Quando si parla di “Trasformazione Digitale” nel contesto delle PMI italiane, si fa riferimento a un processo evolutivo che supera la semplice adozione, in quanto prevede, spesso, un profondo cambiamento culturale, organizzativo e strategico, volto a migliorare la competitività e la produttività, attraverso l’uso consapevole e integrato delle tecnologie digitali. Tra queste, quella che dovrebbe suscitare maggiormente l’interesse delle aziende Manufacturing del Made in Italy è l’Automazione Intelligente, ovvero l’uso di AI per potenziare la Business Automation (IBPA); L’IBPA, infatti, offre il vantaggio di ottimizzare attività ripetitive, ridurre gli errori ed efficientare i processi, con piccoli investimenti iniziali e ROI a breve termine.
Ma a che punto sono davvero le PMI italiane?
Dal report dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano emerge che oltre il 60% delle PMI italiane presenta un livello di digitalizzazione di base, e solo una minoranza ha raggiunto una vera maturità digitale. Lo dimostra il fatto che, a prescindere dal livello di digitalizzazione, il 46% delle Piccole e Medie Imprese italiane ha una scarsa consapevolezza delle opportunità della Digital Transformation. Ciò è dovuto a diversi fattori:
la difficoltà di comprenderne i vantaggi (10%);
una percezione di marginalità del digitale nel proprio settore (20%);
la convinzione che i costi superino i benefici (9%).
Un rimanente 7% si dichiara del tutto disinteressato all’investimento in tecnologie digitali. Tali analisi spiegano perché tecnologie di automazione quali RPA – Robotic Process Automation e IBPA – Intelligent Business Process Automation siano utilizzate sono nel 10% dei casi.
In tale contesto vi è, però, un dato confortante. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Digital&Sustainable del Politenico di Milano, le aziende che hanno abbracciato la trasformazione digitale hanno registrato impatti positivi trasversalmente a tutte le aree aziendali, e per quel che riguarda le PMI italiane, l’impatto maggiore è stato registrato in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo.
Tecnologie quali l’AI, il BPM e l’RPA hanno portato benefici a diverse aree aziendali:
customer service (chatbot intelligenti e assistenti virtuali);
fatturazione automatizzata;
marketing automation per lead generation;
monitoraggio KPI in tempo reale;
Business Process Management (BPM) integrato con AI;
RPA per compiti ripetitivi e amministrativi.
Nello specifico del Manufacturing, inoltre, l’adozione dell’IBPA e dell’Artificial Intelligence trova terreno fertile sia nell’automazione della gestione documentale, sia nel supporto all’attività produttiva (controllo di qualità, manutenzione predittiva, efficientamento energetico).
Un ulteriore segnale positivo nei confronti dell’automazione dei processi arriva dell’Osservatorio Intelligent Business Process Automation, da cui si evince che l’adozione degli strumenti di Process Intelligence comporta una serie di benefici tangibili, tra cui:
aumento della produttività: le aziende più avanzate prevedono un incremento della produttività del 20% nei prossimi 3-5 anni. Inoltre, l’automazione consente di ridurre gli errori, migliorare la qualità e velocizzare i processi;
efficienza operativa: l’uso di AI e IoT permette di fare manutenzione predittiva, riducendo i fermi macchina e ottimizzare la gestione della logistica;
riduzione dei costi operativi e di capitale;
maggiore resilienza: le tecnologie digitali aiutano le aziende a rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle crisi geopolitiche, grazie alla flessibilità e tempestività con cui i processi possono essere modificati;
sostenibilità: il report già citato evidenzia come, nelle grandi impese, gli investimenti in sostenibilità corrispondono ad un alto grado di maturità digitale. Di contro, al diminuire della maturità digitale, cala vistosamente l’impegno verso la sostenibilità. È, questa, una relazione che le PMI dovrebbero considerare, dato che queste società registrano percentuali poco significative tanto perla maturità digitale quanto per la propensione verso la sostenibilità;
ottimizzazione delle ore lavorative: l’RPA subentra alle attività manuali, consentendo un notevole abbattimento dei costi del personale, grazie al semplice risparmio di tempo, senza considerare il valore aggiunto derivante dal reimpiego delle ore liberate in attività strategiche per il business;
diminuzione degli errori: l’automazione dei compiti ripetitivi riduce in modo significativo la possibilità di sbagli, limitando così le perdite economiche e il rischio di incorrere in sanzioni o mancate opportunità.
Va sottolineato, inoltre, che per quanto riguarda l’adozione dell’automazione di processo, il Manufacturing registra una media superiore rispetto agli altri settori merceologici, sia in Italia che in Europa.
Le PMI si trovano, dunque, di fronte a un salto di qualità da compiere: passare da un uso basilare e poco consapevole dell’automazione di processo verso un impiego più maturo e proficuo. Occorre superare la fase di adozione iniziale e utilizzare un approccio strategico, sia per gli investimenti che per i ritorni attesi. Ci si scontra, qui, con barriere culturali, ma anche organizzative e finanziarie. Le resistenza al cambiamento hanno molteplici ragioni:
atteggiamento ambiguo. Solo il 45% delle PMI esprime fiducia verso il digitale; molte aziende sono timide o scettiche.
barriere interne. Il 44% segnala resistenze al cambiamento aziendale come principale freno.
disinteresse nella formazione: il 38% non vede necessità di potenziale le proprie competenze digitali, il 30% non la offre affatto.
mancanza di visione strategica. Azioni spesso reattive, non accompagnate da una visione olistica.
infrastrutture inadeguate. Accesso limitato alla banda larga e a fondi pubblici
In un mercato che sarà sempre più interconnesso e legato a logiche di carattere digitale, come sottolinea lo studio di Grand View Research, la tendenza futura sarà quella di un’integrazione sempre maggiore tra tutte le componenti software (RPA, AI, ecc.) e i supporti hardware che abilitano l’automazione (OCR – Optical Character Recognition, sensoristica IoT, ecc.), al fine di offrire funzionalità avanzate di automation. Le PMI, più delle grandi aziende, sono chiamate a una presa di coscienza delle opportunità offerte dall’automazione di processo, e dalle possibilità che questa offre per aumentare le performance operative e ampliare il business dell’azienda.