L’ecosistema digitale delle università è sempre più composito e variegato. Si pensi, ad esempio, alle piattaforme di e-learning, al portale studenti, ai servizi amministrativi online, alle biblioteche digitali, ecc. In tale contesto, l’IT monitoring per gli atenei rappresenta uno dei cardini per garantire la continuità dei servizi digitali, ridurre i costi e migliorare la Student Experience. Il downtime delle applicazioni, il troubleshooting e l’impegno di risorse extra creano un danno non solo economico, ma anche di reputazione. Fluidità nella fruizione dei servizi, integrazione tra le applicazioni, coerenza delle informazioni e design delle interfacce condizionano l’esperienza utente, la cui ottimizzazione è tra gli obiettivi prioritari per le università in Italia, come emerge da una ricerca dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano. Lo stesso vale anche per gli atenei statunitensi, sempre all’avanguardia quando si tratta di innovazione.
L’inefficienza nella gestione dei servizi IT può generare costi elevati, che rischiano di pesare sui bilanci degli atenei, in termini di spreco di risorse e necessità di aumentare le capacità elaborative per far fronte ai disservizi. Il monitoring delle risorse IT si pone come rimedio efficace a tale criticità e costituisce una leva strategica per migliorare la qualità del servizio. Per raggiungere tale obiettivo, il monitoraggio dei servizi digitali offerti agli utenti (studenti, corpo docente, personale di staff, ecc.), deve concentrarsi sugli elementi maggiormente critici. Tra questi:
Con un approccio strategico all’IT monitoring per gli atenei come quello appena descritto, è possibile ottenere una serie di risparmi indotti, derivanti, ad esempio, dalla riduzione del numero dei server (risparmio energetico, costi di manutenzione, ecc.), oppure dalla riduzione del downtime (maggiore produttività del personale interno), o, infine, dal minore impegno del personale IT per risolvere le criticità.
L’implementazione di un servizio di monitoring IT richiede alle università un impegno sia economico che organizzativo, che per le realtà più piccole potrebbe rivelarsi critico. Vi sono, però, diversi modelli e approcci che consentono di superare tale difficoltà:
Un ultimo aspetto da sottolineare riguarda la cybersecurity. Il monitoraggio dei servizi IT si concretizza nel controllo costante e continuativo dell’utilizzo delle risorse, a livello infrastrutturale, applicativo e di rete, garantendo prestazioni ottimali e identificando tempestivamente eventuali anomalie. Ciò rappresenta il pillar su cui si fondano tutte le policy di cybersecurity. Non è casuale, infatti, che le piattaforme di mercato citate includano funzionalità di sicurezza informatica, quali, ad esempio, il rilevamento di attività sospette presenti nei log di sistema, il controllo di integrità dei file di sistema, infine, l’alert per i tentativi di accesso non autorizzati.
Riduzione dei costi, continuità del servizio e integrità dei dati: il monitoring IT è il fulcro su cui costruire l’università digitale, garantendo un elevato livello di Student Experience e sicurezza.