Calcolare l’efficienza dei processi logistici è una priorità per ogni Logistic Manager. Senza un monitoraggio sistematico dei flussi di magazzino, si rischiano cali significativi nei profitti e nella soddisfazione del cliente finale. In un contesto competitivo come quello attuale, dove la rapidità e la precisione delle consegne sono diventate fattori critici di successo, la capacità di misurare le performance logistiche non è più un’opzione, ma una necessità.
Per operare al meglio, è necessario affidarsi alla lettura dei KPI di magazzino: indicatori di prestazione che permettono di misurare e migliorare ogni fase del processo logistico. Questi strumenti aiutano a individuare inefficienze, ottimizzare le risorse e prendere decisioni basate su dati concreti.
I KPI di magazzino (Key Performance Indicator) sono strumenti fondamentali per valutare l’efficienza operativa. Consentono di identificare punti di forza e debolezza, supportando decisioni strategiche e operative. Monitorare questi indicatori significa avere il controllo sui flussi, sulle giacenze e sulle attività in programma, migliorando la produttività e la soddisfazione del cliente.
Inoltre, i KPI permettono di confrontare le performance nel tempo, tra diversi magazzini o reparti, e di verificare l’efficacia delle azioni correttive. In un’ottica di miglioramento continuo, rappresentano il ponte tra la strategia aziendale e l’operatività quotidiana.
Per conoscere lo stato di salute di un magazzino è necessario partire dai dati. Il WMS (Warehouse Management System) è il primo strumento da adottare. Tuttavia, per essere davvero efficace, deve facilitare l’analisi dei dati da parte del Logistic Manager, offrendo una dashboard intuitiva e completa.
I KPI possono essere suddivisi in diverse categorie, tra cui:
KPI di produttività (es. ordini evasi per ora)
KPI di qualità (es. accuratezza del picking)
KPI di efficienza (es. tempo medio di evasione)
KPI di inventario (es. rotazione delle scorte)
KPI di servizio (es. livello di soddisfazione del cliente)
Questa classificazione aiuta a mantenere una visione equilibrata tra velocità, precisione e impatto sul cliente finale.
Uno dei KPI più rilevanti è l’indice di rotazione delle scorte, che misura la velocità con cui le scorte si trasformano in ordini. Un valore elevato indica un magazzino ottimizzato e una riduzione dei costi di stoccaggio.
Formula Indice di rotazione delle scorte = Flusso in uscita / Giacenza media
Per migliorarlo, è fondamentale potenziare la capacità di previsione della domanda attraverso strumenti di analisi avanzata, come modelli predittivi basati su AI e machine learning. Secondo l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, la puntualità delle consegne e la rotazione delle scorte restano tra i KPI più rilevanti per misurare l’efficienza logistica nel 2025, soprattutto in contesti ad alta variabilità della domanda.
Accuratezza del picking. Il picking è una delle attività più complesse e impattanti. Un errore in questa fase genera resi, costi aggiuntivi e insoddisfazione del cliente. L’accuratezza del picking misura la percentuale di ordini prelevati correttamente.
Formula Accuratezza del picking = (Totale ordini – Resi di prodotti errati) / Totale ordini × 100
Tecnologie come il picking automatico, il voice picking e l’RFID possono aumentare la precisione, riducendo gli errori umani e velocizzando le operazioni.
Per ottenere una visione completa e in tempo reale delle performance logistiche, è fondamentale dotarsi di un WMS avanzato come Stockager® Suite. Questo sistema consente di:
Visualizzare i KPI in dashboard personalizzate
Automatizzare la raccolta e l’analisi dei dati
Integrare tecnologie come RFID, voice picking e sistemi di visione
Supportare decisioni data-driven
Un WMS moderno non si limita a gestire le operazioni, ma diventa un vero e proprio strumento di business intelligence per la logistica. Inoltre, consente di impostare alert e soglie critiche, facilitando l’intervento tempestivo in caso di anomalie.
Oltre ai KPI citati, ogni azienda può definire indicatori personalizzati in base alla propria configurazione logistica. Per scegliere quelli più adatti, è utile rispondere a queste 5 domande:
Quali sono gli obiettivi chiave del processo logistico?
Quanti operatori sono impiegati in magazzino?
Quali sono le attività prioritarie da garantire?
Qual è l’attuale livello di soddisfazione della clientela?
I dati raccolti sono sufficienti per condurre le analisi?
Condividere queste risposte con il team operativo consente di allineare gli obiettivi e migliorare l’efficacia delle azioni correttive. Inoltre, è utile definire una periodicità di revisione dei KPI, per adattarli all’evoluzione del business e del mercato.