Gli atenei sono sempre più digitali. Si moltiplicano i punti di contatto tra gli studenti e i servizi e, di conseguenza, aumenta l’esigenza di omnicanalità. Fornire una Student Experience di qualità significa, oggi, garantire coerenza informativa, dati sempre aggiornati, assenza di intoppi e fluidità dei processi, sia nei canali digitali che offline. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano: le università devono ripensare all’esperienza dello studente in ottica omnichannel, integrando sempre di più gli strumenti digitali in uso.
In tale scenario, il monitoring per l’università diventa una necessità, per assicurare accessibilità, disponibilità e il corretto funzionamento delle applicazioni. Gli atenei, dunque, devono dotarsi di strutture e strumenti per monitorare i servizi digitali.
L’innovazione tecnologica è un asset primario per le università italiane. Già nel 2022, una ricerca dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano, svolta in 31 università italiane, metteva in luce i benefici portati dagli investimenti in tecnologia:
La digital transformation è sempre più pervasiva e monitorare la qualità e disponibilità dei servizi digitali è divenuto imprescindibile. Si tratta, infatti, di un presupposto essenziale per una Student Experience di qualità, e, di conseguenza, per la capacità dell’ateneo di essere attrattivo nei confronti del proprio target. Non va dimenticato, inoltre, che il monitoraggio dei servizi digitali e delle infrastrutture informatiche è una condizione essenziale nelle politiche di cybersecurity, la cui garanzia mette al riparo le università gravi rischi, sia economici che reputazionali.
Monitorare l’ecosistema digitale delle università significa implementare un processo in grado di supervisionare in modo continuativo le attività e le prestazioni di tutte le componenti in uso:
Il monitoraggio può riguardare, ad esempio, il servizio offerto da una piattaforma di e-learning, il sito web (iscrizione agli esami, consultazione del piano di studi, adempimenti burocratici, ecc.) o le applicazioni mobile. L’insieme di tali servizi va garantito in un’ottica di omnicanalità, per cui occorre monitorare, in particolare:
Infine, gioca un ruolo importante anche la disponibilità dei servizi di assistenza, tramite helpdesk, sportelli, chatbot o virtual assistant, per offrire interventi immediati e coerenti sui diversi canali.
Le piattaforme di mercato dedicate al monitoraggio dei servizi IT hanno l’obiettivo di prevenire l’insorgere dei problemi, segnalando le anomalie prima che queste impattino sull’utenza.
Nello specifico, il monitoring prevede:
Uno studio pubblicato da Education and Information Technologies, relativo all’adozione delle tecnologie in ambito universitario mostra come gli studenti abbiano elevate aspettative nei confronti dell’università in termini di servizi digitali. Gli atenei vivono, da questo punto di vista, in un mercato altamente competitivo e hanno l’obbligo di garantire un’esperienza fluida, coerente ed efficiente. I servizi digitali, di conseguenza, devono essere progettati in un’ottica di integrazione, che metta al centro non solo l’efficienza della singola applicazione, quanto l’esperienza nel suo complesso. In tale contesto, le piattaforme di IT Monitoring rappresentano il punto cardine per garantire l’omnicanalità e la Student Experience, e, quindi, costruire un’offerta realmente attrattiva.