L’RPA è diventata di uso comune tra le aziende del settore tecnologico o native digitali. Tuttavia “nel settore del Retail è appena agli inizi”, secondo quanto afferma Harmit Singh, Chief Financial and Growth Officer di Levi’s. Nonostante l’adozione tardiva, però, sono diverse le aziende del Retail che stanno già apprezzando i vantaggi della Robotic Process Automation. Levi’s è una di queste: “Forniamo ai team le risorse e gli strumenti per lavorare con un approccio digital-first. I costi operativi si riducono e aumenta la soddisfazione dei collaboratori, che possono dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto”, spiega Singh. L’azienda ha implementato l’RPA sia nella vendita al dettaglio, sia in altre fasi del ciclo di business. Alle filiali di Australia e Nuova Zelanda, ad esempio, è bastato utilizzare l’RPA per automatizzare un singolo processo di fatturazione per ottenere un risparmio annuo di 500 ore lavorative.
In MAS Holdings, impresa leader del Fashion nell’Asia del Sud, invece, l’applicazione estesa dell’RPA ha permesso di ottenere un risparmio di 14mila giornate lavorative all’anno. L’azienda ha automatizzato diversi processi nell’ambito dell’assistenza ai clienti, della Supply Chain e dei servizi finanziari.
L’RPA nel Fashion, dunque, può essere utilizzata a diversi livelli e aumentare l’efficienza dell’intero processo lavorativo: la caratteristica propria di questa tecnologia, ovvero automatizzare sequenze di operazioni ripetitive, permette di ottimizzare diversi flussi di lavoro.
Nel settore Fashion Retail, le attività che maggiormente beneficiano dell’adozione dell’RPA sono quelle connesse a:
La creazione di nuovi prodotti nel settore della moda è un processo complesso che parte dalla fase di concept e si chiude con la fabbricazione in serie del nuovo prodotto e l’arrivo negli store. Se nella prima fase è ancora difficile pensare ad un utilizzo significativo di RPA (anche se esistono già strumenti di AI a supporto dei creator), nelle fasi successive, la tecnologia permette di automatizzare diverse fasi di lavoro, ottimizzando il processo e sollevando il personale da compiti a basso contenuto professionale. Il risultato è l’abbattimento dei tempi per immettere una nuova collezione sul mercato, grazie all’esecuzione in automatico di diverse lavorazioni:
La gestione efficiente della Supply Chain è un tema critico per le aziende manifatturiere di ogni settore. Ciò non significa, tuttavia, che la valutazione sulla tecnologia possa essere generalizzata. Il Fashion, infatti, ha delle caratteristiche molto specifiche, quali, ad esempio, l’eterogeneità della filiera, la variabilità delle tendenze o la stagionalità, che hanno conseguenze sulle performance sia organizzative che economiche. Il contributo dell’RPA, in tali casi, può essere molto significativo:
La realizzazione delle collezioni e dei prodotti è accompagnata da una gamma molto vasta di materiali informativi e promozionali, sia su supporti cartacei che digitali: cataloghi, schede prodotto, siti dedicati, social media, newsletter, pagine pubblicitarie. A cui si aggiunge il community management, ovvero la gestione dei riscontri da parte del target di riferimento. Data la vastità del materiale e l’importanza dei feedback ricevuti dalla community, occorrono un controllo rigoroso e un presidio attento. È proprio questo il contesto dove l’RPA può dare un importante contributo alle attività di marketing del settore Fashion Retail:
L’RPA è una tecnologia che, grazie alla sua facile implementazione e ai risultati concreti, sta avendo un forte riscontro nelle aziende di ogni settore. La semplificazione dei processi e il risparmio in ore/lavoro sono immediati e tangibili. Nel Fashion, in particolare, l’RPA permette di ottimizzare processi critici, quali la produzione delle collezioni, la Supply Chain e il Marketing. In un panorama aziendale sempre più competitivo, l'adozione dell'RPA si presenta, dunque, non solo come un vantaggio operativo ed economico, ma come una necessità per rimanere all’avanguardia ed affrontare la concorrenza: la flessibilità e il risparmio generati dall’RPA si traducono in collaboratori più coinvolti e maggiori risorse da investire.