Dynatrace e Azure, il cloud pubblico di Microsoft, possono fare la differenza a sostegno di quella DAD (didattica a distanza) universitaria che ormai abbiamo imparato a conoscere. Beta 80, infatti, ha utilizzato entrambi per aiutare più di un ateneo a rispondere al carico enorme che ha investito i sistemi IT. Nel momento in cui tutta la didattica è diventata online, così come molte delle attività svolte dai docenti e dal personale tecnico-amministrativo, il numero delle sessioni è passato dall’ordine delle migliaia al milione in contemporanea. Infrastruttura, applicazioni e reti sono state sottoposte a una sollecitazione mai subita in precedenza. Motivo per il quale Beta 80 ha dovuto accompagnare le università che si sono rivolte ai suoi esperti a ridisegnare architettura e servizi in funzione di questo nuovo scenario. Anche oggi, mentre si sta tornando a una progressiva normalità caratterizzata da una dimensione ibrida (a distanza e in presenza) nell’accesso a lezioni ed esami, poter contare su Dynatrace e Azure rappresenta una garanzia.
Prima di entrare nel merito delle due soluzioni selezionate per rendere la DAD universitaria resiliente ed efficace, va fatta una premessa. Beta 80 da anni affianca organizzazioni complesse di classe enterprise alle prese con la digital transformation. In questa veste, oltre a sviluppare software ad hoc per settori come quello della logistica o della Public Safety, è diventato partner di alcuni dei più importanti vendor di tecnologie a livello globale. Dynatrace e Azure sono due di questi, come si può ricavare dal fatto che Gartner colloca l’uno tra i leader nel suo Magic Quadrant for Application Performance Monitoring (APM) e l’altro in quello dedicato a Cloud Infrastructure and Platform Services. Il riconoscimento della nota società di consulenza statunitense attesta da una parte che Dynatrace è una delle migliori piattaforme per il monitoraggio full-stack e la gestione delle performance delle applicazioni, dall’altra che Azure è ai primi posti tra le principali piattaforme di public cloud presenti sul mercato.
Beta 80 ha proposto Azure per ottimizzare il journey to cloud di quei sistemi che nel contesto universitario necessitavano di maggiore scalabilità in senso orizzontale e verticale. Poiché tuttavia la migrazione non ha riguardato gli ambienti IT nel loro insieme, Beta 80 ha fatto in modo di integrarli in un unico stack in grado di comprendere risorse multiple sia on-premise sia su Azure o sul cloud di terzi. Ciò che la DAD ha reso evidente, infatti, è stata l’importanza di dover offrire delle performance in linea con una student experience di qualità. Tant’è vero che, prima della messa in produzione della nuova soluzione, si è proceduto a un tuning accurato dal punto di vista infrastrutturale e applicativo per verificare che i tempi di risposta all’utente finale fossero adeguati alle attese. Gli atenei che hanno continuato a permettere la partecipazione alle lezioni e l’accessibilità agli altri servizi anche da remoto sono le stesse che occupano i primi posti nell’ultima classifica Censis delle università italiane.
L’importanza dell’observability per la user experience
Dynatrace aggiunge ad Azure la capacità di assicurare una visibilità completa sull’ambiente IT eterogeneo delle università. Non soltanto, perciò, sul parco applicativo, come si potrebbe supporre dalla sua appartenenza alle tecnologie APM, ma anche su infrastruttura, reti ed esperienza utente. Un approccio che si deve a quella che viene definita observability con cui è possibile condurre un monitoraggio esteso sui diversi layer che fa partire automaticamente degli alert qualora si riscontrino delle anomalie. In questo modo si può intervenire tempestivamente prima che il problema generi un degrado delle prestazioni che abbia ricadute sulle user experience. Si pensi ad esempio a cosa possa significare per la DAD universitaria l’impossibilità anche temporanea di potersi iscrivere a un esame o il mancato accesso ai materiali didattici. Dynatrace, grazie al motore di intelligenza artificiale integrato al core, minimizza questi rischi mettendo a disposizione funzioni evolute di Root Cause Analysis per accelerare le azioni di rimedio e per conferire sicurezza supplementare tramite un punto di vista univoco. Questa è una delle ragioni per cui Beta 80 ha scelto Dynatrace, insieme ad Azure, a beneficio del mondo universitario.