Dynatrace è la risposta a una precisa necessità delle imprese: accelerare il percorso di trasformazione digitale potendo, allo stesso tempo, monitorare il complesso ambiente IT. Piattaforme cloud e multi-cloud sempre più complesse stanno mettendo sotto sforzo i reparti IT delle imprese: le applicazioni cloud-native sono distribuite su centinaia o persino migliaia di microservizi che sono ospitati su varie versioni di infrastrutture multi-cloud o ibride. La necessità di accelerare il percorso di trasformazione digitale, imperativo per restare competitivi rispetto ai concorrenti, spesso si infrange contro il muro delle scarse risorse disponibili all’IT.
Per far fronte a questa situazione, le imprese hanno implementato molteplici soluzioni di monitoraggio full stack: ma il risultato è stato di creare un ambiente ancora più complesso e ancora più difficile da gestire appieno. Gran parte del tempo del reparto IT viene, inoltre, ancora speso per le attività di base, che sono a scarso valore aggiunto. Poiché queste ultime sono altresì ripetitive, le aziende stanno cercando nuovi modi per automatizzare questo tipo di operazioni, liberare le risorse umane per dare valore al business dell’impresa e, quindi, poter accelerare ulteriormente la trasformazione digitale.
Dynatrace si pone, quindi, come una piattaforma di software intelligence all-in-one che semplifica la complessità del cloud aziendale e accelera la trasformazione digitale. Al centro della sua offerta c’è l’IA Davis e una completa automazione con l’obiettivo di fornire risposte chiare sulle prestazioni delle applicazioni, sulla loro infrastruttura sottostante e l’esperienza d’uso degli utenti finali. Nel Magic Quadrant per i software di Application Performance Monitoring (APM) del 2020, Dynatrace è stata inserita da Gartner fra i leader per il decimo anno consecutivo; per il terzo anno consecutivo è stata la società migliore per completezza della visione e ha ricevuto inoltre il punteggio più alto in cinque delle sei capacità critiche, IT Operations, DevOps Release, Application Support, Application Development e Cloud Ops.
Dynatrace è una piattaforma di software intelligence che integra nativamente APM, monitoraggio dell’infrastruttura, gestione dell’esperienza digitale e analisi del business digitale con AIOps integrato, tutto assistito nel contesto dal motore di Artificial Intelligence (AI) deterministico che è alla base della piattaforma stessa. Si tratta di una soluzione che permette alle imprese di monitorare nel dettaglio le prestazioni del proprio ambiente cloud. Ogni singolo avvenimento viene monitorato e registrato: le imprese possono tenere traccia di ogni dipendenza e ogni relazione fra i vari elementi dell’infrastruttura per identificare sul nascere eventuali anomalie delle prestazioni e inefficienze.
L’implementazione di Dynatrace garantisce un’osservabilità avanzata. Le aziende, per esempio, possono:
La piattaforma Dynatrace può essere integrata con Amazon Web Services, Azure, Google Cloud Platform, Red Hat OpenShift, Kubernetes, VMWare Tanzu Application Service e molteplici ambienti operativi. Il vantaggio di Dynatrace è la capacità di analizzare le prestazioni di un’applicazione anche quando e se quest’ultima attraversa molteplici ambienti cloud e ibridi.
Oltre all’offerta APM, Dynatrace include servizi per l’AI Operations, l’infrastructure monitoring e le BizDevOps. I partner di Dynatrace possono, quindi, impiegare appieno le loro risorse e la loro esperienza per costruire un’offerta di servizi avanzata per guidare l’automazione e l’innovazione attraverso l’intera impresa.
Dynatrace offre vari canali per ricevere avvisi sui problemi rilevati nel proprio ambiente IT. Oltre a usare canali convenzionali, come le email, Dynatrace può essere facilmente integrato con altri software come Slack e OpsGenie. Soprattutto, è disponibile una pratica applicazione mobile di Dynatrace per iOS e Android attraverso cui ricevere una notifica push direttamente sul proprio dispositivo mobile. Inoltre, i problemi rilevati nelle ultime 72 ore sono disponibili e aggiornati, in modo che l’utente possa tenere traccia delle interruzioni di servizio più recenti e sapere come e se sono state risolte anche da mobile.
Secondo un’indagine condotta da Vanson Bourne su 700 Chief Information Officer di grandi aziende con oltre mille dipendenti e commissionata da Dynatrace, in media le aziende usano dieci soluzioni di monitoraggio per i loro stack tecnologici. Il 63% dei CIO intervistati, inoltre, ritiene che la complessità del proprio ambiente cloud abbia ormai superato la capacità di gestione umana.
Dynatrace è completamente automatico; dall’implementazione fino alla discovery e alla mappatura delle dipendenze. Si tratta di una soluzione full stack, che cioè include la comprensione e la mappatura di tutte le relazioni e le interdipendenze dall’esperienza dell’utente finale attraverso l’intera infrastruttura a livello di codice.
Un singolo agente (OneAgent) si occupa della discovery e dell’instrumentation al fine di raccogliere dati relativi al monitoraggio di qualunque componente dell’infrastruttura IT. Avere un solo agente è un approccio innovativo che distingue Dynatrace: fa risparmiare tempo agli amministratori di sistema e permette loro di concentrarsi su altre operazioni a valore aggiunto e più critiche per il successo dell’impresa. A partire dai dati raccolti dal OneAgent di Dynatrace viene realizzata una mappa topologica (chiamata Smartscape) dell’ambiente cloud dell’impresa che visualizza in modo dinamico le relazioni fra tutti i componenti delle applicazioni in modo incredibilmente dettagliato. Infine, l’IA Davis analizza tutte queste informazioni per fornire risposte, non semplicemente dati. In questo modo le aziende possono sapere quando c’è un problema, come sta impattando il business e la sua causa in modo da poterlo sistemare rapidamente. Anziché usare il proprio tempo per capire quale sia la causa del collo di bottiglia o dell’interruzione del servizio, grazie a Dynatrace e all’IA Davis le aziende possono usare quel tempo per risolvere il guasto o l’inefficienza e ripartire.
Le imprese possono, per esempio, configurare parametri come il tempo di risposta di un’applicazione o la latenza delle transazioni applicative per creare delle soglie personalizzate. Al superamento di tale soglia – per esempio, un’applicazione sta impiegando più tempo del previsto a eseguire un’operazione e quindi sta creando disservizi ai clienti – Davis invia automaticamente una notifica all’app mobile o via email affinché il personale IT possa immediatamente occuparsi del problema: i tempi di reazione sono notevolmente ridotti, la soddisfazione dei clienti, che ottengono una reale assistenza, aumenta.
L’approccio DevOps allo sviluppo e all’operatività delle applicazioni sta cambiando il modo di monitorare e creare il software nelle imprese. L’obiettivo è semplice: l’approccio a silos dev’essere abbandonato; lo sviluppo deve pensare all’operatività tanto quanto quest’ultima deve fornire al reparto di sviluppo feedback utili per comprendere quali siano le priorità. Il nuovo approccio è quello di una pipeline CI/CD (Continuous Integration/Continuous Delivery): le applicazioni vengono continuamente evolute implementando nuove funzioni regolarmente.
Dynatrace è l’elemento che massimizza l’approccio alle DevOps: le imprese ritengono che l’osservabilità avanzata sia un elemento imprescindibile già nella fase di pre-produzione, perché massimizza l’analisi delle prestazioni delle applicazioni, la disponibilità dei servizi e il benessere generale dell’infrastruttura. Inoltre, l’inclusione dell’IA Davis, un marchio di fabbrica di Dynatrace, garantisce agli sviluppatori un contributo tangibile nel rilevamento dei problemi già durante lo sviluppo delle applicazioni, accelerando il deployment e migliorando i risultati del business. L’identificazione delle cause del problema a livello di codice, poi, è determinante per accelerare la correzione. Infine, garantisce un costante monitoraggio per assicurare che il rilascio di una nuova versione del software non abbia un impatto negativo sulle prestazioni.
Dynatrace e ServiceNow si integrano nativamente. Le due soluzioni permettono di automatizzare il processo di rilevamento di un alert in Dynatrace con l’apertura di un ticket in ServiceNow. Il processo di lavoro può, poi, essere eseguito manualmente oppure in automatico.
I vantaggi dell’integrazione di Dynatrace con ServiceNow sono molteplici:
Poiché Dynatrace invia dati sugli alert degli eventi a ServiceNow, le imprese hanno un’osservabilità completa, incluso tracciamento e metriche a livello di codice, per eliminare proattivamente le interruzioni di servizio.
Dynatrace sfrutta sia il real-user monitoring sia il synthetic monitoring per garantire alle aziende la più ampia offerta per la User Experience Management. Catturare le transazioni delle visite di ogni utente con la soluzione di real-user monitoring permette di identificare facilmente chi ha avuto un problema e capire qual è stato il contesto che ha scaturito tale problema per valutare l’impatto sul business. Fra i parametri valutati ci sono la corretta disposizione degli elementi dell’interfaccia utente, l’analisi delle prestazioni dei content provider di terze parti e di tutta l’infrastruttura sottostante sia che l’utente arrivi da browser sia che stia usando un’applicazione mobile nativa.
Il synthetic monitoring offre, invece, gli strumenti per effettuare test sparsi dall’interno dell’infrastruttura IT dell’impresa: in questo modo, per esempio, le aziende possono avere insights di valore prima ancora che un’applicazione web sia attiva replicando le esperienze degli utenti e sfruttando molteplici agenti oppure valutare le prestazioni in aree geografiche dove il traffico è ancora ridotto. La soluzione di synthetic monitoring di Dynatrace emula i principali browser desktop e mobile al mondo per simulare una reale customer journey da ogni parte del mondo. Il synthetic monitoring, quindi, assicura che le principali transazioni degli utenti funzionino sempre al meglio, anche quando, per esempio, non c’è traffico proveniente da un determinato sito o applicazione.
L’unione di queste due soluzioni viene riassunta in una piattaforma di User Experience Managament digitale flessibile, completa e versatile per casi d’uso trasversali: ecommerce, banche, omnicanalità, DevOps, real-time business analytics e altro ancora. Attraverso la funzione di Session Replay, le aziende possono rivedere quali azioni (clic, tocchi sullo schermo, swype, ecc.) l’utente ha compiuto durante la propria sessione di navigazione, sia da desktop sia da mobile. Sapere come gli utenti effettivamente navigano consente alle imprese di migliorare il customer journey e aumentare le conversioni. Inoltre, possono comprendere come le novità dell’interfaccia influenzano l’esperienza d’uso degli utenti sul sito e sull’applicazione mobile. Il tutto nel rispetto del Regolamento Generale per la Protezione dei Dati Personali (GDPR): Session Replay è sviluppato secondo l’approccio di “privacy by design”.
Dynatrace può essere implementato come soluzione SaaS, con la possibilità di tenere i dati nel cloud, oppure on-premise: in questo caso, si parla di Dynatrace Managed. In entrambi i casi i vantaggi di Dynatrace sono i medesimi e il software viene aggiornato automaticamente.
Nel caso di Dynatrace SaaS non serve alcun investimento nell’infrastruttura, i dati sono archiviati al sicuro nel cloud di Dynatrace e la piattaforma può essere operativa già in pochi minuti. Il Dynatrace Mission Control aggiorna automaticamente il software.
La versione on-premise di Dynatrace è pensata per quelle imprese che hanno politiche interne sulla sicurezza e la privacy, che richiedono che i dati vengano custoditi all’interno dell’azienda. I benefici di questa edizione sono quindi trasversali: permette a queste imprese di essere pienamente compliant con le politiche interne, i dati vengono archiviati in un’infrastruttura locale e Dynatrace può essere scalato orizzontalmente anche mentre è in esecuzione. Anche nel caso di un’implementazione on-premise di Dynatrace, l’aggiornamento del software è automatico.