ICT services, Supply Chain, Emergency Management – Scopri di più sul blog di Beta 80

112 – Il Numero Unico Europeo Per Le Emergenze

Scritto da EMERGENCY & CRISIS MANAGEMENT | 8 febbraio 2021

112 è il numero unico di emergenza europeo, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Si usa per raggiungere i servizi di emergenza tra cui Polizia, servizi medici e Vigili del Fuoco. Il numero ha quasi cinquant’anni: viene infatti standardizzato per la prima volta nel 1972 durante la Conferenza Europea delle Poste e Telecomunicazioni (CEPT) e successivamente confermato nel 1991 con decisione del Consiglio Europeo. Nel 2002 viene riaffermato dall'articolo 26 della Direttiva sul Servizio Universale e successive modifiche.

 

Cosa Succede Chiamando Il 112

Il 112 viene utilizzato per cercare aiuto in ogni tipo di emergenza. Chiamandolo si viene reindirizzati alla Centrale Unica di Risposta (CUR) più vicina in base alla localizzazione della chiamata (effettuata tramite celle telefoniche, nella maggior parte dei casi). Lì, un operatore detto laico, in quanto non impiegato da nessuna Forza dell’Ordine, risponde alla chiamata.

Inizialmente vengono chiesti i dati identificativi e di posizione per qualificare la chiamata e capire a quale emergenza si fa riferimento. Una volta qualificata la chiamata questa viene inoltrata alla centrale di risposta secondaria più pertinente (i “vecchi” numeri delle emergenze: 115 se Vigili del Fuoco, 113 se Polizia o 118 se medica). Il tempo di trasferimento di chiamata è brevissimo, la media è di 3 secondi.

Perché Non Chiamare Direttamente Il Numero Secondario?

  1. avere un unico numero da ricordare è più semplice e intuitivo per una persona che si trova in una situazione di emergenza.
  2. in caso di emergenze che richiedono più Forze dell’Ordine (es. Vigili del Fuoco e medico) il processo di coordinazione è molto più facile.
  3. Il 112 funge anche da filtro per le chiamate non urgenti, che possono essere fino al 60% delle chiamate totali. Questo libera gli operatori delle centrali di secondo livello e permette di aiutare più rapidamente e efficacemente i cittadini, senza sovraccaricare il sistema.

In quali paese è attivo il numero unico per le emergenze?

Il 112 è attivo su tutto il territorio dell’Unione Europea. È stato inoltre adottato da Albania, Georgia, Moldova, Islanda, Montenegro, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia.

Quali Sono I Requisiti Chiave Del 112?

  • Gratuità della chiamata
  • accessibilità da qualsiasi terminale
  • accessibilità per gli utenti disabili
  • disponibilità di risposte multilingua
  • accurata localizzazione del chiamante

Com'è Strutturata La Centrale Unica Di Risposta?

Ogni paese può organizzarsi secondo le proprie esigenze e caratteristiche, non vi è infatti un modello unico fisso. Vi sono però quattro modelli principali, codificati dall’European Emergency Number Association (EENA):

  • Modello 1: Risposta su due livelli: il primo livello tipicamente gestito da personale laico che filtra le chiamate. Il personale specializzato al secondo livello gestisce poi la chiamata nel dettaglio.
  • Modello 2: Risposta su due livelli: il primo livello può essere gestito da personale laico e/o specializzato. Si occupa di filtrare e localizzare le chiamate per poi passarle al secondo livello.
  • Modello 3: Risposta su due livelli integrati: le due centrali lavorano in sinergia, mantenendo uno schema di interazione simile a quello presente nei precedenti due modelli: filtro e localizzazione delle chiamate al primo livello e gestione dell’emergenza al secondo livello. Per alcuni è il modello più efficiente.
  • Modello 4: Risposta su un livello unico che gestisce interamente il processo di emergenza: gestione della chiamata e dell’invio di risorse. La centrale è gestita da personale spesso laico che si sottopone ad un lungo periodo di formazione.

Qual È Il Futuro Del 112?

Con l’avanzamento tecnologico anche le centrali 112 stanno subendo una graduale trasformazione e miglioramento. Si parla molto di Next Generation 112: un salto tecnologico importante nella trasmissione dei dati dallo smartphone del cittadino ai sistemi operativi della Centrale. Sarà possibile, grazie a una nuova rete ESInet, di inviare metadati e file multimediali più accurati e complessi.