Il backup in cloud fa parte di quella strategia che ciascuna organizzazione deve mettere in campo nel suo piano complessivo di protezione dei dati e affinché sia garantita la continuità operativa in caso di attacco o incidente. E poiché il ricorso alla “nuvola” ormai rappresenta una costante nei percorsi di digitalizzazione delle imprese italiane, come si ricava dalle evidenze dell’ultimo Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, anche la scelta della soluzione di backup più adatta deve prendere in considerazione le possibilità offerte dal cloud.
AWS (Amazon Web Services) oggi è il più grande provider di servizi cloud a livello globale. Attraverso le sue 26 Region, di cui una presente in Italia, fornisce oltre 200 servizi completi, tra cui calcolo, archiviazione, database e, ovviamente, backup in cloud. La questione del backup è centrale non soltanto ai fini della protezione dei dati, ma anche dal punto di vista dei requisiti di compliance richiesti dalla normativa vigente che, per l’Italia e l’Europa, fanno riferimento al GDPR.
Sicurezza e compliance sono i due pilastri su cui AWS poggia la sua offerta di backup in cloud che, vista la sua posizione di leadership a livello mondiale, assume un valore paradigmatico per affrontare adeguatamente questo tema. Ad esempio, il primo consiglio degli esperti di AWS è che il piano di disaster recovery (ovvero il processo di preparazione, risposta e recupero da un disastro) deve essere un sottoinsieme del piano di business continuity dell’organizzazione e deve incorporare le procedure di AWS Backup. Il che implica la necessità, per le figure IT presenti in azienda o incaricate esternamente, di conoscere AWS Backup in maniera tale che l’organizzazione possa continuare a svolgere le sue normali attività con un’interruzione del servizio minima o nulla in caso di disastro. Questo suggerimento va di pari passo con l’automazione e la distribuzione dei criteri del backup in cloud per consentire di diminuire il carico di lavoro manuale e di ridurre il rischio di errori umani.
I principali servizi di backup in cloud di AWS sono offerti tramite Amazon Simple Storage Service (Amazon S3) che propone una gamma di classi di archiviazione che si possono scegliere in base ai requisiti di accesso ai dati, alla resilienza e ai costi dei propri carichi di lavoro. Le classi di archiviazione S3, infatti, sono costruite in maniera tale da fornire l’archiviazione in funzione dei vari caso d’uso: da quelli con esigenze di prestazioni impegnative o che presuppongono requisiti di residenza dei dati, fino a quelli per i quali non è necessario un accesso istantaneo continuativo. Oltre ad Amazon S3, per il backup ibrido c’è invece AWS Storage Gateway che permette da un lato di preservare gli investimenti fatti in soluzioni di backup specifiche come Veeam o Commvault, dall’altra di semplificare la gestione dell’archiviazione per gli ambienti ibridi. Per ulteriori dettagli su Amazon S3 e su AWS Storage Gateway si rimanda alle pagine dedicate del colosso americano.
Il primo vantaggio del backup in cloud è quello della durabilità dei dati pari a 99,999999999% che, nel caso di AWS, prevede che copie di tutti i dati caricati in Amazon S3 vengano create e caricate su almeno tre dispositivi in un’unica Region. Il secondo è quello della flessibilità e scalabilità che discende dal fatto che non occorre acquistare ogni volta risorse IT per aumentare la propria capacità di storage. Da qui deriva anche una maggiore efficienza di costi, poiché le tariffe di un backup in cloud si fondano sui consumi effettivi e non sull’infrastruttura. Il quarto vantaggio, infine, garantisce quei parametri di sicurezza e compliance accennati in precedenza, poiché data center e architettura di rete sono creati per gestire al meglio gli accessi, rilevare attività irregolari e crittografare i dati. Tutti questi vantaggi presuppongo che ci sia un partner di AWS con il quale selezionare la soluzione di backup in cloud o ibrido più adatta al proprio fabbisogno. Come dimostrano i casi di successo in cui questo è avvenuto, uno dei quali si può approfondire cliccando qui.