Nei prossimi cinque anni più del 70% delle aziende di tutti i comparti investirà in Artificial Intelligence. È quanto emerge dall’Annual Industry Report di MHI e Deloitte, dedicato alle tecnologie emergenti nel settore Supply Chain. Le aspettative nei confronti dell’AI nella Supply Chain sono molto alte e gli investimenti superano quelli verso tecnologie più specifiche del settore, come ad esempio l’IoT, i sistemi a guida autonoma, la robotica o le dotazioni wearables.
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, infatti, permette di rispondere alle principali sfide del Supply Chain Manager:
interruzioni o carenze nella catena di approvvigionamento;
richieste di servizi personalizzati da parte dei clienti
ottimizzazione dei processi logistici
risoluzione delle situazioni di out-of-stock.
Un discorso a parte, va poi fatto per la sostenibilità, un obiettivo imprescindibile per le aziende del settore e che ha come punto di arrivo la realizzazione della Circular Supply Chain.
L’uso degli algoritmi di Artificial Intelligence (insieme agli Analytics è dipendente dai campi di applicazione e i risultati variano in funzione degli obiettivi stabiliti.
Nello specifico, l’AI nel settore Supply Chain può essere applicata alle seguenti funzioni:
logistica, spedizione e trasporto;
inventory Management;
customer Behaviour;
sostenibilità;
selezione dei fornitori e Due Diligence operativa.
I sistemi di Artificial Intelligence possono monitorare in tempo reale le condizioni di funzionamento di tutti i macchinari dell’impianto e dei sistemi automatici presenti nel magazzino. Grazie all’analisi dei dati provenienti da specifici sensori, l’AI può fornire indicazioni sia preventive che predittive per la manutenzione dei componenti. Inoltre, l’Artificial Intelligence è impiegata per governare e pilotare i sistemi automatici presenti a magazzino: veicoli a guida autonoma (AGV, LGV), robot antropomorfi, robot per avvolgere i pallet. Il controllo tramite l’AI di queste apparecchiature aumenta l’efficienza e riduce gli interventi manuali.
Gli algoritmi di Artificial Intelligence possono, inoltre, calcolare i percorsi ottimali per il trasporto delle merci, considerando i dati di traffico, le previsioni atmosferiche e altre variabili di contesto (chiusure alla circolazione, eventi e manifestazioni, ecc.) o gli orari di consegna, in base alle necessità del cliente.
Tutto ciò si traduce in risparmio di carburante e velocità nei tempi di consegna e, di conseguenza, una maggiore soddisfazione del cliente.
Infine, bisogna tener presente che l’ultima frontiera dell’AI in ambito logistico è la guida autonoma di veicoli e droni per la consegna delle merci, che comporterà un importante risparmio di tempo e risorse per gli operatori.
L’AI può essere utilizzata per effettuare analisi sullo storico delle vendite, combinando i dati sulle tendenze di mercato e altri dati contestuali (stagionalità, campagne promozionali, ecc.), e per ottenere previsioni accurate sull’andamento delle richieste. Le aziende possono, così, gestire in modo ottimale e dinamico l’inventario e i rifornimenti, riducendo i costi di trasporto e l’allocazione di spazio in magazzino. Colli di bottiglia, carenza o indisponibilità di risorse sono eliminati o minimizzati. La capacità di fare previsioni di dettaglio aumenta sia l’efficienza, che la resilienza dell’intera Supply Chain.
Analizzare i dati eterogenei raccolti nei diversi touchpoint del Customer Journey significa prendere decisioni strategiche e basate su dati reali, volte a personalizzare e migliorare l’esperienza cliente. Tali informazioni, infatti, adeguatamente elaborate, aiutano le aziende a profilare gli utenti con precisione e capire o anticipare le richieste, le esigenze o i comportamenti. Il beneficio per la Supply Chain è immediato: tali previsioni, rapportate ai grandi volumi, consentono all’intera filiera di ottimizzare tutto il processo, dall’approvvigionamento: delle materie prime fino alla consegna finale.
L’Intelligenza Artificiale nel settore logistico è già utilizzata per semplificare le operazioni, ottimizzare i processi e accelerare la Digital Transformation. Meno evidente è, invece, il contributo che questa tecnologia può dare in termini di sostenibilità.
L’AI nella logistica può, infatti, favorire:
la riduzione degli sprechi e il riciclo dei materiali;
l’accuratezza delle previsioni di materiali e servizi;
l’ottimizzazione del tragitto dei veicoli (e la conseguente riduzione del consumo di carburante);
la riduzione degli interventi manuali;
la diminuzione delle mancate consegne;
l’analisi predittiva sulla saturazione di macchinari e impianti.
L’Artificial Intelligence è tanto più efficace quanto più precisi e dettagliati sono i dati messi a sua disposizione (un valido database è rappresentato dai dati raccolti attraverso i KPI di magazzino. Per questo motivo, nella collaborazione tra aziende tipica della Supply Chain, viene stimolata la condivisione e la trasparenza delle informazioni. L’operato di un’azienda diviene sempre più visibile, e la sua competitività cresce quanto più le sue scelte sono sostenibili e documentate.
Il nuovo petrolio sono i dati. Nell’era dei grandi volumi di informazioni, la capacità di usare tale patrimonio farà da spartiacque. L’AI nella Supply Chain consente ai Logistic Manager di fare grandi passi avanti non solo nell’efficienza dei processi esistenti, ma di inventarne nuovi, come, ad esempio quelli legati al riciclo e alla sostenibilità. Le aziende che intraprendono un percorso di adozione dell’AI saranno le protagoniste del futuro, grazie alla capacità di adattarsi velocemente a regole e comportamenti in continua evoluzione.