Il nuovo approccio ai servizi digitali e la recente pandemia hanno spinto tutti i settori di attività – in particolare quello pubblico – a lanciarsi in complessi processi di digital transformation.
Gli utenti sono sempre più esigenti e si aspettano di vivere esperienze digitali impeccabili. Realtà come Amazon, Netflix e Uber sono diventate il metro di paragone per giudicare la qualità dei servizi e delle app messe a disposizione dai cosiddetti “business tradizionali”: banche, assicurazioni, compagnie aeree, catene di supermercati, comuni di residenza e persino università.
Gli studenti sono una categoria di utenti estremamente preparata, che pone sempre più attenzione sulla qualità dell'intera esperienza universitaria. Di conseguenza, la reputazione di un ateneo viene sì influenzata da espetti legati all'offerta didattica, ma non solo. Ed è per questo che i più importanti istituti di formazione stanno oggi riprogettando i percorsi digitali a disposizione degli studenti.
Nel farlo, vanno incontro a un inevitabile aumento della complessità dell’infrastruttura IT, che necessita di essere governata e monitorata, al fine di garantirne il perfetto funzionamento.
Dynatrace per il settore Education ha proprio questo scopo.
Dal punto di vista IT, infatti, la cosiddetta Student Experience è il risultato finale di un ingranaggio complesso e distribuito che coinvolge tecnologie cloud, architetture a microservizi, sviluppi eseguiti secondo una logica Agile e molto altro ancora. Assicurarne la perfetta efficienza è un’operazione che può rivelarsi particolarmente ardua, specialmente in uno scenario in cui le risorse a disposizione sono limitate.
Dynatrace è una piattaforma di software intelligence che aiuta il settore Education a innovare più rapidamente senza essere sopraffatto dalla complessità. Nasce per fornire risposte e automazione intelligente basata sui dati, con lo scopo di abilitare interazioni digitali sicure e impeccabili, cioè prive di errori, veloci e sempre disponibili.
La dinamicità dei moderni ambienti ibridi e multicloud, nonché la frenetica frequenza dei cambiamenti, hanno reso obsoleti molti strumenti e tecnologie necessari per monitorare le infrastrutture e i servizi IT. Recenti indagini globali evidenziano che i reparti IT spendono circa il 40% del tempo solo per “far funzionare le cose”. E il settore Education non fa eccezione.
L’adozione della piattaforma Dynatrace porta con sé numerosi vantaggi per il settore, che coinvolgono non solo i reparti IT, ma anche i vari attori che partecipano giornalmente nella vita dell’ateneo, studenti, docenti, personale amministrativo.
Innanzitutto, Dynatrace permette agli atenei di ottenere un’osservabilità end-to-end e full-stack degli ambienti più complessi, in modalità completamente automatica. È, così, possibile evitare i classici punti ciechi e azzerare il tempo impiegato per tutte le operazioni di configurazione manuale.
Il motore di intelligenza artificiale alla base della piattaforma fornisce risposte precise sulla causa di eventuali anomalie, evidenziando le componenti coinvolte e l’impatto sugli utenti. Oltre a guidare i tecnici verso una rapida risoluzione, tali risposte possono alimentare dei workflow di automazione personalizzati, in grado di gestire le anomalie prima ancora che siano percepite dagli utenti.
Inoltre, il 93% dei 1.300 CIO intervistati in una recente indagine globale, sostiene che automazione e AIOps sono la chiave per mitigare la carenza di risorse qualificate sul mercato e allontanare lo spettro del burnout dai propri addetti IT.
Anche i team di sicurezza affrontano delle sfide sempre più ardue: sono bersagliati da notifiche di sospette vulnerabilità (il 75% si rivelano falsi positivi) e non hanno più il tempo di verificare le applicazioni prima che siano rilasciate, specialmente quando vengono applicate pratiche DevOps. Ciò espone gli atenei a minacce difficili da rilevare prima che sia troppo tardi.
Il modulo di Application Security, integrato nella piattaforma Dynatrace, aiuta gli specialisti della sicurezza a individuare continuamente e automaticamente tutte le vulnerabilità nel codice e nelle librerie di terze parti lungo l’intero ciclo di sviluppo. Inoltre, consente di bloccare in tempo reale numerose tipologie di attacco.
Fruire di servizi IT più efficienti e sicuri ha un impatto positivo sulle attività quotidiane degli studenti. Il rispetto dei livelli di servizio garantisce la massima disponibilità del sito e delle app messe a disposizione dall’ateneo, riducendo il tempo passato agli sportelli fisici in favore di una gestione amministrativa sempre più self-service. In questo modo, anche il personale amministrativo e di segreteria viene sollevato da parte del lavoro e può dedicarsi sia ad altre attività, sia a fornire supporto maggiore per quei problemi che gli studenti non possono risolvere in autonomia.
Il tempo risparmiato nella gestione dell’ordinario e delle anomalie può, dunque, finalmente essere dedicato all’innovazione e alla sperimentazione di nuove tecnologie, tra cui quelle dedicate alla didattica a distanza, elemento differenziante soprattutto a seguito della pandemia Covid-19.
Anche dal punto di vista della sicurezza, gli effetti sono immediatamente misurabili: ogni transazione può essere svolta senza rischi e nel pieno rispetto della privacy – elemento oggi imprescindibile.
Servizi digitali sempre più efficienti, però, non bastano a soddisfare a pieno le esigenze delle nuove generazioni. Quest’ultime, infatti, stanno mostrando sempre di più una rinnovata sensibilità verso i temi ambientali, e questo li spinge a fare scelte più consapevoli non più basate solo su fattori opportunistici. Si prevede che questo influenzerà sempre di più anche la scelta relativa all’università da frequentare e alla modalità in cui seguire le lezioni (in presenza, online o in formato ibrido).
Non è un caso se molte organizzazioni pubbliche e private stiano inserendo in agenda la riduzione del proprio impatto ambientale.
Per venire incontro a questa esigenza, Dynatrace ha recentemente lanciato un’app progettata per aiutare i manager a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale. La Carbon Impact App fornisce informazioni in tempo reale sull’impronta di carbonio dell’ecosistema ibrido e multicloud di un’organizzazione, e offre indicazioni precise e immediatamente attuabili per ridurre l’impatto ambientale.
Lo strumento sfrutta le formule della Cloud Carbon Footprint ed è stato realizzato con il supporto della Sustainable Digital Infrastructure Alliance (SDIA), in modo da allineare le principali metriche di consumo con il loro contributo all’impronta di carbonio.
In ambito universitario, Dynatrace vanta oggi diversi casi di successo. Uno dei più rappresentativi è certamente quello dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che dopo una lunga fase di analisi ha scelto la piattaforma di software intelligence come elemento cardine per la sua strategia di osservabilità.
Selezionata anche per la semplicità di configurazione e la flessibilità nell’integrazione, la piattaforma Dynatrace è oggi utilizzata per il monitoraggio full-stack del sistema informativo dello studente (SIS).
Oltre che per gestire le prestazioni del parco applicativo dell’ateneo, la soluzione è pienamente integrata con gli strumenti di IT Service Management (ITSM), IT Business management (ITBM) e Governance Risk and Compliance (GRC) dell’università.
Questo approccio consente di rilevare e gestire qualunque anomalia prima ancora che gli studenti percepiscano un degrado delle prestazioni dei servizi. Al contempo, contribuisce a ridurre il tempo sprecato nei tavoli di crisi (le cosiddette “war room”) e nella gestione di attività manuali, ripetitive e time consuming che drenano le energie dei reparti IT.
Vediamo, dunque, che i benefici derivanti dall’adozione della piattaforma Dynatrace nel settore Education travalicano i confini dei reparti IT e sono immediatamente percepibili dalle numerose figure che ruotano attorno alla vita di un ateneo. Oltre a incrementare il livello di soddisfazione degli universitari, un’ottima Student Experience si traduce in una migliore reputazione e in un efficientamento dell’uso delle risorse, aspetto sempre più all’attenzione del grande pubblico.