La maggior parte dei top manager del Banking ritiene che la digitalizzazione dei servizi finanziari e l’adozione delle tecnologie emergenti sia il trend che influenzerà maggiormente il settore fino al 2035. È quanto emerge dalle ricerche di mercato, secondo le quali la digitalizzazione rappresenta la più grande opportunità per lo sviluppo del business nel Finance.
Una ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano mostra che nuovi attori, come, ad esempio, le challenger bank, si affacciano sul mercato, e spingono i player tradizionali verso una maggiore efficienza, qualità del servizio e flessibilità dell’offerta.
Abbattere i tempi di apertura di un conto corrente, semplificare e velocizzare la concessione di un prestito, garantire che l’assistenza ai clienti sia personalizzata e proattiva sono solo alcuni dei vantaggi connessi all’adozione di strumenti di Automazione Intelligente.
Ma da dove si parte? Il Process Mining consente di individuare quali processi conviene automatizzare e da dove arriverà il miglior ritorno dell’investimento.
Nel giudizio dei top manager del banking, la Customer Experience è seconda solo alla cybersecurity in termini di priorità strategica. Le aziende devono, dunque, avviare un percorso di progressivo e continuo aumento della qualità dei servizi offerti alla clientela, che si traduce nell’individuare le inefficienze, i colli di bottiglia o le aree di miglioramento dei processi esistenti.
Per ottenere il risultato, occorre sì, intervenire con strumenti di AI e Automazione Intelligente, ma il primo step è individuare quali processi coinvolgere. Il Process Mining consente di:
I risultati dell’analisi possono essere utilizzati per automatizzare specifiche operazioni in base a informazioni di contesto. Integrando l’Artificial Intelligence con il Process Mining è possibile, ad esempio: ridurre il tempo per la concessione di un mutuo elaborando in automatico i documenti ed effettuando l’analisi iniziale del credito; profilare i propri clienti riconoscendo le fasce di età e offrendo navigazioni ad hoc; infine, potrebbe dare efficienza ai processi “time-consuming” (ad esempio, l’antiriciclaggio) monitorando le operazioni e segnalando gli scostamenti rispetto alle soglie predefinite.
L’automazione dei processi tramite AI può essere applicata a una gamma molto ampia di processi di business, con impieghi di risorse e tempi molto diversi tra loro. Per tale motivo è opportuno fissare delle priorità che privilegino la facilità di implementazione e il ritorno degli investimenti in tempi brevi.
I processi adatti a un’implementazione veloce e con un ROI a breve termine sono quelli in cui c’è un alto volume di transazioni o dati strutturati da analizzare (facilità nell’identificare pattern di comportamento), una ripetitività nelle operazioni e la presenza di decisioni basate su regole di autorizzazione (ad esempio, apertura di una linea di credito), come nei seguenti casi:
L’utilizzo congiunto di Process Mining e Artificial Intelligence rappresenta una svolta per migliorare le performance dei processi del banking. Ciò si traduce con l’offrire alla clientela servizi efficienti, disponibili H24 e con una Customer Experience di qualità: non vale solo per il Retail, ma anche per settori apparentemente distanti dalle dinamiche dell’eCommerce, come, ad esempio, l’Energy o, appunto, il Finance. L’AI e il Process Mining rappresentano, in questa prospettiva, uno strumento di fatto necessario, che permette di rendere più attrattivi e soddisfacenti i servizi ai clienti, aumentando la fidelizzazione, e, di conseguenza, la salvaguardia del business.