L’uso dei servizi digitali bancari, principalmente da device mobile, è in aumento tra i consumatori italiani; il 66% afferma di utilizzare almeno uno dei canali digitali messi a diposizione dal proprio istituto. È quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio FinTech & Insurtech del Politecnico di Milano, che evidenzia una forte predisposizione degli utenti verso nuovi servizi finanziari (ne è un esempio il credito embedded, che prevede l’accesso diretto al finanziamento in fase d’acquisto).
Nel mercato Finance, inoltre, già da tempo si sono affacciati nuovi attori e servizi, come ad esempio le Challenger Bank o il BaaS (Bank-as-a-Service), che imprimono una forte accelerazione a tutto il settore. Le aziende del Finance, di conseguenza, devono puntare con decisione verso l’ottimizzazione dei processi e la creazione di nuovi servizi, pena il degrado della Customer Experience e la perdita dei clienti. E in questo contesto, la Robotic Process Automation (RPA) e l’Artificial Intelligence giocano un ruolo centrale, in quanto migliorano le performance operative e consolidano il rapporto di fiducia col cliente, grazie all’efficienza e alla precisione dei servizi offerti.
Amministrazione, Sviluppo e Customer Service sono tra i dipartimenti aziendali in cui l’IBPA (Intelligent Business Process Automation), ovvero l’uso combinato di RPA e AI, trova la sua maggiore applicazione. Lo dimostra una ricerca dell’Osservatorio Intelligent Business Process Automation del Politecnico di Milano, trasversale ai diversi settori di mercato. Ciò vale anche per il Finance: i casi d’uso più diffusi riguardano, infatti, tanto l’ottimizzazione dei processi di back-end, quanto la promozione dei servizi e la cura dei rapporti con la clientela.
Tra i principali use case relativi all’uso di RPA e AI nel Finance, troviamo:
Il potenziale d’uso di RPA e AI è molto ampio, e trova applicazione in tutti i contesti in cui vi siano processi ripetitivi uniti ad analisi contestuali, quali, ad esempio, la conformità normativa, l’audit e il reporting, le operazioni di tesoreria, o, infine, il trading automatizzato. Va valutato, tuttavia, il rapporto costo/beneficio caso per caso, al fine di stimare l’effettivo ritorno degli investimenti, che non può essere dato per scontato.
L’Osservatorio Artificial Intelligence del Politenico di Milano documenta come il Finance sia un settore di punta nell’uso dell’AI, secondo solo all’Energy, e con una crescita degli investimenti nel 2023 maggiore del 20% rispetto al 2022. La ricerca evidenzia come l’AI sia utilizzata principalmente per il monitoraggio dei dati di mercato, finalizzato al trading e alle opportunità di acquisto. In tale ambito vi è un utilizzo preponderante degli Analytics rispetto all’automazione, che costituirebbe una parte residuale del processo. Lo stesso dicasi per la Fraud Detection, in cui l’istruzione del Machine Learning (transazioni sintetiche, classificazione dei falsi positivi, ecc.) costituisce gran parte dell’attività.
Al fine di trarre valore reale dell’uso di strumenti di RPA e AI, però, occorre che si verifichi un vero e proprio cambiamento culturale in azienda, in particolare per quel che riguarda l’introduzione di un approccio data-driven nell’operatività quotidiana. L’automazione dei flussi e le analisi sulle informazioni richiedono, dunque, sia la strutturazione della raccolta dati, sia la formazione continua dei dipendenti, per sviluppare tecniche e competenze analitiche, al fine di interpretare i risultati ottenuti e prendere decisioni informate.