Le Centrali Operative di Emergenza (EMS, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine) sono annoverate tra le infrastrutture critiche di pubblica utilità. Limitandosi al solo 112, il Ministero degli Interni ha sottolineato come nel 2024 le chiamate dei cittadini siano state 18 milioni, su un totale di popolazione servita, alla data, pari a 48 milioni. In tale contesto di criticità, il poter disporre della piattaforma software CAD – Computer Aided Dispatch in versione cloud, multi-tenant e multi-agency, è di fondamentale importanza, per molteplici ragioni. La prima e più importante, in un’ottica di servizio al cittadino, è l’interoperabilità tra le Centrali: la condivisione delle informazioni tra il 112 e i PSAP di secondo livello, o tra i diversi PSAP coinvolti in una missione di soccorso (ad esempio, Vigili del Fuoco e ambulanze per un incendio in un centro abitato), si traduce, nei fatti, in tempestività del soccorso, coinvolgimento delle strutture interessate, e, in fin dei conti, in migliore salvaguardia della salute e dei beni comuni. Ma non è tutto: il software CAD in cloud garantisce, infatti, una maggiore cybersecurity (delocalizzazione dei server), un aggiornamento costante e, infine, un accesso facilitato alle innovazioni tecnologiche.
L’architettura software multi-tenancy risolve alla base il problema della condivisione delle informazioni tra i titolari delle diverse “tenancy”. Semplificando il concetto, le tenancy corrispondono a servizi applicativi separati e indipendenti, che condividono, grazie al cloud, le infrastrutture, le risorse elaborative, gli spazi di archiviazione e i servizi applicativi di base ad un livello che è stato definito in fase di design della piattaforma. Il grado di condivisione delle risorse nella multi-tenancy è deciso, infatti, in funzione dell’obiettivo dell’applicazione.
Per questo motivo Life 1st, il software CAD in cloud di Beta 80, sfrutta l’architettura multi-tenancy per ospitare diverse “agency”, con un livello di condivisione delle informazioni che viene deciso a livello di configurazione della piattaforma. Ciò significa che si può scegliere, di caso in caso, fino a che punto spingere la condivisione. Le agenzie lavorano su unico database, che viene partizionato e segregato in funzione del livello di condivisione. Elementi quali, ad esempio, le mappe cartografiche, le schede delle missioni, la localizzazione dei mezzi, lo stato di occupazione delle risorse, possono esse condivisi o meno, e la scelta è fatta in fase di configurazione (e può quindi essere modificata in qualunque momento). I benefici operativi del CAD in cloud con una configurazione multi-tenancy sono evidenti e significativi:
Un caso esemplificativo è quello della Macedonia del Nord, che ha scelto l’architettura multi-tenancy per condividere e coordinare le operazioni tra il 112 e i PSAP di secondo livello in tutto il territorio nazionale, ottenendo un beneficio concreto in termini di efficacia di intervento e visibilità completa sulle missioni di soccorso.
Nel concreto delle loro attività, la criticità maggiore che incontrano le Centrali Operative è la condivisione delle operazioni di soccorso. Si pensi, ad esempio, al servizio EMS in regioni confinanti, ognuna col proprio CAD: può accadere che l’ambulanza più vicina sia quella della regione confinante, ma non può essere ingaggiata, in quanto l’esistenza del mezzo non è conosciuta. Il CAD in cloud multi-tenancy e multi-agency risolve alla base questa criticità.
Inoltre, accade non di rado che le Centrali Operative delle diverse agenzie abbiano sede in locali adiacenti: la condivisione della base informativa diviene un valore aggiunto per team che operano fianco a fianco. La condivisione delle operazioni rappresenta il salto di qualità maggiore per i servizi di emergenza, ma non è, tuttavia, l’unico che il software CAD in cloud comporta. Ve ne sono infatti altri non secondari:
Progettare un software CAD in cloud significa predisporre nativamente la piattaforma all’integrazione con servizi di terze parti. Ciò assume particolare valore in relazione alle innovazioni tecnologiche disponibili sul mercato e, in particolar modo, all’Artificial Intelligence. Life 1st è in grado, infatti, di integrare nativamente via API – Application Programmable Interface, i servizi di AI di Microsoft (Speech-to-Text, traduzione multilingua, ecc.) senza dover ricorrere a software di terze parti.
Secondo il Department of Homeland Security degli Stati Uniti, per la Centrale Operativa del futuro saranno indispensabili alcune tecnologie, tra cui figurano l’Artificial Intelligence e il Cloud Computing. Il CAD in cloud e l’integrazione nativa dei servizi di AI sono possibili già oggi e predispongono la Centrale per ogni possibile sviluppo.