La digitalizzazione dei processi aziendali, ovvero la trasformazione dei flussi di lavoro da fisici a virtuali, è centrale per lo sviluppo delle imprese. Un recente studio degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano mostra, infatti, come le priorità di investimento delle aziende in ambito tecnologico riguardino innanzitutto gli strumenti, le infrastrutture e le soluzioni software per la trasformazione digitale. La sicurezza delle informazioni, la Business Intelligence, i Big Data, l’Artificial Intelligence e la Cloud Migration rappresentano, nell’ordine, gli investimenti più importanti.
La digitalizzazione dei processi promette maggiore efficienza dei flussi aziendali e un’esperienza arricchita per gli utenti target (clienti, dipendenti, partner, ecc.), a patto che le iniziative rispettino indicazioni precise:
Per ottenere i benefici potenziali della digitalizzazione occorrono, dunque, approcci strategici e metodi che indirizzino con precisione gli investimenti economici, tecnologici e organizzativi.
I rischi evidenziati dalla ricerca si riflettono in casi reali e in processi comuni. McKinsey riporta, infatti, l’esempio di un’azienda del settore Insurance, in cui la trasformazione del processo da fisico a virtuale prende le mosse dall’esigenza espressa dai clienti di avere servizi self-service e paperless lungo tutta la catena che porta alla scelta di una compagnia assicurativa e alla gestione del contratto: formulazione di preventivi, sottoscrizione delle polizze, gestione e modifica delle condizioni contrattuali, pagamento dei premi, gestione dei sinistri, assistenza ai clienti.
La possibilità di gestire in autonomia tali operazioni è una richiesta sempre più frequente, e la mancata risposta si traduce fatalmente nella perdita di opportunità di business e di quote di mercato, a tutto vantaggio di competitor meglio attrezzati. L’esempio specifico diventa esemplificativo per ogni settore di mercato: le aziende, a prescindere dal settore merceologico, si trovano nella condizione di dover rispondere con tempestività alle richieste dei clienti, e la pressione esercitata sulle imprese genera precisi fattori di rischio:
Per ovviare a tali inconvenienti e massimizzare i benefici è necessario affrontare il processo di digitalizzazione con un approccio strutturato.
Digitalizzare i processi è un’attività a più dimensioni, che ha impatti tanto sulla sfera del business, quanto su quella tecnologica e organizzativa. È necessario, di conseguenza, utilizzare un approccio strutturato che elimini i rischi dovuti alla pressione esercitata da mercato:
Nella digitalizzazione dei processi, giocano una parte importante anche i sistemi e le applicazioni legacy, che costituiscono il patrimonio informativo dell’azienda. Tali piattaforme necessitano di un’analisi puntuale per verificare la compatibilità con i nuovi processi. In tale contesto, può essere necessario modernizzare tali applicazioni per inserirle nei nuovi flussi di lavoro.
L’esperienza quotidiana del collaboratore ha un impatto diretto sulle performance aziendali; digitalizzare i processi di business significa, pertanto, disporre di luoghi fisici, spazi di interazione, procedure, pratiche d’uso e strumenti tecnologici che facilitino il lavoro quotidiano e restituiscano un’esperienza positiva al collaboratore.
La digitalizzazione dei flussi di lavoro gioca un ruolo fondamentale per realizzare il Modern Workplace, e la progettazione va strutturata con un processo in 4 step:
La digitalizzazione dei processi aziendali sta cambiando i modelli di business in tutti i settori merceologici: economia della condivisione, scalabilità dei processi, collaborazione fra i team ed efficienza operativa sono alcuni dei fattori che segnalano l’evoluzione in atto. Un cambiamento che, secondo Forbes, è destinato a proseguire nel tempo. Il compito delle aziende, in questo scenario, è quello di dotarsi dei necessari strumenti tecnologici, organizzativi e normativi per cogliere tali opportunità e garantire lo sviluppo futuro dell’impresa.