparecchiature, di volta in vota diverse, sono coordinate e controllate per garantire l’efficienza del magazzino nel suo insieme.