Oggi una delle principali sfide del settore Fashion & Retail è quella di riuscire ad inquadrare al meglio, tramite l’ascolto, il cliente che si ha davanti, capirne gusti e preferenze e studiarne il processo di relazione con il brand.
L’obiettivo del Retail Analytics è, infatti, anticipare i desideri dei clienti tramite la loro conoscenza, per offrire servizi personalizzati, sempre migliori e competitivi.
Tuttavia, tenere traccia e analizzare le diverse fasi del Customer Journey è un’attività complessa, che non può prescindere da strumenti e tecnologie ad hoc per essere davvero efficace.
La Trasformazione Digitale, negli ultimi anni, ha investito il settore del Fashion, portando con sé innovazione, nuove sfide e tool in grado di raccogliere e analizzare dati provenienti da fonti specifiche, in pochi, semplici passi. Tra i principali strumenti a disposizione dei retailer troviamo:
Analytics del sito web: l'analisi degli accessi al sito, delle pagine visitate e dei percorsi dell'utente può essere utilizzata per tracciare il comportamento dei clienti online e capire quali prodotti e servizi sono più ricercati.
Social Media Analytics: i social media sono, ormai, fondamentali per conoscere gusti e preferenze degli utenti. Commenti, reaction, post, stories, ricerche, tutto concorre a fornire un quadro dettagliato degli interessi dei consumatori in uno specifico momento. E, attraverso gli strumenti di Insight, aiutano gli addetti ai lavori a costruire campagne, offerte e ADV su misura.
Programmi fedeltà: sono un efficace strumento di analisi per il settore Fashion & Retail. Attraverso l’utilizzo di tessere nominali, reali o virtuali, infatti, è possibile ottenere facilmente dati molto specifici: anagrafica, abitudini di acquisto, preferenze sui prodotti, ecc. Ben noti presso il grande pubblico, i programmi premiano la fedeltà del consumatore con sconti, vantaggi e allo stesso tempo incoraggiano gli acquisti e raccolgono informazioni preziose.
IoT: l'utilizzo di tecnologie legate all’IoT (Internet of Things) nel settore Retail è sempre più diffuso e porta con sé diversi vantaggi relativi alla raccolta dati, volti a monitorare e migliorare l’esperienza cliente e ottimizzare i processi logistici. All’interno degli store fisici, ad esempio, i sensori tracciati possono essere collegati a dashboard per la raccolta in real-time del feedback dei clienti.
I dati provenienti dalle diverse fonti e strumenti possono, così, essere sfruttati per:
Comprendere abitudini e preferenze: dove preferisce fare acquisti l’utente? In quali periodi/fasce orarie? Tende ad acquistare capi e brand ricorrenti?
Personalizzare la customer experience: il cliente, oggi, si aspetta di essere conosciuto e riconosciuto dal retailer. Sfruttando i vantaggi dell’omnicanalità, i dati possono essere correlati al fine di garantire esperienze personalizzate, indipendentemente dalla modalità di acquisto, dal possesso della tessera fedeltà, dallo store fisico o digitale in cui si trova o dall’applicazione con la quale si collega al sito web.
Constatare la redditività del cliente: individuando i clienti con margine di spesa più alto è possibile definire programmi di fidelizzazione ad hoc e promozioni su misura.
Ma come raggruppare questi dati provenienti da fonti diverse, analizzarli e trarne informazioni utili a prendere decisioni data-driven? Le soluzioni di Business Intelligence servono a questo.
Anticipare esigenze e bisogni dei clienti reali o potenziali significa prendere decisioni strategiche, guidate dai dati.
La Business Intelligence permette, innanzitutto, la validazione dei dati del brand e della concorrenza, che devono essere trasparenti, sicuri e di qualità per servire davvero allo scopo.
La gestione efficace dei Big Data, dunque, permette di semplificare i processi e trasformare i dati stessi in opportunità preziose per il business del settore Fashion & Retail.
Tra le analisi strategiche, visualizzabili tramite dashboard grazie alla BI, troviamo, in particolare:
L'andamento delle vendite: monitorare i flussi di vendite consente di identificare abitudini ed eventuali cambiamenti, intercettare trend e anticipare variazioni della domanda. Ciò permette anche un controllo puntuale sullo stato delle scorte e una conseguente ottimizzazione dei costi, oltre che la definizione di nuove meccaniche promozionali.
L’andamento del mercato: correlare i dati provenienti da più fonti ha il grande vantaggio di restituire un quadro completo sullo stato e le possibili evoluzioni del mercato. Dal monitoraggio dei competitor all’utilizzo dell’analisi previsionale per identificare le tendenze di stagione, anche connesse a fattori esterni, studiare l’andamento del mercato attraverso la BI, assicura lo sviluppo di business plan strategici.
I dati costituiscono, dunque, un vero e proprio patrimonio per i retailer. Dotarsi dei giusti strumenti per raccoglierli, validarli e correlarli, per poi trarne reportistiche ad uso del business è il primo, fondamentale passo per sfruttare al meglio questo patrimonio e trarne un reale vantaggio competitivo.