Magazine / Cloud enablement 21 febbraio 2020

Il costo del Data Center nell'era della gestione in Cloud

Nonostante si possa dire di essere entrati a tutti gli effetti – persino in Italia – nell'era del Cloud e dell'IT optimization, molte aziende sonoancora disposte a sostenere i costi del data center

 gestito in maniera tradizionale. Certo, il cambiamento – specie se così drastico – non piace a nessuno. E tutti sappiamo quanto il timore di perdere il controllo sul proprio parco applicativo, e specialmente sui propri dati, costituisca ancora un grosso deterrente alla diffusione dei servizi gestiti da remoto e all'affermazione della logica as-a-service declinata sul piano del software, delle piattaforme e, a maggior ragione, delle infrastrutture. CIO e CTO sanno bene quali vantaggi comporta migrare il data center in Cloud, ma spesso indurre il top management o la proprietà a superare le proprie remore è più difficile di quanto si immagini.

Ci sono però delle evidenze che non possono essere ignorate, nemmeno dai più diffidenti: non si tratta solo di risparmio sui costi fissi, di migliore gestione della spesa e di allocazione più efficiente delle risorse. Se da una parte la continua evoluzione dell'offerta Cloud consente di abbattere il CapEx e di semplificare notevolmente l'OpEx sul piano dell'IT, dall'altra le minacce informatiche in costante aumento, i trend di mercato e le restrizioni normative e regolamentari obbligano le imprese che scelgono di continuare a gestire in house i propri data center a pesanti investimenti. Il business non può fermarsi: l'innovazione digitale così come le attività di ordinaria amministrazione devono essere sostenute da un apparato IT sempre più performante, sempre più sicuro e sempre più in linea con la crescente attenzione per le tematiche ambientali. Vediamo, caso per caso, in che modo portare il data center in Cloud permette di ottenere tutto questo a costi minori.

 

Sicurezza fisica e logica, perché convengono i Managed services 

Quando si parla di security, ovvero delle barriere fisiche e digitali necessarie a proteggere il mondo applicativo e i dati aziendali, i vantaggi economici offerti dal Cloud sono immediatamente evidenti. Sul piano della sicurezza fisica, in caso di migrazione tout court, il semplice fatto di non possedere più server annulla l'esigenza di devolvere spazi e strutture ad hoc, oltre che di acquistare e installare dispositivi – come videocamere e sensori – per il monitoraggio delle sale macchine. Rispetto alla cyber security, affidarsi a Managed service provider significa proteggere e orchestrare i data center virtuali con piattaforme di ultima generazione, costantemente aggiornate e gestiti da professionisti con competenze certificate: soluzioni e risorse ormai indispensabili, che ingaggiate in proprio peserebbero sensibilmente sul conto economico.

 

Costi data center: mai più manutenzione e upgrade delle macchine

Comprimere o eliminare del tutto il parco macchine, puntando sui server virtuali messi a disposizione dai Cloud provider – va da sé – equivale ad abbattere la spesa necessaria alla loro manutenzione e agli inevitabili upgrade. La piena funzionalità del data center aziendale sarà garantita attraverso i Service level agreement stabiliti con il partner, che ne gestirà l'evoluzione in base alle indicazioni di CIO e CTO integrando le migliori soluzioni disponibili sul mercato.

 

Un nuovo approccio alla gestione delle risorse e alla riduzione dei costi del data center

Si è accennato più sopra al modo in cui cambiano CapEx e OpEx. Va specificato che comprimere le spese sul piano delle immobilizzazioni, grazie al passaggio in Cloud, e quelle di manutenzione, attraverso i managed services, non significa semplicemente generare risparmi: più di ogni altra cosa consente alle aziende che puntano sui servizi gestiti di indirizzare investimenti e competenze verso attività core-business ad alto valore aggiunto. Si passa quindi da una logica di controllo e contenimento dei costi a una strategia di migliore gestione delle risorse.

 

Climatizzazione, energia e sostenibilità ambientale

Un aspetto da tenere sempre più in considerazione quando si decide di mantenere il data center on premise è quello del suo impatto ambientale, per due ordini di motivi, entrambi impattanti sul conto economico: il primo e più immediato riguarda il costo energetico dell'alimentazione delle macchine e della climatizzazione. Il secondo ne costituisce una derivata, e ha a che fare con le aspettative che il mercato ha nei confronti delle imprese più innovative. Fare buon business, oggi, non basta più. Bisogna che le operazioni siano anche compatibili con accurati piani di sostenibilità aziendale. Piani che hanno sicuramente ottimi ritorni di immagine, ma che necessitano di investimenti non indifferenti. Puntare sul Cloud, scegliendo fornitori certificati anche sotto questo aspetto, permette di migliorare notevolmente la propria carbon footprint senza incidere troppo sul conto economico.

 

Compliance assicurata rispetto a normative sempre più stringenti

Introducendo il tema della compliance normativa, le voci di costo che si riescono a ridurre grazie alla migrazione del data center in Cloud riguardano fondamentalmente tutte le operazioni di auditing, monitoraggio e controllo dei sistemi rispetto agli standard imposti da normative sempre più stringenti: attività che vengono prese in gestione dal provider attraverso servizi integrati “chiavi in mano”.

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