Con il procedere degli investimenti in Digital Transformation cresce l’automazione dei processi, le aziende guadagnano in efficienza operativa, migliorano la capacità di governare sé stesse e di prendere decisioni più rapidamente e basate sui dati.
Il diffondersi del Digital, tuttavia, pone una questione sulla forte dipendenza delle organizzazioni da quest’ultimo e su come fare per proteggere le aziende dalle problematiche di funzionamento, a volte latenti e non evidenti, di un sistema informativo complesso e molto più pervasivo che in passato.
Diventa, pertanto, necessario che le aziende attivino un proprio sistema immunitario in grado di:
Un sistema immunitario in grado di osservare continuamente, imparare dall’esperienza, intervenire per risolvere e, in ultima analisi, rafforzare resilienza, user experience e customer experience.
Questo ambito è oggi considerato prioritario da Gartner, che pone l’attivazione di un Digital Immune System come primo tra i Top 10 Strategic Technology Trends for 2023.
Per Gartner un Digital Immune System è una combinazione di pratiche operative e di tecnologie (Observability, Artificial Intelligence, Chaos Engineering, Autoremediation, Continuous Validation) a supporto di una strategia volta ad innalzare la resilienza rispetto a difetti e malfunzionamenti del sistema informativo aziendale, che minacciano l’experience degli utilizzatori.
Da anni è noto come molte di queste problematiche sorgano quando il sistema informativo viene modificato: un nuovo sistema avviato in Produzione, una Change o un aggiornamento rilasciati su una componente esistente.
E da anni esistono consolidate best practice e tecnologie software che suggeriscono e consentono di effettuare continui, significativi e ampi test (funzionali, tecnici, di sicurezza, di performance, ecc.) prima di autorizzare una qualunque variazione della Produzione. Ciononostante, continuano a verificarsi eventi inattesi e dannosi, sfuggiti ai test oppure del tutto non previsti o non prevedibili. Ciò accade perché la complessità tecnologica di un moderno sistema informativo integrato è tale da non consentire di immaginare tutto, davvero tutto, “quello che può andare storto” e che deve essere sottoposto a un test specifico.
Esistono, cioè, fenomeni ed eventi che possono generarsi durante il funzionamento di un sistema informativo, o in seguito ad una modifica anche minima, non previsti e scongiurabili a priori. Contro questi eventi le pratiche di test anche più evolute non sempre possono garantire una copertura adeguata.
Evitare che l’effetto di questi anomalie raggiunga frequentemente e in maniera persistente utenti interni e clienti finali e trovare opportune contromisure sono alcune delle priorità delle moderne aziende digitalizzate che puntano a raggiungere la Digital Immunity.
In un mondo che si fonda sul valore dei dati, tra i migliori contributi di un Digital Immune System per le organizzazioni c’è quello finalizzato a garantire dati continuamente consistenti sulle varie basi dati e applicazioni. Finalizzato, cioè, a riconoscere appena possibile le condizioni di inconsistenza più frequenti o dannose, gestirle autonomamente (se possibile) o attivare l’intervento umano prima che queste si diffondano fino a utenti e clienti.
In un moderno sistema informativo i dati sono continuamente prodotti dalle applicazioni, acquisti dall’esterno, movimentati tra basi dati, scambiati tra applicazioni, modificati ed elaborati. In ognuna di queste operazioni si possono generare in maniera imprevista e imprevedibile eventi (prodotti dalle applicazioni, dai software infrastrutturali, dalla movimentazione dei dati, dagli utenti) che portano a inconsistenze e disallineamenti dannosi non sempre identificati dal sistema informativo stesso e gestiti tempestivamente.
Con un utilizzo combinato di tecnologie di IT Automation, Business Rule Management, Robotic Process Automation, Process Mining, Data Management e Service Management, con capacità di System Integration e competenze di Business Analysis e Program Management le aziende possono oggi ottenere importanti risultati in termini di Digital Immunity, con tempi e investimenti contenuti.
Tuttavia, per ottenere questi risultati e dotarsi del proprio sistema immunitario digitale è necessario adottare un approccio strategico e non solo tecnologico che consenta di: